Tutto iniziò 3 anni fa, era un giorno normale come tanti. Sono un ragazzo normale come tutti, però che ha una storia dietro alle spalle. Avevo una amica anzi una '' migliore amica''. Con lei ci passavo tanto tempo, lei sapeva tutto di me come io sapevo tutto di lei, era fantastica, era tutto per me. Quando ero giù lei sapeva come farmi tirare su il morale, faceva di tutto per strapparmi un sorriso, abbiamo passato tanti momenti belli e sia brutti, amavamo passare tanto tempo a guardare film di ogni genere, passeggiavamo per strada mano a mano, come due fidanzatini. Quando i ragazzi più grandi mi bullizzavano lei c'era sempre per aiutarmi, ad esempio mi ha tirato fuori da un problema, '' dei ragazzi di 16 barra 17 anni mi stavano prestando''solo perché dicevano che io ero diverso da loro, perché io sono di origine vietnamita'', e non piacevo a nessuno, la mia migliore amica chiamò degli amici per aiutarmi, e i ragazzi che mi stavano pestando scapparono. Mi aiutò a rialzarmi e mi portò a casa e mi curò le ferite, io mi misi a piangere perché fece un gesto molto bello.magari se l'avessi ricambiato quel gesto. Aveva un buon cuore aiutava tutti non importava se erano stronzi ma lei dava sempre una mano ad ogni persona che era in difficoltà. Passato qualche settimana la mia migliore amica non l'ho più sentita, la chiamai uno, due, cinque volte per sapere perché non si faceva viva, poi un giorno mi chiamò la madre della mia migliore amica e mi disse che non stava tanto bene, io pensai che aveva la febbre o qualcosa del genere, ma invece era una cosa più grossa di una febbre..., lei aveva un cancro al seno. Io subito mi rattristai, non sapevo cosa fare. Un giorno decisi di andarla a trovare a casa, ma invece era in ospedale, non sapevo come andare da lei e mi accompagnò mia madre. Arrivato in ospedale chiesi dove stava la mia migliore amica e mi disse l'infermiera al quinto piano sezione trentasei, la ringraziai, corsi subito al quinto piano,bussai alla porta ed entrai. Quando sono entrato vidi la mia migliore amica sul letto, stava dormendo. Ho aspettato due o tre ore che si svegliasse, quando si svegliò le dissi '' hey''... Lei disse''hey come mai qui ''? Io risposi, volevo vederti e lei che carino che sei. Sono stato tutta la notte con lei perché non volevo andarmene, abbiamo parlato tantissimo. Io la guardavo, guardavo i suoi occhi distrutti/affranti. Non potevo pensare che un giorno non la rivedrò più, però in quel momento non mi volevo far vedere triste, anzi ogni singolo giorno dopo la scuola prendevo l'autobus per andare da lei, andavo da lei e ogni giorno che passava portavo sempre qualcosa che a lei piaceva, ad esempio un film e ne portavo in abbondanza, portavo tanti giochi da fare insieme, oppure andavo da lei e mi vestivo in un modo buffo, perché non la potevo vederla con quella faccia distrutta, ho sempre cercato di renderla felice. Qualche volta non tornavo nemmeno a casa e rimanevo a dormire da lei nel suo letto, mano a mano. È sono stato con lei per sette mesi affianco a lei, passai il mio compleanno e il suo compleanno insieme, e non volevo nessun'altra persone che festeggiasse con me ma volevo solo lei. Una sera decisi di tornare a casa perché lei voleva che io dormissi nel mio letto, prima che io me ne stavo andando mi disse"grazie per tutto, grazie per quello che stai facendo, sei un bravo ragazzo e non mi dimenticherò mai di te hai un cuore buono e tenero", io scoppiai a piangere, andai vicino a lei e le diedi un bacio sulla guancia, e le presi la sua mano e la strinsi fortissima. Prima che me ne stavo andando mi diede il suo elastico preferito, e mi disse" voglio che lo tenga tu". Dopo tornato a casa mi sdraiai sul letto e mi misi a dormire. Il giorno dopo fu un colpo al cuore, come se una parte di me nè andata via, lei morì. Non riesco a descrivere cosa provavo, provavo solo dolore e malinconia, io mi chiesi perché non sono rimasto quella notte perché!. Caddi in depressione, il mio carattere il mio modo di rapportarmi con le persone cambiò, non riuscivo più ad affezionarmi seriamente, odiavo tutti, non volevo sentire nessuno, mi riguardavo le vecchie foto che c'era lei, il suo sguardo i suoi occhi. Dal giorno che l'ho persa il 4/05/2017 non sono stato più me, ero cambiato radicalmente, mi guardavo allo specchio e dicevo non sono più in me, non potevo pensare che se nè fosse andata una parte di me via nel cielo. Però pensando al passato cercai di ricordare che gli sono stato sempre affianco ogni secondo, minuto, ore, settimane, mesi, mi ero ripromesso di farla ridere e ci riuscì.
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il ragazzo depresso
Короткий рассказNon scriverò una descrizione ma dovrete leggere la mia storia.