vero amore ❤ pt.3

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ALICE
Quando mi sveglio sono stordita da tutto quello che è successo ma subito dopo mi perdo a guardare gli occhi di Claudio ancora chiusi, gli sposto una ciocca di capelli dalla fronte e lui apre lentamente gli occhi, mi guarda sorride, mi bacia. Ci alziamo per andare a pare colazione e poi ci dirigiamo verso l'istituto. Io vado in sala specializzandi e lui nel suo ufficio. Appena mi metto a sedere arriva la Wally che mi assegna uno dei suoi incarichi, questa volta devo fare una ricerca su un uomo e la sua causa del decesso. Quando se ne va inizio a fare la mia fantastica ricerca quando arriva Claudio e mi dice "Sacrofano, Calligaris mi ha chiamato, dobbiamo andare" ovviamente io mi tolgo il comice e lo raggiungo, mi ritrovo in una via di Roma a me sconosciuta. Con tutti i murales attorno, delle sigarette buttate atterra e anche se è giorno in questa via è buio. Prendo la videocamera e registro, claudio: "razza caucasica, sesso maschile, età compresa fra 20 ed i 25 anni, riporta lievi graffi alle caviglie e anche dietro la schiena, non ci sono segni di arma da fuoco" Calligaris:"il ragazzo si chiamava Tommaso Castanito, abbiamo già parlato con la ragazza che l'ha trovato e dice che lo vedeva spesso in discoteca e hanno scambiato due chiacchiere qualche giorno fa, lei si chiama Anna Turti"  Claudio:" Roberto ti faccio sapere tutto dopo l'autopsia che fisserò per oggi pomeriggio alle 17" io li saluto e salgo in macchina ma cade un silenzio imbarazzante per circa 10 min. poi Claudio interrompe questo silenzio chiedendomi "Alice stasera ti va di andare a cenare fuori?" Ovviemente rispondo di sì con un certo entusiasmo. "Allora ti vengo a prendere stasera alle 8 sotto casa tua".

Si sono già fatte le 17 quindi inizio a prepararmi per l'autopsia ci siamo io, CC, Lara, Paolone e Beatrice. Iniziamo. "Lara procedi con l'esame esterno". "Presenza di graffi su caviglie e braccia, non presenta segni particolari sul corpo, anche nella schiena sono presenti dei graffi" "Molto bene. Alice procedi con l'esame interno" mentre prendo il bisturi noto che sotto le unghie delle dita ci sono dei residui "Claudio sotto le unghie della mano destra ci sono dei residui che apparentemente sembrano vetro" "Bene ripetiamoli per poi farli analizzare. Il bisturi ti attende Allevi" pendo il bisturi incido una Y sul corpo ed inizio a esaminare gli organi interni con l'aiuto di Beatrice. "Claudio qua ci sono tracce di veleno ne sono certa, sono uguali a quelle che ho analizzato qualche giorno fa per una ricerca" "Bene. Potrebbero essere la causa del decesso." "Ed infatti lo sono, questo è un veleno che provoca una arresto cardiaco immediato" finita l'autopsia corro a casa per farmi una doccia dato che odoro sempre di cadavere. Mi metto un vestito nero con uno scollo a V e con una gonna che arriva poco sopra al ginocchio, mi faccio uno chignon e lascio due ciuffi di capelli ondulati davanti alla fronte. Sono le 8 precise quando mi catapulto giù per le scale e vedo la fiammante SLK parcheggiata lì davanti. Appena salgo in macchina mi bacia e nota subito l'anello che porto al dito, è il suo. Arrivamo in un ristorante davvero chic dove prendiamo subito posto. Dopo aver finito di mangiare Claudio mi inizia a parlare con tono serio ma amorevole e dolce.
CLAUDIO
Forza Claudio dille che vuoi che venga convivere da te, DIGLIELO.
"Alice, dopo ti accompagno a casa"
Si glielo dirò la quando arriveremo a casa. Il resto della cena prosegue tranquillo con qualche carezza e bacio. Quando arriva il momento di andare lei sale in macchina e si addormenta. Quanto è bella ed è solamente mia. Appena arriviamo a casa mia la faccio scendere e poi mi guarda storto. "Claudio questa non è casa mia" " Lo so è mia forza andiamo" lei sbuffa ma quando la prendo per mano mi sorride. Appena arriviamo in camera da letto inizio a baciarla incessantemente parto dalla bocca, collo, spalle. Lei è fra le mie braccia con la testa nascosta fra il mio collo e la mia spalla destra. Ci sdraiamo del letto e le dico "Alice perché non resti? Da me? "
Ho il cuore che batte sempre di più, fino a che. " Quindi anche il dottor Claudio Conforti ha un cuore." Mi canzona e sorride, mi bacia sempre più forte e con più passione poi si farma e rimango quasi stupito. "Claudio quindi mi stai chiedendo se voglio restare da te? Insieme?" Annuisco sorridendo. Lei mi risponde con un si e poi i suoi occhi diventano lucidi. Ma cerca di non farlo a vedere. "Poi trasferirti anche domani"
Scende una lacrima e mi abbraccia con forza e poi mi bacia. "Beh non dici niente?".
ALICE
Il giorno dopo mi prendo la mattinata libera e inizio a preparare i miei vestiti per trasferirmi a convivere con CC, finisco alle 11. Adesso sono seduta su una valigia per cercare di chiuderla dato che se ne porto un'altra penso che Claudio mi faccia tornare qua. Quando metto le valige davanti alla porta mi accorgo di non aver ancora salutato Cordy, e di non aver detto niente ad Arthur. Mentre aspetto che qualcuno si svegli mi preparo un caffè. Dopo circa 30min. vedo arthur uscire in maglietta e pantaloni mi guarda cercando nei miei occhi una spiegazione. Prendo parola "Arthur, io mi trasferisco da ..." mi interrompe "so già da chi andrai e  Cordelia mi ha già detto tutto." Mi guarda cercando di trattenere non una lacrima ma tutta la rabbia e l'angoscia. Apro la porta e prima di mettere piede fuori dall'appartamento che ormai non mi ospiterà più Arthur mi dice "scusa, non volevo reagire così, ma sappi che ci sarò sempre per te." Lo guardo e prima di aprire bocca e dire "No! Tu non ci sei mai stato per me quando ne avevo bisogno, al contrario di Claudio, mentre stavo in aeroporto ad aspettarti tu mi chiamavi e mi dicevi che dovevi rimandare la tua partenza. Non mi sembra una vita da coppia normale ed è anche per questo che non vorrei avere più a che fare con te!" Mi guarda prima male e poi in modo triste, rassegnato. Mi dispiace aver detto quelle cose ma doveva pur capire che si era comportato male nei miei confronti e che non tutti gli sbagli si possono  rimediare, così chiudo la porta alle mie spalle e carico  tutto nella mia macchinina che poche volte guido. Dopo circa mezzora sono a casa di Claudio a sistemare le valige quando mi accorgo che è tardissimo e a quest ora è quasi finita la pausa pranzo. Mi precipito in istituto e appena arrivo incrocio Claudio che mi dice "Appena in tempo allevi, porta questi referti a Calligaris, poi ci vediamo stasera" me lo dice con un sorriso sotto i baffi ma resto al gioco e rispondo "stasera penso di essere impegnata con un certo Claudio Conforti, non so se riesco a liberarmi ma intalcaso ci possiamo risentire al telefono." "Vai Allevi" mi canzona.

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