•하나•

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I personaggi si scopriranno in seguito *°•°*
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12 Settembre•

Taehyung’s Pov

Oggi è il primo giorno di Scuola, oh dio, l’estate è già finita?! La sveglia è già suonata da mezz’ora ed io sono ancora qui, davanti lo specchio. Sono sciupato, ho passato le mie notti a ridere e scherzare con alcune persone online.

Lavai più volte il mio viso, mentre poi andai in camera mia. Soffiava un vento tiepido, così scelsi di vestirmi con un outfit molto leggero. Una maglietta a strisce arcobaleno ed una salopette di jeans nera che mi scopriva le gambe, ovviamente non troppo. Presi le mie calze bianche le quali arrivavano fino a metà polpaccio, le indossai e misi un paio di Converse nere.

Tornai in bagno, truccandomi coprendo le mie non troppo evidenti occhiaie, a quelle ci avrei pensato al mio ritorno, misi un blush rosa, sistemai un po’ le sopracciglia, misi l’eyeliner e un lip gloss alla ciliegia che mi arrossò e lucidò le labbra, facendole sembrare un po’ più carnose del dovuto. Misi poi due catenelle al pantaloncino della salopette, presi poi lo zaino, skateboard e cellulare, avviandomi verso la porta. Uscì alle otto meno dieci. Ero in ritardo. Mhhh. Ottimo.

Per non pensarci, misi le mie cuffiette bianche nelle orecchie, mentre ascoltavo Mad Hatter di Melanie Martinez. Non accorgendomi, mi misi a canticchiare, lo notai solo quando alcuni ragazzi risero guardandomi.

Appena arrivai di fronte quel grande istituto, tolsi le cuffiette.
«Oh wow...» sussurrai sarcastico.
Entrai nella mischia di studenti presenti, la cosa che mi metteva a disagio era il fatto che non conoscevo nessuno e non sapevo che fare.

Arrivai di fronte all’entrata dell’istituto e guardai in quale classe si trovasse il mio nome.
3-C. Mi recai nel corridoio delle classi “C”, 1-C, 2-C... Eccola. 3-C.
Entrai lì con cinque minuti di ritardo, non avevo la voglia di fare niente.

Una voce mascolina, poi, inondò le mie orecchie: «Oh, ragazzi fate attenzione. Lui è il vostro nuovo compagno, Kim Taehyung, vero?» mi avvicinai alla cattedra inchinandomi sbuffando. «Sì, sono Kim Taehyung, ho sedici anni piacere» sorrisi molto falsamente, già mi stavano tutti sul cazzo tranne alcuni seduti nei banchi inferiori. Dopo essermi presentato, mi avviai verso un banco libero, sedendomi nell’angolino tra il banco e il muro.

Stavo per addormentarmi quando un ragazzo strafottente entrò in classe.

«JEON! LO SCORSO ANNO NON L’È BASTATO ENTRARE SEMPRE IN RITARDO?!? STA COMINCIANDO AD ENTRARE IN RITARDO ANCHE QUEST’ANNO?!?» Urlò il professore. Sobbalzai spaventato, non me lo aspettavo. Il ragazzo completamente calmo, rispose, togliendo dalla bocca un chupa chups a non so che gusto.

«Mi scusi, non solo devo restare in questo inferno per sette fottute ore, vuole anche che arrivi in orario??! Senta, è già un miracolo che sono qui.» oh, che bel caratterino. Il professore sospirò rassegnato prima di riprendere a parlare: «Vada a sedersi.» il ragazzo chiuse la porta camminando tra i banchi e si avvicinò a me. Lo guardai per un po’ e mi chiesi perché si sedette proprio vicino a me. Mi guardai intorno, quando poi scoprì che i banchi erano tutti occupati tranne il mio. “Oh merda.” pensai. Volevo stare solo o almeno con qualcuno che non mi parlasse.

A risvegliarmi dai miei pensieri fu proprio lui, il genio strafottente. «Hai intenzione di dirmi chi sei oppure vuoi continuare ad essermi ignoto?» mugolai in preda alla noia e risposi. «Se fosti arrivato prima sapresti anche chi sono, ma siccome sono annoiato ti risponderò, ma tu devi dirmi chi sei tu. Sono Kim Taehyung, sono nuovo.»  «Mhh, ecco perché non ti ho mai visto da queste parti. Sono Jeon Jeongguk.» disse semplicemente, squadrandomi dalla testa ai piedi. Mi sentì molto a disagio, forse perché stava guardando le mie gambe coperte solo da un pantaloncino di jeans e dalle calze alte fino a metà polpaccio. Deglutii. «H-Hai finito di fissare le mie gambe..?» portò poi lo sguardo fisso nei miei occhi. «Stavo solo guardando come ti vesti, se ti imbarazza dovresti cambiare stile.» Sì, certo, stava guardando la parte scoperta. «Mai.» mi voltai verso il professore, mentre sentì di nuovo lo sguardo pesante del ragazzo sulle mie gambe. Mi morsi il labbro, cercando di non farci troppo caso, quando poi lo sentì avvicinarsi al mio orecchio. Rabbrividì, ma questo è pazzo. Cercai di allontanarmi, ma non ci riuscì. «Sei molto eccitante...» sussurrò. Spalancai la bocca arrossendo, cosa che lui notò prima di iniziare a ridacchiare.
“Ma questo è proprio scemo.” pensai.  Sapevo che cosa fare. Non mi faccio commentare in questo modo da un arrapato simile ad un coniglio che non conosco nemmeno.

Mi avvicinai al suo orecchio anche io, per stare al suo giochetto.  «E tu sei molto scemo, non ti darò il mio culo sodo solo perché sei un bel ragazzo.» ridacchiai, con aria fiera, prima che potesse rispondere, alzai la mano e chiesi di andare al bagno, permesso, che il professore mi diede. Quel coniglio se vuole il mio culo, deve guadagnarselo.

90'𝙨 𝘽𝙖𝙗𝙮 - 𝘒𝘰𝘰𝘬𝘝Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora