Quella sera avevamo deciso di passarla sul divano del nostro piccolo appartamento, avevamo fatto tanto per permettercelo e riuscire ad andare a vivere insieme, anche perché non ci staccavamo più un attimo.
Ricordo come fosse ieri il giorno in cui capii mi fossi innamorato di Soobin. I nostri amici ci avevano fatto conoscere in una calda giornata di giugno. Andammo a prendere un gelato tutti insieme e noi, essendo i più grandi, ci trovammo subito bene.
Da lì si può dire iniziò tutto, uscivano con i nostri amici, facevamo lunghe chiamate anche fino alle tre di notte, eravamo davvero inseparabili, rimanevamo a parlare per ore senza mai stancarci.
Una volta eravamo in giro con i nostri amici, era agosto, e per sopportare meglio il caldo volevamo prendere una granita da consumare verso la strada per il parco. Il maknae stava facendo solo casino, raccontandoci della sua vacanza al mare della settimana precedente quando Soobin ricevette una chiamata.
Scappò via subito e ci salutò appena, lì capii che sotto il dolce sorriso di Soobin c'era altro che lui non faceva trasparire.
Cercammo di contattarlo per circa una settimana ma era come sparito. Io ero ogni giorno più preoccupato perché inconsciamente stavo iniziando a covare dei sentimenti troppo grandi per riuscire a capirne il valore. Avevo solo 18 anni dopotutto.
Il lunedì della settimana successiva Soobin ci chiese di uscire, diceva che voleva parlarci di una cosa importante. Aveva un aspetto trasandato, grandi occhiaie gli contornavano i bellissimi occhi che aveva e i capelli, di solito sempre ordinati e profumati, erano arruffati e il suo sorriso, quello che a me piaceva tanto aveva lasciato spazio ad un'espressione affranta e... distrutta.
Ci raccontò che quel giorno in cui era dovuto andare via suo padre l'aveva chiamato, comunicandogli che la madre si era sentita male ed era stata trasportata di urgenza in ospedale. Lui era corso subito da lei. Ci teneva tanto a sua madre, ce ne parlava sempre. Per tutto il racconto ebbe gli occhi lucidi, si stava sforzando di non piangere ma alla fine scoppiò il lacrime e io la prima cosa che feci fu abbracciarlo. Ero sempre stato un ragazzo sensibile ma mi sforzai di non piangere, dovevo essere forte per Soobin.
Così gli ultimi giorni d'estate finirono e la scuola iniziò, uscivano ogni singolo giorno anche solo per fare una semplice passeggiata.
Però Soobin non sembrava più lo stesso, dovevo far tornare il mio Soobin, quello generoso, sorridente, euforico.
Riuscivo a farlo ridere a volte ma poi ritornava cupo e senza entusiasmo.
Così passarono i primi mesi di scuola e un giorno Soobin mi chiamò a casa sua dicendomi che doveva riferirmi una cosa importante.
Quando arrivai ci recammo nella sua stanza dove ci sedemmo sul suo letto. Mi raccontò della passione della madre per il Giappone e che il suo più grande desiderio era vedere i ciliegi in fiore, i Sakura, con Soobin quando lui avesse compiuto i diciotto anni.
Li aveva compiuti il dicembre scorso, avevamo preparato una super festa insieme angli altri ed eravamo riusciti a farlo sorridere fino alla fine della festa.
Mi disse che lui, anche senza sua madre, voleva andare in Giappone, sapeva che così l'avrebbe resa felice e mi chiese di andarci con lui.
Io accettai subito, se serviva a renderlo felice avrei fatto qualunque cosa.
Passò dell'altro tempo e finalmente il mese di fioritura dei Sakura arrivò, insieme alla primavera. Dovevamo stare lì per circa una settimana, era come una specie di vacanza.
Giravamo per i negozietti, facevamo shopping ed erano quei piccoli attimi a scaldarmi il cuore, anche quando Soobin si mise a ridere per un pigiama azzurro con paperelle di gomma gialle, il mio cuore in quel momento faceva le montagne russe.
Il quarto giorno, finalmente, Soobin era pronto per andare a vedere i fiori. Erano bellissimi. Le sfumature che partivano dal rosa chiaro fino ad arrivare al rosso si mescolavano fino a creare una tonalità perfetta. E un connubio di piccoli petali svolazzavano nell'aria.
Stavamo camminando per un viale contornato di alberi e il sole con i suoi raggi ci illuminava il cammino.
Mi venne spontaneo prendere la mano di Soobin e lui, probabilmente sovrappensiero, ricambiò la presa.Dopo circa 20 minuti decidemmo di sederci sotto un grande albero e Soobin si mise a guardare rapito i petali che creavano una danza leggiadra vanti a noi. A quel punto decisi di parlare. Erano circa quattro mesi che i miei sentimenti per lui non si erano fermati alla semplice amicizia ma erano sfociati in qualcosa di più.
Ero molto impacciato e quando chiamai Soobin balbettando lui si girò sorridendo. Così presi coraggio e gli dissi tutto. Tutte le volte in cui il battito del mio cuore accelerava, quando il mio stomaco sembrava attorcigliarsi, la mia preoccupazione quando non veniva a scuola per poi scoprire fosse malato, quanto mi sentivo leggero e spensierato quando passavo il mio tempo con lui. Erano piccole cose che descrivevano l'amore che provavo nei suoi confronti.
Tenni lo sguardo fisso nei suoi occhi e sul suo volto si fece spazio un espressione di meraviglia mista ad un bellissimo rosa tenue di cui si coloravano le sue guance ad un bellissimo sorriso, quello che tanto amavo.
A quel punto le nostre labbra si unirono in un dolce bacio che aspettavo da ormai troppo tempo. Era proprio come lo avevo immaginato. Quando ci staccammo lo abbraciai e gli sussurai due semplici parole che nascondevano un sentimento così grande. Ti amo Soobin.
Ti amo anche io, Yeonjun. Credevo il cuore mi sarebbe uscito dal petto per la felicità e la gioia che provavo in quel momento.
-
Oggi siamo qui dopo quattro anni uno tra le braccia dell'altro a guardare un semplice film.
Non abbiamo mai smesso di amarci, neanche per un secondo, nonostante tutto e tutti. Siamo sempre gli stessi e ogni anno ci rechiamo in quello che, ormai, è diventato il nostro posto.
La voce di Soobin mi risveglia dai miei pensieri, si sarà accorto non stavo prestando attenzione.
"A cosa pensi Junie?" mi chiede con un bellissimo sorriso.
" A niente, Binie, Ti amo"
"Ti amo anch'io"
fine
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Sakura || Yeonbin
FanfictionDopo la morte della madre Soobin confida a Yeonjun il suo desiderio di andare in Giappone a vedere la fioritura degli alberi di ciliegio, ed è proprio qui che i due capiranno di amarsi.