~ Brave Enough ~

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★Numero parole: 6.441
★Pairing: Noremma/ NormanxEmma
★Rating: arancione.
★Questa storia è stata betata da illogical_spock
★N.B: presenza di scene un po' cruente ed angst allo stato puro, sconsigliabile per chi è debole di cuore (ma scommetto che ci sarà qualcuno che infrangerà questa regola, so, fatevi forza)

B: presenza di scene un po' cruente ed angst allo stato puro, sconsigliabile per chi è debole di cuore (ma scommetto che ci sarà qualcuno che infrangerà questa regola, so, fatevi forza)

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"L'amore è un bellissimo
fiore, ma bisogna avere
il coraggio di coglierlo sull'orlo di un precipizio."

-Stendhal


Grossi nuvoloni grigi arrivarono nella Grace Field House, coprendo ogni piccolo centimetro di cielo come fumo, seguito da un forte odore di umidità.
Una scrosciante pioggia si abbatté sui tetti della grande villa di mattoni, bagnando poco a poco le finestre, le pareti bianche ormai sbiadite dal tempo e le scale di legno scuro.
Alcune gocce di rugiada cadevano sulle tegole scure e spioventi, per poi atterrare sulla terra umida in un sonoro "plop", costantemente ad ogni minuto.
La tempesta divenne sempre più forte quando un enorme fulmine bianco squarciò il cielo, seguito da un rimbombo di schianto; le nuvole ne risaltarono tutto il contorno, facendolo sembrare vivo, come gli artigli di una bestia feroce.
Faceva talmente paura da far spaventare i bambini più piccoli, terrorizzati che quello stesso fulmine si scagliasse sulle loro teste.
Le loro menti viaggiavano come un treno in corsa, immaginando e temendo nello stesso momentol'immagine del famigerato "mostro" che dimorava nei cieli in tempesta.
Un predatore inarrestabile che solcava tra le nuvole, pronto per cacciare e bramare la disperazione e la vita della sua amata se non sventurata preda.

Una prospettiva davvero macabra e raccapricciante.

Alcuni bambini più grandi cercarono di rincuorare e far calmare gli animi irrequieti degli infanti, in balìa nella più totale paura, sebbene quel brutto temporale non rendeva la loro impresa molto facile.
Il tuono ritornò, ancora, sempre più minaccioso.
Rimbombò.
Rimbalzò.
Rotolò cupo.
Poi tutto tacque.
Quel suono così sconcertante si perse man mano con il vento impetuoso e la pioggia battente, ma la potenza di quel tuono fu talmente devastante da avvertirne, ancora, la presenza.
Mentre la terra era ansante, livida, come in sussulto, e il cielo ingrigito e con i segni dei squarci tra le nuvole, una luce bianca più suffusa e silenziosa apparì.
E sparì, d'un tratto.
Come in un battito di ciglia.
Un lampo illuminò nuovamente i nuvoloni e, per una frazione di secondo, anche la pioggia.
Non ci furono altri tuoni, nemmeno i rimbombi tra le nuvole ma il temporale non cessò.
Sembrava che il cielo stesse piangendo.
Fuori c'era aria di tristezza, di malinconia e di frustrazione allo stato puro.
Tuttavia, c'era una gran tempesta anche nel cuore di una piccola fanciulla dai corti ed indomabili capelli rossi, un tempo energica e solare, ora ridotta a soffrire una tragica perdita.

Βɾανε Εηουցհ ... {ɳѳʀɛɱɱɑ}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora