PROLOGO

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Aeroporto New York.
Ore 13:45

Mi faccio spazio tra la gente che spinge, con le valige in mano e zaini in spalla.

Metto una mano nei capelli neri per pettinarli velocemente mentre sistemo la giacca elegante blu scuro del medesimo colore dei pantaloni.

Con gli occhi cerco il cartellone dove c'è scritto il mio nome, e lo trovo non troppo distante dalla mia posizione. Un signore alto vestito elegantemente nella suo tenuta da pinguino, camicia bianca giacca e pantaloni neri.

"Salve! Sono Anastasia Ivanov." - dico con un leggero sorriso sul volto appena sono abbastanza vicina da potermi sentire

"Salve signora, la sua macchina la aspetta, mi segua. " - annuncia il sogniore dei capelli neri.

Cammino verso la macchina nera parcheggiata nella destra del uscita con il rumore dei  miei tacchi a spillo che mi segue.

Mi accomodo nei sedili posteriori beige, guardo la città di New York che scorre dal finestrino, le strade affollate, i bar e i fast food pieni di gente.
Il cielo diventa più scuro lasciando cadere delle gocce di pioggia che bagnino il finestrino.

L'ansia che mi ha accompagnato per tutto il viaggio continua ad essere presente.

Transportata in una nuova città , nuova vita, lasciando alle spalle il mio paese natale, la mia famiglia, i miei amici e tutti i belli e brutti momenti che ho vissuto in ventisette anni della mia esistenza.

AUTRICE :

Questo è il prologo, che ne pensate? Vi ispira?
Scrivete nei commenti la vostra opinione e lasciun bel like, se vi va ovviamente ☺️

Al prossimo capitolo ❤️

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