Capitolo 4

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Allison pov

-bhe ecco tu mi piaci-
-HAHAHAHAHAHA non sapevo fossi così divertante-
-Alli non stavo scherzando-
-c-cosa non non può essere vero -
-si Allison si-
-ma ma tu mi hai sempre fatto del male-
-e mi dispiace, sono stato uno stupido-
-ehm io ci devo pensare-
-non preoccuparti-

*il giorno dopo*

Mi hanno dimesso e adesso sto andando a scuola, e ho pensato che con Cameron potrei provare. Appena sono davanti all'entrata noto Cameron venire verso di me
-ehi Cameron, senti per il discorso di ieri bhe potremmo prova- non riuscii a finire la frase che poggia le labbra sulle mie.
-piccola, andiamo a lezione sennò facciamo tardi- mi prende per mano davanti a TUTTA la scuola che ci guarda perplessi. Andiamo in classe e ci sediamo vicini.
-cameron, che ci fai con quella - dice una ragazza che non conosco
-quella sarebbe la mia ragazza e ora se non ti dispiace levati dal cazzo e lasciami in pace - lei si girò arrabbiata e se ne andò sculettando. Finite le lezioni cameron si offre di riportarmi e senza esitare accetto. Ad un certo punto mi arriva una chiamata.
-pronto? -
-salve mi dispiace informarla che i suoi genitori hanno subito un grave incidente stradale e pultroppo non c'è l'hanno fatta - con quella frase il mio mondo crolla, attacco e mi Metto a piangere.
-amore mio cosa è successo -
-i m-miei g-genitori sono m-morti-
-amore mi dispiace senti in questi giorni vengo a stare da te ok? -
-si grazie amore-
Arrivammo davanti a casa mia e lui andò a prendere i suoi vestiti per portarli a casa mia. Suonarono al campanello e come immaginavo era cameron.
I giorni seguenti andarono abbastanza bene e anche se ero ancora triste sorridevo e non lo facevo notare ma cameron capiva sempre. Ormai abbiamo deciso che lui verrà a vivere con me.
-amore sono a casa-
-Arrivo -  quando scesi trovai delle candele sul tavolo e lui con un mazzo di rose.
-cam quanto puoi essere dolce-
-tutto per te amore- gli salti addosso e ci iniziammo a baciare sempre più appassionatamente. Quando ci stacchiamo sorridiamo e andiamo a letto.

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