~ Wolfstar ~ Smut And 'Friendship'

~ Wolfstar ~ (Smut)

Sirius Black, purtroppo o fortunatamente - non ha ancora capito- è senza ombra di dubbio attratto di Remus John Lupin.

Non senza ragioni, ecco. Riconosce e apprezza-apprezza molto- il sottile fascino del caro Lunastorta, ma non ha bene idea di quando tutto questo sia iniziato. Non crede esattamente di essere passato di botto dalla completa indifferenza fisica nei confronti di Remus allo sviluppo di imbarazzanti e dolorose erezioni nei momenti meno opportuni. O forse sì? Comunque, Sirius non ha alcuna voglia di interrogarsi in materia, non ama meditare su questioni di questo genere. James una volta aveva dato una definizione piuttosto semplicista ma efficace del suo modo di affrontare l'esistenza:

"Lily cara" aveva ridacchiato Ramoso con un sorriso ebete ad una Evans piuttosto seccata (dalla generale mancanza di tatto che era Sirius Black - e forse anche dal vezzeggiativo usato da James). "Felpato non fa davvero niente con cognizione di causa o con cattiveria, si limita a premere bottoni rossi e vedere che succede."

Al momento della formulazione di questo pensiero, Sirius, non era stato certo entusiasta o riconoscente per essere stato paragonato ad una scimmia di uno di quei film babbani che avevano visto al cinema nell'arco delle sue fughe estive da Grimmauld Place. Si era infatti ritrovato a difendere il suo onore ferito, dando il via ad una lotta piuttosto a senso unico con James mentre Lunastorta, Peter ed Evans avevano continuato la loro conversazione come se nulla fosse accaduto.

Man mano che pensava alle parole di James, tuttavia, aveva iniziato a rendersi conto che spesso era proprio quello che accadeva. Sirius non credeva naturalmente di essere stupido o un sempliciotto- e davvero, guai a chi l'avesse pensato. Ma doveva ammettere, con sé stesso almeno, che determinati casi si era trovato ad agire con una certa non curanza della situazione, soprattutto in fatto di ragazze. Se avesse voluto qualcosa, o meglio qualcuna, semplicemente se la sarebbe presa. Per poi naturalmente stancarsi dopo cinque minuti e lanciarsi sulla prossima avventura. Difficilmente era rimasto a bocca asciutta, questo grazie al suo fascino da pecora nera della famiglia Black -gioco di parole che era uscito un giorno in chissà quale discussione e che aveva subito adottato orgogliosamente come cavallo di battaglia.

Stuzzicare, baciare, lanciare sguardi ammiccanti e languidi era diventato un passatempo non diverso dagli scherzi con James, ma con Lunastorta era stato diverso. Le cose erano sempre state facili per Sirius e Lunastorta, invece, era sempre stato difficile.

Aveva il vago sospetto che la sua (iniziale) curiosità fosse legata alla questione del contatto umano. Per Sirius non era mai stato un problema, era abituato alle prese da Wrestler di James, quando li azzuffavano 'affettuosamente' in dormitorio o in Sala Comune. Era abituato alla sensazione di Peter che cercava di sfuggirgli a suon di gomitate quando lo afferrava per il collo per scompigliargli i capelli. Era persino abituato agli abbracci morbidi di Marlene, al suo lanciarsi in grembo teatralmente disperata per un po' di conforto dopo i litigi con Dorcas.

Ma Remus Lupin, tranne in particolari occasioni, non era mai stato particolarmente avvezzo all'approccio fisico e questo, con il tempo, aveva scatenato in Sirius quasi una vaga ossessione. Aveva iniziato a notare sempre più spesso la rara e innocente pressione delle loro cosce quando sedevano tutti e quattro sul letto di James. Si sentiva caldo e euforico quando Lunastorta, sfinito e mezzo incosciente dopo la luna piena, si appoggiava alla sua spalla per tenersi in piedi.

Dal vago e innocuo contatto, Sirius, era passato poi ad osservarlo, osservarlo veramente: il suo stomaco ribolliva mentre Remus, ignaro di tutto, leggeva raggomitolato sulla sua poltrona nella Sala Comune; mentre si stiracchiava al sole nelle calde giornate primaverili; mentre si mordeva le unghie a disagio alle feste e mentre piegava rigorosamente i suoi stupidi maglioni in pile ordinate in base al colore (Indossando intanto calzini spaiati di diversa tonalità -Dio Lunastorta era una tale contraddizione).