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In quella fresca e grigia mattinata di settembre mi svegliai più emozionato che mai: era il giorno della partenza!
Calciai via le coperte del futon e con un'energia e ottimismo che mai in vita mia in nessuna mattina avevo avuto decisi di andare a vestirmi in bagno, non prima di aver svegliato la bella addormentata.
- Ehi bella, sveglia!- le dissi schioccandole un dito contro la fronte senza garbo.
Lucinda si svegliò dato il fastidio mugugnando qualcosa che somigliava tanto ad un 'cazzo'.
- Abbiamo l'autobus alle 8:30 e sono le 7:45 e tu non hai neanche finito la valigia!- le schioccai un altro dito sulla fronte per riuscire a farla alzare e sorrisi quando vidi che finalmente aveva aperto gli occhi contornati da occhiaie da brivido (avevamo fatto le ore piccole guardando tutta la saga di Hunger Games stanotte) e si alzò dal letto con la voglia di vivere sotto i piedi.
Se a me piaceva ben poco svegliarmi presto Cindy lo odiava con tutta se stessa.
- Sei una merda- mi disse ancora sbadigliando una volta che fu in piedi davanti a me; - E smettila di colpirmi con quel cazzo di dito che mi fai diventare scema!- mi disse tirandomi una ciocca di capelli, facendomi male, tant'è che feci un "au".
- Ti sta bene! Adesso vado a pisciare e poi a lavarmi che sei vai prima tu finisce tutta l'acqua calda.- disse Cindy sparendo nel bagno.
Nel mentre che aspettavo che la mia migliore amica finisse mi tenni occupato: le misi un paio di cose che pensavo le servissero come i suoi jeans e il suo top preferiti nella valigia così da risparmiarle un po' di tempo per dopo, misi in ordine la camera di Cindy e scelsi i vestiti da mettere dopo la doccia.
Finii in abbastanza poco tempo e mi misi a pensare a ciò che stava succedendo con emozione; fra manco un'ora saremmo stati io e la mia migliore amica in una scuola privata DA SOLI!
Era pazzesco!
Quando Cindy mi aveva detto tutto già non ci credevo allora; i suoi genitori avevano deciso di iscriverla ad un collegio a sua scelta perché così pensavano che la sua media di voti sarebbe in qualche modo migliorata stando a stretto contatto con la scuola.
Io avevo dato di matto perché non volevo ci separassero ma bastò una lunga e convincente chiacchierata con mia zia per persuaderla a farmi andare allo stesso collegio con Cindy.
Zia Jen aveva finalmente accettato a iscrivermici solamente dopo le raccomandazioni di mantenere una media alta, di non combinare guai e di chiamarla ogni singola sera prima di dormire.
Era successo tre mesi fa a giugno, poco dopo il termine del mio primo anno di liceo in cui avevo trovato la mia migliore amica, Lucinda Gordon detta Cindy, una ragazza tutta per i cazzi suoi e combina guai che io adoravo.
La scuola che stavamo per frequentare era la Crescent High, una scuola in Pennsylvania che Cindy aveva scelto per due motivi: il nome fico e inusuale e per l'architettura gotica e molto europea anch'essa inusuale che le aveva sin da subito messo in testa le storie horror di mostri vari che lei adorava.
Sentii la porta del bagno aprirsi e vidi Cindy tamponarsi i bei capelli neri con un asciugamano, già vestita.
- Tutto tuo, dolcezza.- mi disse lei avvicinandosi e guardandosi attorno- Oddio grazie, quanto sei dolce per essere così scemo!- mi disse lei abbracciandomi e dandomi un bacione sulla guancia dopo aver constatato che avevo messo in ordine la stanza e le avevo anche messo qualcosa in valigia.
- Leccaculo- le dissi solo io sorridendo, beccandomi un suo terzo dito assieme al suo smagliante sorriso per risposta.
Mi infilai in bagno e dopo una doccia mi vestii e uscii dal bagno.
- Non so che altro mettere, Harley.- mi disse Cindy davanti la sua enorme valigia quasi piena di vestiti, make-up e accessori.
- Che ne dici di qualche penna e qualche quaderno?- le dissi sarcastico spazzolandomi i capelli.
- Ah già non andiamo in vacanza.- disse lei prendendosi gioco anche di sè stessa, scovando una penna, una matita e un quaderno con la copertina glitterata e infilandoli nella valigia, comunque non piena.
- Tutto qui?- le dissi alzando un sopracciglio.
- Beh prenderò in prestito il resto- disse sorridendo per poi andare nel suo armadio a scovare altri vestiti da infilare nel bagaglio.
- Ragazzi sono le 9 passate, siete pronti?- ci disse la signora Gordon, facendo capolino nella stanza.
- Si, signora Gordon- le dissi prendendo il mio grosso bagaglio.
- Non ancora!- disse Cindy che prese una scatola tonda dai meandri del suo armadio; - Ricordi la recita, Harley?- mi disse lei estraendo delle extension castane da quella scatola.
Di comune accordo per poter stare nella stessa stanza avevamo deciso che mi sarei finto una ragazza; non era un grosso problema in realtà, il mio aspetto era di per se già molto femminile ma avevamo deciso di optare per le extension per rendere i miei capelli più lunghi.
Cindy mi appuntò le extension che dovevo riconoscere erano di ottima fattura; sembravano capelli veri anche al tatto non solo a guardarli.
- Se fossi lesbica vorrei tanto sforbiciarti lì dentro!- disse lei con un sorriso idiota, che le fece guadagnare un colpetto sulla fronte.
- Dai andiamo, un autobus per il semestre più cool della nostra vita ci aspetta, sorella!-

Crescent HighDove le storie prendono vita. Scoprilo ora