Diary

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« Non può essere! »
« Tesoro, ascoltami. È stato un incidente. »
« Come possiamo vivere così? Come possiamo farlo?! »
« Sarà difficile, lo so, sarà tremendamente difficile. Ma dobbiamo lasciarci questa storia alle spalle, dobbiamo andare avanti e far finta che non sia successo nulla. Non ne parleremo mai più, né tra noi, né con nessun altro. »
« Non posso andare avanti, non ci riesco! »
« Sì che puoi, dobbiamo essere forti. Da domani ricominceremo la nostra vita... »

17 ANNI DOPO

« Ciao, mi chiamo Claire Morris e ho 16 anni. Sono la classica studentessa a cui piace leggere, ascoltare musica, uscire con gli amici e passare le serate sul divano a guardare serie tv con il proprio ragazzo. Penserete che io sia fidanzata. La verità è che non ho mai trovato nessuno che si è fatto avanti per me e io sono troppo timida per fare il primo passo. Tutti mi dicono che sono perfetta, "Hai i capelli biondi, gli occhi verdi, una famiglia di buone maniere e degli ottimi voti", ma in realtà non incarno affatto quella perfezione che gli altri mi attribuiscono. Vengo da Windpeak, una piccola cittadina della California, dove non succede mai nulla di interessante. In estate ci godiamo bellissime spiagge dove prendere il sole, mentre durante l'anno scolastico abbiamo palestre, campi da basket, scuole di danza; insomma, ognuno ha tutto ciò che serve per coltivare la propria passione. Dopo la scuola, di solito, vado a mangiare qualcosa al Nora's, il cafè della madre della mia migliore amica Kylie. Ci conosciamo solo da due anni, da quando abbiamo iniziato a frequentare la Windpeak High School. Se non fosse stato per un caso, non credo ci saremmo mai piaciute: è la popolare della scuola, la tipica ragazza con dei lunghi capelli ricci dalle punte rosse a capo delle cheerleader che decide tutto. È stata una salvezza, però, perché prima di conoscerla ero continuamente presa in giro e provocata da quei senza cervello della squadra di football; ora, invece, vengo rispettata anch'io. Poi c'è Andrew, il mio amico d'infanzia. È un ragazzo alto e robusto, con dei capelli biondo cenere che gli arrivano alle spalle. Se non lo considerassi come un fratello, direi che è il mio tipo di ragazzo ideale. Anche caratterialmente è molto simile a me... forse è per questo che in ogni mio ricordo lui è presente. Siamo sempre stati inseparabili e, da quando c'è Kylie, siamo diventati un trio formidabile. Spesso vengono a dormire a casa mia e insieme facciamo tanti di quei pigiama party a base di film horror, popcorn e pettegolezzi. A volte partecipa anche mio fratello, Ethan, anche se da quando ha compiuto 14 anni mi sembra diverso, più riservato. Prima condividevamo tutto, ora so a malapena i nomi dei suoi amici. Oggi, dopo la fine delle vacanze estive, Ethan è diventato ufficialmente un liceale; che sia questa l'occasione per tornare uniti come prima? Io, ormai, sono al terzo anno, ma ricordo benissimo quanto fossi impaurita quando avevo la sua età. Quindi, gli ho proposto di stargli vicino e farlo ambientare, ma ha reagito come se lo avessi insultato. Potrei parlarvi ancora di tante cose: della mia famiglia, dei miei voti scolastici, delle mie passioni e di quanto sia innamorata del mio professore di scienze, un vero fico... »

L'insegnante richiamò all'attenzione Claire, che sobbalzò di colpo.

« Signorina Morris, saprebbe dirmi di cosa stavo parlando? »
« Ehm... lei... stava parlando... di... Mi scusi, professor Ward, mi sono distratta un attimo. »
« Cerchi di stare attenta. Questo semestre sarà molto più difficile di quelli passati; vi ricordo che i voti che prenderete saranno decisivi e influiranno anche sull'ultimo anno. Quindi è necessario che tutti vi concentriate molto se volete superarlo. Diventerò severo se devo, perché non voglio che qualcuno di voi rimanga indietro. Domani affronteremo un nuovo argomento ed è importante che chi lo abbia, porti un microscopio. Purtroppo, come sapete, dopo il recente furto alla scuola non ne abbiamo più per tutti... »

Intanto, Ethan, aveva appena trovato la sua classe e bussò alla porta.

« Avanti! »
« Salve professore, mi scusi per il ritardo. »
« Come si chiama? »
« Ethan Morris. »
« Ah, bene, signor Morris, si metta dove trova posto. »