Cap 1-Maria

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I Miss u, but you're gone.

Non so se avete mai avuto qualcuno di cui potevate fidarvi veramente, con cui ridevate, ma non quelle risate superficiali, quelle che partono dal cuore e che vi fanno arrivare le lacrime e il sorriso agli occhi, con la quale un abbraccio era come essere a casa perché vi sentivate protetti.

Beh non so se avete mai avuto una persona così, ma io l'ho avuta e fino a qualche anno fa lo chiamavo Papà.

Il 24 novembre 2017 mio padre è morto d'infarto causato da una malattia. Quel giorno è stato il peggiore della mia vita.
Mi ricordo che l'ultima volta che gli ho parlato gli avevo detto"ti voglio bene papà", non so come ma sentivo che sarebbe accaduto qualcosa, poi sono uscita di casa per andare da un'amica. Qualche ora dopo, verso sera, mia madre mi chiamò varie volte, io non risposi perché credevo che mi avrebbe sgridata per essere ancora fuori casa. Magari avessi risposto.

Quello che è successo dopo non voglio raccontarlo, non voglio ricordarlo, voglio che il mio ultimo ricordo di lui sia quando c'era ancora e non di usando l'ho visto per terra in camera sua con i paramedici che cercavano di rianimarlo.

Gli anni dopo ho affrontato varie fasi che spero che nessuno nella sua vita affronti.
Sono caduta in una forte depressione, mi autolesionavo ed ero bulimica, e sapete la cosa bella di tutto questo? Nessuno e dico nessuno se ne era accorto, ho rivelato questa cosa all'esame di terza media e credo che sia stata quella odiosa compassione dei prof ad avermi fatto bocciare, perché ho fatto schifo all'orale.

Lui era il mio tutto.

Ho dovuto essere forte e aiutare sempre gli altri, mia madre, mio fratello, tutta la mia famiglia, ma mi sono sempre chiesta, chi aiuta me? Nessuno, come al solito ho dovuto fare tutto da sola.

Sono passati quasi tre anni e sto cominciando ad aprirmi di più con le persone e a parlarne senza piangere, ma devo ancora fare da supporto a mia madre, che beve quasi tutte le sere, i motivi sono tanti, me li dice e ridice ogni santo giorno, ma non vuole capire che così si fa solo del male e non posso fare niente per questo, ed è la sensazione più brutta al mondo, perché non voglio perdere anche lei, infondo è sempre mia madre.

Alla fine voglio dirvi che non dobbiamo aspettare qualcuno che ci aiuti, nel frattempo potremmo anche essere morti, sia dentro che fuori; perciò dobbiamo cercare di rialzarci da soli, anche se questo molte volte significa sacrificare e abbandonare tutto.

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