Chapter 1.

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Faceva così freddo lì fuori. Mi tremavano le mani, avevo perso la sensibilità anche in quelle. Guardavo le persone ridere e scherzare, pronte ad affrontare il giorno più atteso dell'anno, il Natale. La festività che tutti amano, si sta tutti in famiglia, davanti il camino, dopo aver mangiato il ben di Dio che si ritrovavano davanti gli occhi. Già, in famiglia....

Portai le mani vicino alla bocca, alitando sui palmi, nel tentativo disperato di scaldarle; era inutile, non sarebbe bastato di certo quello per farle tornare come prima. Dovevo rassegnarmi a ciò che avevo: una felpa e un paio di jeans strappati... e beh, il marciapiede. Sentivo le labbra crepolate, e il viso pareva quello di un morto; il giorno più brutto della mia vita stava finendo, ma non mi sarei svegliato nel mio letto caldo, domani, l'incubo prendeva possesso della mia vita. E mentre camminavo, mi chiedevo perché le notti sembravano anni. Mi morsi il labbro, guardandomi intorno: persone felici, vedevo solo questo. Forse non avrei dovuto concentrarmi su quello che avevo intorno, sarei stato meglio, e nel mio petto non avrei percepito quel sapore acido che sembrava logorarmi. Decisi di abbassare lo sguardo -preso dalla malinconia- e continuare il mio viaggio senza meta. Forse doveva finire in questo modo, mi veniva da sorridere, però sorridere era la mia ultima preoccupazione. Avevo bisogno di soldi. Cosa potevo vendere? Non avevo nulla, oltre la mia collana.... Tentar non nuoce. Sfrugai nella tasca dei jeans, estraendo il pendente appartenente a mia madre... niente male dovrei dire. In quel momento, avevo bisogno solo di una gioielleria. La fortuna era dalla mia parte: scrutando gli innumerevoli negozi aperti, c'era una gioielleria a poca distanza da me. Sorrisi, finalmente qualcosa di bello in mezzo tutta quella merda. Strinsi la collanina tra le dita, avanzando verso quel grosso edificio; aprii la porta e inclinai la testa incuriosito da quell'atmosfera così... viva.

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Avevo racimolato trecentocinquanta dollari, mica male.. ma non bastavano di sicuro.

«Mamma mamma! Me lo compri?» che voce docile.

La voce di una bambina biondissima, che strattonava la veste invernale della povera mamma. Istintamente sorrisi, ma non uno di quei sorrisi puri, il mio era malinconico.. mi sentivo come se un furgone mi avesse investito e nessuno si fosse preoccupato di venirmi a salvare.. ero invisibile.

«Amore, io e papà lo diremo a Babbo Natale, ok?» disse la donna, avvolgendo le braccia al corpicino della creatura, e portandosela in grembo.

La biondina annuì sorridendo. Mi sorpresi notando la loro somiglianza.. apparte gli occhi, tutto di loro due era perfettamente identico e...

Basta pensare, Harry. Pensi troppo.

È vero... devo liberare la mente.

« Take me to church, I'll worship like a dog at the shrine of your lies.. » incominciai a canticchiare per distrarmi un po' da tutto e tutti, ma avevevo un terribile dolore alle gambe. Forse perché avevo camminato troppo, forse perché ero caduto... chi lo sa.

Mi accomodai sul marciapiede, con la schiena posata sopra il muro di un negozio. Chiusi gentilmente gli occhi, lasciandomi poi sfuggire un sospiro dalle labbra.

«You are my one, and only.. you can wrap your fingers round my thumb, and hold me tight... Oh, you are my one, and only... you can wrap your fingers round my thumb, and hold me tight.... And you'll be alright..»

«Mamma! Guarda quel signore! È bravissimo a cantare!» dischiusi gli occhi, puntandoli sulla bambina che avevo visto poco prima... mi stava indicando, e non potei fare a meno di sorridere: per il suo complimento e perché stranamente il suo entusiasmo mi contaggiava.

«Sì, è molto bravo.» concordò sua madre, avvicinandosi a me; si abbassò alla mia altezza stando attenta a non far cadere la bimba, non appena mi prese la mano tra le sue, notai che aveva dei guanti soffici.. rimasi deluso quando il calore delle sue mani svanì, dando posto a una.... dieci dollari?

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 01, 2015 ⏰

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