Ricominciamo?

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A volte basta veramente poco per far si che la vita cambi in meglio.

Può sembrare impossibile da molti punti di vista, soprattutto quando si tratta di tradire la fiducia di una persona a cui eri legata sentimentalmente.
Quando ormai pensi di aver toccato il fondo, di non riuscire più a fidarti di nessuno.
Pensi solo di voler scappare da tutto questo, vuoi ricominciare da zero, vuoi lasciarti tutto questo dolore alle spalle.

Ester ha avuto la forza di riuscire a farlo in qualche modo.
Era andata via dalla sua amata quanto odiata Torino e Bologna era la sua nuova meta.
Il posto dove avrebbe ricominciato da zero.
Lo era già da qualche mese in realtà: dopo il dolore provato la prima cosa che fece fu chiamare la sua più cara amica, vecchia compagna della squadra di pallavolo e fuori sede che abitava proprio a Bologna e che l'aveva palesemente obbligata ad andare a vivere con lei una volta che seppe l'accaduto.


Avrebbe fatto di tutto per aiutarla.


Dopo qualche mese passato tra le mura di casa della sua amica, Ester iniziò a sentirsi di troppo e iniziò a cercarsi una casa per sé.
E l'occasione arrivò con un appartamento poco lontano dal centro da ristrutturare.
Non voleva essere un ulteriore peso per la sua amica, ma Cecilia non voleva sentire un 'no' come risposta.

E qualche settimana dopo, insieme all'aiuto dei suoi amici riuscì a sistemarlo quasi del tutto.

Seduta in mezzo a quella che poi sarebbe diventato il salotto, ancora privo dei mobili, mentre parlava con Cecilia e mangiando il pranzo preparato al volo la mattina prima di iniziare quella che sarebbe stata la giornata dedicata a pitturare le mura del nuovo appartamento.
Nel pomeriggio sarebbe arrivato Cesare, che negli ultimi tempi aveva preso a cuore la situazione dell'amica offrendosi di aiutarla ogni qual volta avesse avuto bisogno.

La voce della sua amica ormai le arriva a ovattata alle orecchie, superata dai molteplici pensieri che le affollavano la testa.
La sua mano accarezzava Nala, una meticcia di qualche anno che l'aveva seguita in questo nuovo cambiamento e al momento era intenta a mordicchiare una pallina
«Esty, mi stai ascoltando?» le chiese Cecilia facendola sussultare.
Scosse leggermente la testa per ritornare in sé «Scusa Ceci.» mormorò «Avevo la testa altrove.» ammise guardandola attraverso le lenti degli occhiali.
Anche Cecilia la stava guardando, con uno sguardo pieno di preoccupazione poi un pensiero le passò per la testa e subito si alzò in piedi tendendo una mano all'amica «Vieni con me.»

«Ceci...» sbuffò
«Ceci niente, vieni con me.» ribatte nuovamente l'amica e allora capì di non poterla dissuadere e alla fine si alzò, seguendola fuori dall'appartamento.
Si ritrovarono poco dopo nel cortile di fronte e Cecilia aveva tra le mani un vecchio pallone da pallavolo, rovinato, pieno di segni di chi l'ha usato per molto tempo.
«Sfogati.» disse a Ester dopo averglielo passato.
Quest'ultima, un po' incerta glielo ripassò con un palleggio.

Non capiva proprio dove l'amica volesse andare a parare.

«Questa non è l'attaccante che ho conosciuto.» rispose Cecilia quando la palla le ritornò tra le mani, guardandola severa «Sei triste e arrabbiata, prendi queste emozioni e usale sfogandoti in un attacco degno dei tuoi, solo così puoi ricominciare da zero.» 
Non le lasciò io tempo all'amica di metabolizzare la frase che subito le ritornò la palla con un'alzata e questa volta Ester la colpì in un attacco che difficilmente Cecilia riuscì a difendere.

Dovette anche ammettere a sé stessa che si sentiva meglio dopo averlo fatto.
Susseguirono altre azioni e cominciarono a divertirsi nel farlo, sembrava che fossero tornate ai tempi di quando giocavano per la stessa squadra.
Si sentiva finalmente libera da tutti quei pensieri che la tormentavano tanto che sbagliò la mira di un attacco e per poco non colpì Cesare, appena sceso dalla sua auto.
«Hey!» disse schivando la palla appena in tempo «Se mi fate fuori ancora prima che arrivi in casa dubito che finiremo di pitturare.» rise contagiando le due amiche che nel frattempo si erano avvicinate.

Ricominciamo? || Cesare Cantelli Edition OneShotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora