Fine della scuola

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È giovedì, io sono seduta sulla sedia della mia scrivania, Anna si trovava sulla poltrona e Sarà sdraiata sul letto, stavamo pensando a un modo per non andare al campus estivo che sarebbe iniziato tra due giorni, in quel momento Anna si alzò dalla poltrona di scatto e disse:- perché non andiamo da mia nonna Gina, lei ci ospiterebbe volentieri e non direbbe niente a mia madre; a me andava bene e poi i dolci della nonna Gina sono buonissimi, ma  Sarà disse:-non va bene perché se chiamano il campus per sapere come stiamo si accorgerebbero immediatamente che non ci siamo, ma potremmo far finta di ammalarci? No l'abbiamo già fatto in terza elementare e poi mia madre ha chiamato il dottore e abbiamo fatto una figura orribile. dissi con delusione.
Ci furono altre tre proposte di Sarà e Anna ma tutte erano troppo complicati e li arrivò mia madre con un sorriso, ha capelli lunghi e di un marrone chiaro quasi sull'arancio, ha le labbra sottili e di un rosa e gli occhi marroni con delle sottili quasi invisibili sopracciglia dello stesso colore e disse:- ragazze non fate piano assurdi per non andare al campus, perché tanto vi mandiamo lo stesso anche se vi rompete un braccio; poi se ne andò dicendo che era pronto da mangiare.
Io Sarà e Anna uscimmo da camera mia sbuffando e li incontrammo i mie due fratelli Tommaso e Leonardo che giocavano con il fratello di Anna, Jacopo e nella stanza accanto mia sorella Chiara e quella di Sarà, Giulia che anche loro sono migliori amiche, ma loro riescono a guadagnare sempre tutto per il loro faccia carina di sei anni. A entrambi Anna disse che era pronto da mangiare e tutti e cinque corsero in giardino per prendere l'angolo della lasagna della madre di Sarà urlando: "io l'angolo, io l'angolo" per una decina di volte fino a che non eravamo tutti a tavola.

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