C'è o no un vero senso nella nostra esistenza? Il "motivo" di me, te, il ragazzo o la ragazza che ami o che ammiri. Molti si ispirano ad altri, alcuni inventano, creano, distruggono. Posso rispondere a questa domanda? Ha un senso che lo faccia?
Forse si perché magari qualcuno se lo sta chiedendo, però forse no dato che quel qualcuno farà la mia stessa fine, come chiunque altro. È possibile che, noi umani, siamo la specie più fortunata (ammesso che esista la fortuna) ad essere dove siamo data la perfetta combinazione di casualità che ci ha portati ad essere ciò che siamo, esseri vivi e sezienti capaci per primi di porsi domande su se stessi. Cosa accadrà in futuro? Troveremo il nostro perché? Ora possiamo solo immaginare cosa ci aspetta in base anche a come agiamo, che a sua volta dipende da cosa crediamo di dover fare; è possibile che un giorno ci estingueremo perché forse non siamo i primi o gli unici coscienti, ma gli ultimi, in una grande scala dove ci imbatteremo in un grande filtro che forse ha già deciso che dobbiamo prosperare se si trova nel nostro passato oppure che verremo cancellati nel nostro futuro. L'obbiettivo dell'uomo potrebbe essere:
Il dominio dell'universo, dove ci troveremo a secoli e millenni di collaborazioni che ci porteranno prima alla comodità assoluta e poi alla colonnizazzione di qualunque posto esistente nell'immenso universo o forse anche oltre;
Il divenire un essere immortale, in grado quindi di superare uno dei più grandi limiti che qualunque creatura, cellula o materia abbia mai affrontato e che inevitabilmente spazza via tutto. L'immortalità è un obbiettivo comune e forse raggiungibile, magari anche solo allungando la vita di millenni, ciò però causerebbe il sovraffollamento e quindi la necessità di conquistare tutto fino al punto che finirà lo spazio nello spazio stesso, portandoci forse ad un'estinzione inevitabile, a meno che non sarà possibile modulare la materia, che comunque, anche in dimensioni quantiche, non sarebbe infinita.
La fine, l'uomo potrebbe avere come obbiettivo, inconsciamente, quello di arrivare al capolinea con le sue stesse mani o da cause impossibili da fermare, come un secondo big bang. Se fosse così ritorna la teoria del filtro che, come ho ipotizzato, si troverà sempre di fronte a noi, pronto a cancellarci in favore forse di una nuova razza nata col nostro stesso processo.
Ero in classe mentre pensavo a questo, un gran casino nella mia testa in pochi secondi perché mi annoiavo, niente è speciale in dove vivo, cosa faccio o anche il mio nome "Axel". Ogni giorno si ripete all'infinito e lentamente per me, mentre il resto del mondo fa progressi, ma forse sono troppo giovane per pensare a questo, ma certamente non sarà la scuola ad adattarmi al futuro. C'è solo una cosa, anzi una persona che rende tutto differente, ed è la mia migliore amica, c'è qualcosa che la rende speciale e superiore a tutto il resto, ormai è da quasi 4 anni che ogni giorno, da quando di fatto è entrata nel mio cuore, che ogni notte andiamo sotto i ponti isolati della nostra città a comporre stupidaggini per ragazzini innamorati, io canto mentre lei suona a volte l'ukulele, a volte la chitarra e altre volte ancora il basso. Quando ci dedichiamo a questi momenti tutti i miei discorsi su cosa siamo e dove spariscono, ci sono solo le nostre melodie e lei, che spesso alza lo sguardo sorridendo mentre componiamo, distraendomi e facendomi sobbalzare il cuore. Una volta abbiamo anche cantato "Moral of the story", da lì è iniziato ciò che mi ha prima portato nel cielo e poi mi ha lasciato cadere, adesso sento di essere ancora in discesa verso l'abisso e forse... Innamorarmi di lei è il peggior avvenimento della mia vita. Non c'è nulla di bello oltre a lei nella mia vita, rendendo tutto uno sfondo, marcando ancora di più la monotonia di cui è colma la mia esistenza, e se forse non c'è niente che mi faccia sentir vivo in tal modo, magari questa ragazza rappresenta la mia esistenza.
È passato un'altro anno, tutto identico. Avevo pensato di smettere di scrivere queste parole sul mio diario dopo che ho scoperto che la nostra storia ha un capolinea, secondo i medici, nel giro di questa stessa settimana lei lascerà questo mondo per sempre, e mi ritrovo adesso, con una penna in mano di fronte al suo letto, il numero 4, di una delle stanze del reparto dei condannati, sarà una neoplasia ai polmoni grande il doppio di un cuore a portarmela via.
Il suo cuore si è fermato. Il suo cervello si è fermato. Ora del decesso 00:41.
Lei è ancora viva, magari non su questa terra, ma lei vivrà almeno nei miei ricordi e nell'impronta artistica lasciata dalla nostra musica, perché l'arte è l'ultima cosa che muore in una persona. Non è l'universo a decidere chi è speciale per me, sono io che decido chi è speciale nel mio universo, e quella persona, anche se non corporalmente, rappresenta il senso della mia esistenza.
Ti amo -Axel
STAI LEGGENDO
La Raccolta di Linch - Story collection
RomanceIdea ispirata dal libro "Necronomicon" pubblicato da Mondadori, questa sarà una racclta delle storie che scriverò durante la notte. -nessuna storia è ispirata alla realtà se non per frasi che mi sono venute in mente prima di dormire-