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Mi rivedo molto in Anna Frank. Il fatto delle due personalità che convivono fuori e dentro di lei. Forse solo dei particolari ci distinguono. La me interiore è molto gentile, premurosa, calma ed estremamente empatica e sensibile. A volte faccio trasparire queste caratteristiche ma la me esteriore me lo impedisce, diventando così una corazza. Scontrosa, nervosa, irascibile, ridere nelle situazioni meno opportune per poter allontanare dal cuore le lacrime che ogni giorno mi vengono a trovare sempre più insistentemente. Questa sono io, o almeno la me esteriore, perché la me interiore è troppo fragile, ha poca autostima, le importa ciò che pensano gli altri di lei, fa peso sulle parole. Tutto questo, però, viene nascosto dalla corazza che indosso, dove niente e nessuno può entrare. È per questo che pian piano si sta crepando, perché in fondo a me importa di ciò che dicono gli altri ed è inutile fingere il contrario. Sono fatta di contraddizioni dalla testa ai piedi, però di una cosa sono certa: quando amo lo faccio col cuore. L'amore per un amico o un'amica, l'amore per la famiglia o l'amore per il partner di vita. Questo è ciò di cui il mio cuore si nutre. Farei di tutto pur di vedere un sorriso sulle labbra delle persone che amo, anche a costo di ferirmi, perché la loro felicità è medicina per la mia anima, ormai fatta in brandelli dall'eterna lotta contro me stessa. 

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