Girai il volto e guardai finalmente in viso il mio salvatore: era un ragazzo, a occhio e croce nella sua tarda adolescenza oppure nei suoi primi vent'anni, dalla pelle molto chiara quasi bianca, i capelli color biondo scuro tagliati corti e tenuti in modo impeccabile col gel, e occhi marroni.
Era proprio un bel ragazzo.
- Ehm... grazie.- dissi io un po' impacciato liberandomi dalla sua presa, ma da dove era arrivato comunque? Fino a poco fa ero più che certo non ci fosse nessuno qui in giro.
- Di niente.- mi sorrise lui cordiale;- Ma perché avete scavalcato il cancello?-
- Non sapevamo come si apriva.- disse Cindy, parandoglisi davanti e sorridendo come l'idiota a quel tipo. 'Ecco che attacca' pensai io.
Cindy si prendeva sbandate per i bei ragazzi abbastanza spesso e si comportava come una grandissima oca ogni volta, flirtando in un modo che mi faceva vergognare, mi dava fastidio e mi faceva ridere allo stesso tempo.
- È complicato capire come si apre questo vecchio ferro, ma molto probabilmente lui voleva sapere perché siete passate da qui.- mi irrigidì appena sentii la voce di una donna proprio dietro di me.
Ma qua sbucano tutti dal nulla, cazzo?!
La donna in questione era alta quasi quanto il ragazzo con cui stavamo parlando, a causa dei tacchi alti di colore nero che portava, e sembrava abbastanza giovane.
Era davvero molto bella, coi corti capelli neri, la pelle chiara, gli occhi azzurro ghiaccio e le labbra tinte di un rosso vivo e sensuale e il fisico tutto curve racchiuso in un tubino nero.
- Perché siamo passate da qui? Ma questo non è l'ingresso?- chiesi io, stando attento a non dire 'passati' per non mandare a puttane la mia recita, che a quanto pareva stava andando molo bene.
- Certo che no!- disse lei guardandomi offesa.
- Qui è dove riceviamo la posta o usciamo con le auto. L'ingresso è esattamente dall'altra parte, ma chi siete voi due?- chiese poi con occhio indagatore.
Io le porsi le nostre lettere di ammissione che per ragioni di sicurezza (e ordine) tenevo io nel mio marsupio che tenevo attorno alla vita.
Lei ispezionò il tutto: - Ah, siete le studentesse del Rhode Island! Benvenute alla Crescent High!- disse lei sfoggiando per la prima volta un sorriso; - Io sono Nadia, sono la segretaria del preside Vladescu.- mi porse la mano, che poi strinsi.
- Bene, penso che possiamo andare a fare un giro della scuola.- disse, offrendosi di portare il mio bagaglio se mi appesantiva ma io le risposi di no ringraziondola; - Ehi, Von Rotenfeld! Tu dovresti essere nella tua stanza, lo sai che non puoi andare in giro a quest'ora!- Nadia si stava riferendo al ragazzo che mi aveva salvato dalla brutta caduta a quanto pare, il quale sorrise alzando solo la parte destra della bocca, per poi avvicinarsi verso di noi e salutarci: - È stato un piacere conoscervi, ragazze.- ci disse una volta davanti a noi, stringendo sia a me che a Cindy la mano;- Nadia.- disse solo alla mora, per poi dileguarsi.- La scuola come potete vedere è molto antica, infatti è stata fondata nel XVII secolo da coloni tedeschi; l'architettura ne è la prova.- Nadia ci stava scortando in giro per la scuola, stando avanti a noi e camminando a passo spedito girandosi solo di rado a guardarci mentre lei parlava spedita.
Cindy non stava ascoltando assolutamente niente di tutto quello e io, mio malgrado, dovetti finire di ascoltare quello che diceva Nadia per ascoltare le fantasie sussurrate della mia migliore amica sul tipo di prima.
- Era troppo bello! Sembrava uscito da un libro, Dio!-
- Se lo rivediamo chiedigli di uscire, no?- avevo detto questo per cercare di farla smettere una buona volta, e il mio piano funzionò quando Cindy annuì tutta contenta.
- Mi scusi, Nadia, ma dove sono gli altri studenti?- chiesi io, notando solo ora il silenzio e la mancanza d altre persone per tutto il tour. Vabbè che era pomeriggio, ma era strano aver incontrato solo uno studente in una scuola che avrebbe potuto averne mille e più.
- Oh, molti nostri studenti preferiscono ritirarsi nei dormitori il pomeriggio per riposarsi, mentre altri preferiscono andare in giro a fare due passi nel bosco.- disse Nadia, per la prima volta guardandomi in viso per più di due minuti scarsi, azione che sinceramente mi face molto incuriosire.
- Oh, ok.-
- Quanti studenti ci sono in tutto?- chiese Cindy.
- 1.064 studenti da oggi.- era chiaro che gli ultimi due studenti fossimo noi.- Da praticamente tutte le parti d'America e non pochi anche dall'estero.- continuò la mora, molto probabilmente orgogliosa di poterlo dire.
Ci fermammo davanti ad un portone gigantesco che Nadia aprì attraverso i maniglioni di bronzo e ci ritrovammo una sala davvero enorme, molto più grande di casa mia e di zia Jen.
Vi erano dozzine di semplici tavoli di legno dalla forma rettangolare con almeno sei sedie ciascuno, anch'esse semplici e di legno.
Più in fondo potei notare quella che sembrava un bancone con una teca di vetro con del cibo.
- Questa è la mensa.- disse infatti Nadia togliendomi ogni dubbio.
Ci fece strada sempre più verso l'interno e una volta arrivati davanti il bancone notammo che dalla porta in cui doveva esserci la cucina uscirono un uomo e una donna, entrambi dal colorito particolare, che osavo dire anche 'cadaverico'.
- Ragazze, questi signori sono Lorenzo e Hilda, sono loro che preparano tutti i nostri pasti, davvero gustosi.- Nadia ci presentò ai due.
Lorenzo era un uomo sui 40 anni abbastanza alto dai foltissimi capelli neri tutti ricci legati in una coda bassa, gli occhi marroni, e un sorriso gentile che ci strinse la mano.
Hilda era una donna dai lineamenti mascolini, forse sui 60 anni, con i capelli grigi legati in una crocchia, gli occhi talmente piccoli che non seppi decifrarne il colore, e un'espressione dura e severa che riusciva ad accentuare le rughe sul suo volto.
Lei non ci strinse la mano, si limitò a guardarci con quei freddi occhi minuscoli con quello che pensavo fosse disprezzo e dopo aver dato lo stesso sguardo a Nadia se ne ritornò in cucina.
- Non fate caso a lei, ha sempre le palle girate per qualcosa.- ci disse Lorenzo facendoci ridere.
- Lorenzo è il migliore chef che la scuola abbia mai avuto e lo è anche di tutta l'America!- ci disse Nadia.
- Ma no! Laggiù in Italia ai tempi c'erano certi chef... e io lavoro solo in una mensa scolastica.- disse lui non perdendo il sorriso.
- Ora dobbiamo andare, abbiamo più di mille studenti da sfamare per stasera, quindi meglio raggiungere quella vecchia strega.-
Aspettammo che Lorenzo si dileguasse e Nadia parlò: - Perdonate Hilda, è solo che non vede di buon occhio che quelli...- Nadia si fermò, mordendosi il labbro; che voleva dire?
- Non ha un buon rapporto con quelli della East Coast.- disse Nadia sorridendo.
- Ma il Rhode Island e la Pennsylvania sono entrambi nell'East Coast.- fece notare un'incredula Cindy.
- Volevo dire New England... si, New England, ha solo brutti ricordi di persone che provenivano dal New England e quindi ore le stanno tutti antipatici.- disse Nadia, sorridendo convinta.
Ci scortò per il resto dell'interno della scuola, ma non prestai molta attenzione a ciò che la segreteria diceva, la conversazione avuta con Nadia prima mi aveva fatto rizzare le orecchie e quando il mio sesto senso mi diceva qualcosa questo era al 70 % fondato.
- È tardi, meglio che vi mostri la vostra stanza.- disse lei e dopo aver preso un modernissimo ascensore in quella scuola vecchia di 400 anni (molto probabilmente dovevamo essere in un'ala moderna della scuola) ci ritrovammo in un corridoio con tre stanze da un lato e altre dall'altro e una finestra posta al centro, alla fine del corridoio, proprio di fronte a noi.
Guidandoci fino alla seconda stanza a destra, Nadia la aprì, rivelando quella che doveva essere la suite di un lussuosissimo hotel.
- Oddio, ma è che fichissimo!- disse Cindy guardando in giro per la nostra "stanza".
- Ognuna di voi ha la propria camera da letto, ma il bagno è in comune, che però è comunque spazioso.- ci disse Nadia.
- Per oggi vi porterò io su la cena questa sera: siete stanche e avete bisogno di riposare per domani.- ci disse e noi due la ringrazziammo e la salutammo una volta arrivata alla porta, la cui chiave aveva appena dato a Cindy; - Oh, un ultima cosa- ci disse ancora dandoci le spalle; - Chiudete bene a chiave la porta prima di andare a dormire e se bussano voi non dovete aprire per nessuna ragione, capito?-
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Crescent High
FantasyIl quindicenne Harley e la sua migliore amica Cindy iniziano a frequentare la Crescent High, Pennsylvania, un collegio privato. Tuttavia la scuola presenta molte particolarità...