Starnutisco. Qui in soffitta c'è davvero moltissima polvere e spostando le scatole e i vari fascicoli si alzano dei nuvoloni talmente grandi che rischio di soffocare.
-Tutto bene lassù?-
-Sì papà, tranquillo.-
Mio papà mi ha chiesto di riordinare i miei vecchi quaderni di scuola, ma mi sono persa tra le foto di mio papà quand'era giovane. Ne ho trovata una di quando aveva quindici anni e sì, è praticamente il mio sosia, ma adesso è veramente ora di mettere a posto.
Tra i quaderni ci sono un sacco di cose interessanti, un pacco di chewing-gum di chissà quanti anni fa, un disegno che mi aveva regalato Leo alle elementari, raffigura noi due che ci teniamo per mano mangiando un gelato, delle figurine e una banconota da venti euro, questa sì che è una scoperta sensazionale.
-Gio! Hai finito? Sono pronti i biscotti!-
-Sì, arrivo subito.-
Il profumo dei biscotti appena sfornati si sente fin qui e allora mi alzo subito per andare a mangiarli. Mio papà è un cuoco provetto e sono sicura che saranno deliziosi.
Correndo verso la porta inciampo su una scatola e un sacco di altre foto cadono per terra. Per poco non tiravo un urlo di rabbia, ora devo rimettere tutto a posto.
Le mie emozioni cambiano in un batter d'occhio quando mi accorgo che tipo di foto sono. Sono le foto del matrimonio dei miei genitori.
Eccola lì, in un bellissimo roseto rosso come i suoi capelli insieme a papà, mia mamma. Eccola, con gli occhi che sembrano ridere per la gioia mentre indossa il sorriso più smagliante che abbia mai visto.
Mi asciugo gli occhi con le mani perché sto piangendo. Mi manca davvero tanto, darei la mia vita per un suo ultimo abbraccio. Se n'è andata quando avevo undici anni quindi cinque anni fa, ma il dolore è ancora forte, nel cuore ho una cicatrice che non se ne andrà molto facilmente. Aveva un tumore e in pochi mesi si è spenta, in questi mesi però non ha mai smesso di sorridere o di scherzare insieme a me. All'inizio non lo sapevo, ma avevo capito che c'era qualcosa che non andava. Il rosso dei suoi capelli diminuiva di giorno in giorno e così pure il verde nei suoi occhi. Dopo la sua scomparsa ho pensato più volte di farla finita e forse dovevo farlo e basta. Questa malattia ha portato via con sé la donna con i capelli più rossi che abbia mai visto e sono sicura che non ne incontrerò mai più una.
-Gio! Guarda che i biscotti si raffreddano.-
Do' un ultimo sguardo alla foto e mi accorgo che il suo vestito, bianco, a balze e che lascia le spalle scoperte è uguale a quello della donna che ho sognato.
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Mi sono persa
RomanceGio è una ragazza di 16 anni che vive in una città tranquilla in nord Italia. Lei è molto chiusa in sè stessa e non sorride più da quando sua mamma è venuta a mancare quando lei aveva solo 11 anni. Non ha amici tranne Leo il suo migliore amico sin d...