1.

1.1K 100 56
                                    




Il profumo di quella casa lo confortava.

Le lenzuola spiegazzate sotto il suo busto gli solleticavano la leggera peluria bionda che ricopriva le sue cosce toniche, intrecciate goffamente ad un altro corpo caldo e apparentemente privo di alcun indumento.

Le gote secche da lacrime di lussuria versate la notte passata, tiravano e accoglievano poco più su lunghe ciglia folte e fastidiosamente femminili ,a detta del biondo.

Un leggero sospiro seguito da un profondo grugnito scamparono dalle labbra schiuse del ragazzo, invadendo il suo udito, e riattivandogli la ragione. Piccole crosticine all'interno degli occhi ne impedirono l'apertura per una manciata di secondi, per poi, finalmente, schiudersi.

Lo sguardo vagava spaesato; quel tetto, quelle lenzuola, quel profumo.

I ricordi arrivarono alla mente come un treno in corsa, lampanti e rumorosi.

Ed eccolo lì, steso placido accanto alla più riluttante delle canaglie, una splendida creatura, bonacciona e quasi angelica. Come poteva? Sopportare quello scarto d'uomo che pur di rinnegare la propria natura al mondo, tradisce la moglie con un corpo tutt'altro che femminile.

Già, un corpo. Questo era il problema.

Kirishima Eijirou non era solo un corpo per Bakugou Katsuki; ma evidentemente per quest'ultimo neanche la più crudele delle torture poteva essere paragonabile dall'ammettere i propri sentimenti.

''Sei uno stupido.'' sussurrò flebile il biondo, facendosi scappare uno sbuffo sonoro dalle narici.

Allungò la grande mano verso il viso leggermente ambrato dell'altro, scostando una ciocca di capelli metà rossi e metà neri( a causa dell'ormai evidente ricrescita). Era rimasto in trance per qualche secondo, per poi risvegliarsi scuotendo leggermente il capo e massaggiandosi la tempia destra.

Rapidamente scostò l'unico tessuto che copriva entrambi i corpi nudi e si affrettò a raccattare le sue cose sparse in giro per la piccola camera da letto; minuscola per due persone, ma schifosamente grande per una. E si! Lui voleva essere la persona di troppo, che potesse rendere quella polverosa camera un fottuto buco!

Si vestì con gli abiti della sera precedente, ringraziando il fatto di non averli sporcati, miracolosamente. La camicia bianca era leggermente stropicciata ma Astuko non avrebbe notato quel particolare; dopotutto era rimasto seduto tante ore in un treno e non sul materasso del suo ex migliore amico, no?

Prima di uscire dalla camera guardò rapidamente l'orario. ''8:36'' biascicò, poi si voltò per scendere al piano di sotto, pronto con la sua valigia a varcare la soglia, ma una voce profonda e mascolina lo bloccò.

Cazzo.

''Bakugou'' disse Kirishima.

Lo scricchiolio del materasso fece dedurre al biondo che il ragazzo alle sue spalle, si fosse svegliato.

''Io vado''

Secco.

Tremendamente arido; d'altronde cosa potevi aspettarti da una persona del genere?

''Cos- aspetta! E' ancora presto per andare, mancano altri venti minuti, no?'' Pimpante di prima mattina, mh?

Non osò girarsi, neanche per ammirare il suo volto segnato dalle pieghe del cuscino. Neanche per osservare quella chioma, oramai più simile ad un nido di uccelli che ad altro.

No, non osò, si limitò a grugnire in assenso e proseguire sino alla cucina.

Passò qualche minuto e la testa rossa era già dall'amico.

Resta //kiribaku//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora