Parte seconda

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Dire che l'invito di Louis ha reso Harry felice è come dare del pulcino ad un cigno. L'ha reso euforico, emozionato, febbricitante, forse anche un po' isterico, ma tanto non basta. Harry si sente dannatamente bene, e tutto per uno stupido invito ad una stupida gara da parte di uno stupido ragazzo bellissimo. Le scale non gli sono mai sembrate più subdole, si sono alleate con la sua goffaggine e hanno minacciato più volte di farlo finire per terra, ma ad aspettarlo c'è Louis e questo lo spronerebbe a scalare perfino una montagna. Le braccia di Louis sono il suo porto sicuro, vorrebbe ancorarsi lì e non muoversi più, tanto l'oceano è nei suoi occhi e non c'è bisogno di cercarlo altrove. Stringerselo addosso è la cosa più naturale da fare, la sua pelle è così calda e confortante e il suo profumo, anche se alterato dal cloro, è l'aroma più buono che Harry abbia mai sentito. Sa di coccole al mattino, di cornetti caldi, di sorrisi amorevoli, di casa. Ma una casa ancora solo in affitto, una casa chiusa a doppia mandata. Non vuole forzarne la serratura, no, le chiavi le ha Louis e Harry sta aspettando solo che gliene dia una copia.
-Grazie per essere venuto Haz. -
Per tutta risposta Harry lo abbraccia ancora più forte, le sue mani gli accarezzano la schiena nuda, delicate. Vorrebbe sussurrargli tante cose, ma quello è un silenzio genuino e comunica più delle parole. Louis si stacca dall'abbraccio ed è come se Harry avesse improvvisamente perso il senso dell'orientamento. Ed è stupido, lo sa, perché quello era solo un abbraccio, ma tutto ruota intorno a Louis e Harry ha le vertigini.
-Sarà un disastro, ho le gambe che tremano -
Harry ridacchia divertito; Louis è davvero in gamba e non potrebbe fallire una gara neanche volendo, e poi un po' di sana paura ci sta, per infondere una scarica di adrenalina in quel corpicino minuto ma tonico. Lo rincuora con le solite frasi di rito perché, anche se ci sarebbe di meglio da dire, la sua testa non vuole proprio collaborare, poi si limita a stringerselo di nuovo tra le braccia. D'altronde è ciò che gli viene meglio e Louis ha solo bisogno di un po' di tranquillità pre-gara

Zayn deve ammetterlo, Louis se la cava egregiamente. Si muove sinuosamente nell'acqua con delle bracciate potenti, é molto veloce e ha già ottenuto dei buoni risultati. Harry è in visibilio, non sta un attimo fermo e ha gli occhi che sembrano davvero due smeraldi tanto luccicano. Non ha guardato altri che lui mentre Zayn, invece, un' occhiatina in giro l' ha data, ma senza successo dato che Louis è off-limits. Harry potrebbe uccidere per il ragazzo dai capelli color miele e Zayn, di grazia, è ancora troppo giovane per morire. Il moro avverte un impellente bisogno di fumare, ma nel palazzetto è severamente vietato e lui è troppo pigro per uscire a farlo. Giocherella svogliatamente con le chiavi dell'automobile mascherando uno sbadiglio, mentre una voce gracchiante proveniente dall'altoparlante annuncia i risultati delle varie specialità. Manca solo la staffetta al termine della gara ed Harry si é calmato un po', ma di sicuro gli servirà l' intera giornata per far passare l' emozione. Zayn, dal canto suo, é addirittura più contento del suo coinquilino perché prima Louis finisce, prima può tornare a casa, giusto in tempo per un sonnellino pomeridiano.Così si sporge in avanti e osserva Bel Culo posizionarsi al blocco di partenza, Harry cadere in estasi per la visuale che gli dona il corpo del nuotatore pronto al tuffo e... E poi lo vede. Ed è come se il sole fosse sorto solo in quel momento.L' acqua gli accarezza la pelle come seta mentre le sue braccia e i suoi piedi alzano piccoli spruzzi cristallini. Ha gli addominali e le spalle tipiche di chi nuota, perfettamente delineati, e la pelle così chiara, lattea, da farlo sembrare un dio greco scolpito nel marmo. È' nella stessa squadra di Louis ed é bravo almeno quanto lui, se non di più. Padroneggia perfettamente il suo corpo e l' elemento tanto che gli avversari in confronto a lui sembrano dei pivellini alle prime armi. Zayn si chiede se non fosse stato meglio farlo gareggiare per ultimo. Come ripete sempre sua madre: il dolce si gusta alla fine. Chissà di che colore saranno i suoi occhi? Probabilmente, si dice il moro, saranno azzurri come le goccioline che ora gli attraversano il corpo, rendendolo dannatamente sexy. Lo osserva estasiato mentre si tampona la pelle con un asciugamano e scuote i capelli biondi liberandoli dalla cuffia.
-Sai Haz, forse alzarsi così presto non é stata una cattiva idea - sussurra.
Harry sguaiatamente ride.

Hard to say I'm sorryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora