Neighbor's to lover's. [in revisione]

FedEx

La ditta di traslochi che avevo ingaggiato per svuotare il mio appartamento nel capus universitario svolse il suo lavoro molto rapidamente, trasferendo i miei mobili nella mia nuova abitazione e posizionandoli secondo le mie precise istruzioni.
Dato che la cucina e il bagno erano già arredati, gli addetti al trasloco si occuparono di sistemare i mobili nelle rimanenti stanze.
Il soggiorno fu riempito con il mio sofà a tre posti, il tavolino in legno, il televisore ultra piatto e alcuni mobiletti con le vetrinette.
Nello studio trovarono posto la mia scrivania corredata di poltroncina girevole, uno scaffale portaoggetti e una cassettiera dove tenevo i fascicoli con le ricerche e le tesine dei miei quattro anni di studio.
In fine, la mia stanza fu occupata dal letto a due piazze poggiato alla parete ad est, i due armadi a muro contenenti i miei vestiti addossati alla parete Ovest, la libreria con i miei numerosi libri contro la parete a sud, e una comoda poltrona nuova di zecca colmò lo spazio circolare della finestra ad arco.

In un solo giorno il mio nuovo appartamento prese vita e colore, e al termine della giornata, stanco ma soddisfatto, ordinai una pizza a domicilio consumando la mia prima cena solitaria nella cucina laccata di bianco.

Quando andai a dormire, mi parve strano essere lì in quell'ppartamento che odorava di legno e pittura fresca, ma mi addormentai felice, abituandomi subito al rumore del traffico che scorreva sulla strada tre piani più sotto.

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Il giorno dopo, feci avanti indietro tra il Campus e l'appartamento con la mia auto di seconda mano per portare via gli scatoloni contenenti stoviglie, vestiti, libri, oggetti d'arredamento ed effetti personali.
Impiegai tutto il giorno per svuotare gli scatoloni e riporre ogni cosa al suo posto, ma dopo che anche l'ultimo libro fu sistemato nella libreria, sospirai di sollievo e feci un rapido giro delle stanze per controllare che tutto fosse apposto.
Il mio nuovo studio mi piaceva moltissimo con la finestra che gettava luce sulla scrivania dove mi sarei seduto per scrivere i miei romanzi e tanto spazio attorno, e la mia camera da letto era bellissima, mancava solo il mio tocca personale, ovvero una cortina di perline colorate miste a cordicelle abbellite con conchiglie di mare smaltate che appesi tutte intorno al letto a mo di zanzariere.
Era stato mio fratello bogum a regalarmi quelle speciali cortine fatte a mano dalle isolane di mawii, un regalo speciale per il mio quindicesimo compleanno, un ricordo tangibile dell'unica persona appartenente alla mia famiglia che avevo amato più di me stesso.

L'effetto finale fu piuttosto esotico, pensai che la stanza sarebbe stata magnifica se solo ci fossero state delle decorazioni marine sulle pareti intonacate d'azzurro.
Uscii di casa in bermuda, canottiera e infradito.
E acquistai degli adesivi da muro decorativi raffiguranti pesci tropicali rossi e gialli, stelle marine arancioni, conchiglie variopinte e coralli rosa.

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Rientrato a casa tapezzai la parete sopra la testiera del letto con tutti quei adesivi marini e a quel punto osservai il risultato con il cuore gonfio di gioia.
La mia camera da letto era perfetta, sembrava il fondale dell'oceano, mancava solo la sabbia sparsa sul pavimento.
Fiero di me stesso, decisi di festeggiare la mia nuova vita cimentandomi in una cenetta a base di pasta italiana al sugo innaugurando la cucina nuova. Mangiai in soggiorno, seduto sul sofà con il piatto sulle ginocchia, guardando le puntate finali della nuova stagione della mia sitcom preferita. Lavai i piatti con lo stereo portatile che suonava a volume moderato e a mezzanotte passata, dopo un meraviglioso idromassaggio nella vasca da bagno, mi stesi sul letto e dormì con la finestra un po' aperta.

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Il mattino seguente, mentre facevo colazione con un toast, sentì bussare alla mia porta. Accidenti, chi poteva essere alle nove di sabato mattina? Forse era il mio misterioso vicino che veniva a presentarsi?
Ero stato talmente impegnato con il trasloco che mi ero completamente dimenticato di lui, anche se a ben pensarci non avevo udito nessun rumore di presenza umana provenire dall'appartamento adiacente al mio.
Ingoiai l'ultimo boccone del mio toast e infilai un paio di pantaloncini sopra i boxer, quindi andai ad aprire sperando di essere presentabile nonostante i capelli sparati in aria.
Sulla soglia di casa mi ritrovai faccia a faccia con un ragazzo accaldato con addosso una divisa della FedEx.