Capitolo 4

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POV SIMONE

Il mio autista suona il campanello dell'appartamento di Martina, ma nessuno ci apre. Possibile che si sia dimenticata del nostro appuntamento? Dopo dieci minuti, nel momento in cui sto per andare via, la porta si apre e vedo Martina ancora in pigiama, con i capelli scompigliati e con delle occhiaie tremende.
"Aspettami giù, quando siamo pronti ti avviso." Dico al mio autista, che annuisce e va via.

Entro nell'appartamento, seguita da Lei.

"Non ho dimenticato il nostro appuntamento, è che ho passato una nottataccia." Mi dice strofinandosi gli occhi.

"Notte brava?"

"Magari. Vado a farmi una doccia. Aspettami qui, dieci minuti sono e sono da te." Mi lascia e va in bagno.

Mentre è in bagno, attraverso il corridoio e sbatto involontariamente contro una porta. Faccio per richiudere la porta, ma noto che è la stanza di Martina. È piena delle sue foto, ma sono tutte con un ragazzo. È il fidanzato?

"Cosa ci fai?"

Mi giro e vedo in accappatoio Martina che mi guarda arrabbiata.

"La porta era aperta, e con la carrozzina si è aperta."

Entra nella stanza, e si toglie l'accappatoio mostrandosi a me con un semplice slip e un reggiseno. Si infila un pantalone e una maglia e ritorniamo nel salotto.

"Vuoi un caffè? Scusami ma non mi va di uscire oggi. Perdonami." Mi dice senza badare molto a quello che fa.

"Non ti preoccupare. Hai litigato con il tuo ragazzo? Ho visto le vostre foto nella tua stanza."

Mi passa un caffè "Non è più il mio ragazzo. È morto."

"Mi..."

"Fermo, non ti azzardare a dire mi dispiace. Sono stanca di sentirmi dire sempre le stesse cose."

"D'accordo, come vuoi. Comunque io vado via, ci sentiamo un altro giorno."

"Scusami."

Esco dalla casa di Martina e vado a casa del mio migliore amico. A quest'ora non è a lavoro.

"Simone"

"Andrea."

Andrea Quintè è il mio migliore amico dall'infanzia. Siamo cresciuti insieme, è l'unico che non ho allontanato dopo il mio incidente. O meglio dire lui non mi ha permesso di allontanarlo.

"Che succede amico?"

"Ho conosciuto una ragazza." Dico pensando a Martina.

"Oh oh Simone De Martino anche su una sedia a rotelle fai sempre lo stesso effetto di anni fa."
Ecco, lui è l'unico che riesce a scherzare e fammi ridere sulla mia condizione.

"Ah finiscila."

"Dai, dimmi che succede."

"Sono appena tornato dalla sua casa. Ho scoperto che era fidanzata, e che lui è morto."

"Ti ha colpito come cosa?" Mi chiede.
Se c'è una cosa che apprezzo in Andrea è la sua bravura a capirmi, a volte non parlo nemmeno lui già sa cosa sto pensando.

Non lasciarmi andare via (De Martino family #3)  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora