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Questa OS è stata scritta interamente a quatto mani con duesolitudini

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È l'ultima sera in Thailandia.
L'ultima sera di libertà che ci è concessa, che ci siamo concessi.

Perché ti ricordi cosa abbiamo detto, vero?

Ti ricordi che la favola della Thailandia rimane nella Thailandia, sì?

E come tutte le favole, anche questa è giunta al termine.

Non so come hai immaginato questa giornata, non so se l'hai immaginata.

L'hai mai immaginata?

Io no, io ho lasciato che fosse il fato a scegliere come doveva andare, come la dovevamo vivere.

Preferisco non avere aspettative, lo sai.

Hanno organizzato una festa per tutti noi del cast, qui, sulla spiaggia, dove abbiamo girato le nostre scene.

Guardo gli altri ballare mentre me ne sto in disparte in un angolino.

Jaime che balla con Ursula, Miguel che più che ballare con Alba e Jesus ci si scontra perché è negato, Naia che fa le ruote sulla sabbia perché vuole farla bene.

Guardo tutto, guardo tutti.
Guardo anche te.

Siamo belli, no?

Ho scelto di indossare un vestito camicia azzurro, a stampa floreale.

Ho le maniche lunghe perché sono una freddolosa di natura, ma le gambe scoperte dalle balze, siamo pur sempre in Thailandia.

Mi sento comoda nella mia scollatura accennata, e con una piccola cintura in cuoio che mi stringe la vita.
Ai piedi, dei sandali con allacciatura alla schiava, dello stesso colore della cintura, che sicuramente non arriveranno a fine serata.

I capelli sciolti, che si sono allungati un po', lunghi orecchini turchesi ed i miei anelli soliti, con l'aggiunta di uno azzurro, che ho messo sull'indice destro.

Ci siamo tutti abituati in poco tempo allo stile di vita da spiaggia, sarà veramente difficile tornare a mettere dei jeans o delle scarpe chiuse...o delle scarpe e basta!

Noto tutti noi, già pronti.

Abbronzati, colorati, tutti con i capelli più chiari.
Tu hai una camicia bianca, aperta fino al terzo bottone, dei pantaloni blu leggeri, con i risvolti fin sopra le caviglie.
La barba incolta, come tutti gli uomini del cast, ed i capelli che non sono più come Sergio da solo.

Ora c'è Sergio insieme a Raquel.
Ora Sergio si lascia andare.

Sei già a piedi nudi, e sai che fra poco ti raggiungeró.

Perché la magia dei piedi liberi a calpestare la sabbia, l'abbiamo scoperta insieme.

Distolgo lo sguardo da te, dal tuo corpo. Non ce la faccio, ed è solo l'inizio.
Lo sposto sui ragazzi, mi distraggo mentre i tuoi occhi continuano a restare fissi su di me.

Dovresti smetterla.

Smettila.

Smettila che mi sento bruciare, che vado a fuoco.

Mi abbandono alla musica, mi muovo di poco, sul posto, senza volere.

Tutto spontaneo, automatico.
Ondeggio con i fianchi, lenta, mentre continuo a sorseggiare il drink freddo che ho in mano.
Ballo da sola.

El último rayo del sol ¦¦ Alvitz OSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora