Primo capitolo

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(Quella sopra è Emma.)

***

La luce del mattino illuminava la stanza. Il rumore che veniva da fuori faceva capire che la città si iniziava a svegliare; chi per lavoro, chi per scuola, tutti erano di fretta. Nel frattempo, Emma, una ragazza biondina con gli occhi azzurri come il cielo, dormiva beatamente. Per lei era l'inizio della quinta superiore, il che non la rallegrava. Anche se andava bene a scuola, la odiava - faceva fatica a rapportarsi con i suoi compagni di classe, erano tutti interessati solo alla fama e ai soldi. Emma essendo figlia di una celebre stilista e un famosissimo modello, dovrebbe essere automaticamente la più popolare della classe, e infatti così era all'inizio; tutti la adoravano e tutti le stavano vicino, ma capendo che erano solo interessati a lei per la sua fama, inizio a starsene per le sue.

"..EMMA!" – Emma si alzò di soprassalto, davanti ai suoi occhi assonnati c'era un viso particolarmente irritato, era sua madre. Solo dopo mezzo minuto a fissarsi in silenzio capì perché sua madre era arrabbiata...ERA IN RITARDO!

"Oddio, scusami...ero sicura di aver messo la sveglia ieri sera, non so perché non ha suonato..." – Emma cerco di spiegare a sua madre, mentre si dirigeva di corsa verso l'armadio.

Prese una lunga felpa nera con lo stemma blu di Corvonero sul petto e dei jeans blu e se li mise di fretta.

"Perché devi sempre essere così sbadata?..." – disse Marinette.

"Chissà perché...mi ricorda qualcuno.." – disse il padre di Emma, Adrien, con un sorriso maligno. Marinette rossa come un peperone, gli rivolse uno sguardo che fece subito sparire il sorriso dalla sua faccia. Emma nel frattempo si stava legando i capelli in uno chignon molto disordinato. Si mise gli occhiali, prese lo zaino e fece per scendere al piano di sotto.

"Non fai colazione?" – chiese sua madre, prima che lei sparisca.

"Prendo un panino e lo mangio per strada...ciao!" – salutò Emma mentre scendeva di corsa le scale. Si mise le scarpe e sparì dalla porta d'ingresso.

"Si è dimenticata il panino...ha proprio preso da tè." – disse Adrien, baciando sua moglie sulla guancia destra.

***

Essendo Emma già molto abituata a situazioni di questo genere, riuscì a raggiungere scuola ben 2 minuti in anticipo. Il cortile era pieno zeppo di studenti, tanto contenti di rivedere i propri compagni che sembravano essersi dimenticati del fatto che stavano per ricominciare un altro noioso anno di scuola.

"ECCOTI!" – Emma venne presa alla sprovvista quando 2 braccia famigliari la avvolsero. Si girò per ritrovare davanti a se Heloise, la sua migliore amica, se non unica amica. Lei e Heloise erano amiche dalle elementari, stranamente sono sempre andate d'accordo. Tutte e due amavano leggere e avevano gli stessi gusti nelle serie tv. Heloise era una ragazza di carnagione scura con i riccioli incolmabili, portava sempre i suoi occhiali preferiti anche d'inverno.

"Mi sei mancata tantissimo! Un anno intero senza di te era veramente troppo." – disse Emma mentre si staccava dall'abbraccio.

"Non dirlo a me, non avevo nessuno con cui parlare della nuova stagione della casa di carta. Cioè...ci credi che alla fine Nairobi..."

"NO, ti prego, non dirlo...non l'ho ancora vista!"

"Serio? Ma sei veramente Emma? L'Emma che conoscevo io, si divorava le serie tv la sera che uscivano."

"Non ho avuto molto tempo ultimamente...la mia testa era altrove. Lo sai....sono riuscita a farlo..."

"Riuscita a fare cosa?.....NO, non dirmi che...."

"Sì..."

"HAI CHIESTO A NICOLAS DI USCIRE?!" – Heloise urlò così forte che tutti nel cortile la sentirono.

"Shh..." – Emma la tirò per il braccio in un posto un po' più tranquillo. "Sì, li ho mandato una lettera in cui gli dicevo come mi sentivo, però....non mi ha ancora risposto..." – Emma abbassò lo sguardo.

Heloise l'abbracciò "Sono sicura che semplicemente non ha avuto tempo." .

Vennero interrotte dalla campanella. Iniziarono ad entrare e si avviarono verso la classe.

Anche se Emma odiava la scuola, rivederla dopo tanto le trasmetteva un po' di felicità e malinconia; quelli stesse odori, quelli stessi muri...niente era cambiato.

Emma e Heloise svoltarono l'angolo, ed entrarono in classe. Non c'era ancora tanta gente e chi c'era era troppo preso da altro per notarle. Per Emma era una buona notizia, non ci teneva a dover fingere di essere felice di rivederli.

"Beh, ti saluto!" – disse Heloise. Emma e Heloise andavano in due classi diverse. Altro motivo per cui Emma non sopportava la scuola: già non riusciva ad ambientarsi, l'unica persona con cui è riuscita a legare, non è neanche vicina a lei.

"A dopo!" – Emma la abbracciò, dopodiché la ragazza sparì.

Emma si sedette al suo solito posto, al secondo banco. Su questo posto ci ha passato praticamente tutti i suoi anni scolastici. Tutti i giorni a fissare una testa dai capelli neri ben curati. Era Nicolas, il ragazzo per cui Emma ha avuto una cotta dal primo giorno di scuola. A differenza di tutti gli altri, lui sembrava voler diventare suo amico non per la sua fama.

"Oh no...Nicolas! Come faccio adesso...chissà cosa pensa della lettera? Probabilmente mi ha presa per pazza." –Emma si era persa nei suoi pensieri, tanto da non notare che dalla porta era appena entrato un bellissimo ragazzo da capelli neri e dallo sguardo convinto.

"NICOLAS!" -– il ragazzo fu subito accorso da una folla di studenti tutti impazienti di vederlo. Emma girò di scatto lo sguardo verso la porta. Li, in mezzo a tutte quelle teste c'era lui. Il cuore di Emma cominciò a battere più veloce che mai.

"Ciao Emma!" - dopo una decina di secondi Emma realizzò quello che era appena successo. Nicolas l'ha salutata sorridendo e ora si stava dirigendo verso di lei.

"Ehm...c-ciao..N-icolas..!" - fu tutto ciò che Emma riuscì a tirar fuori dalla bocca.

"Volevo parlarti...ti va se a ricreazione andiamo in un posto un po' più tranquillo?"

"Ehm...sì c-certo.." - Emma rispose presa alla sprovvista.

"Perfetto" - rispose Nicolas per poi sedersi al suo posto, proprio davanti a quello di Emma.

Emma prese subito il cellulare, andando sul contatto della sua migliore amica.
[Oddio, mi ha chiesto di vederci alla ricreazione]
[Probabilmente vorrà parlare della lettera]
[Che cosa faccio io adess..]

Emma fu interrotta da una serie di suoni di sorpresa. Stavano tutti guardando la porta con facce scioccate. Emma si girò, per vedere un ragazzo con il cappuccio nero della felpa in testa. Dalla faccia non sembrava amichevole.

"Ah si, mi sono dimenticata di dirvi che quest'anno in classe con noi ci sarà un nuovo ragazzo...il suo nome è Emanuel!" - disse l'insegnante con un viso sorridente.

***

Ecco qua! Inizialmente avevo intenzione di farlo molto molto più lungo, ma poi ho deciso che per motivarmi a finirla, dovevo dividere la storia in tanti capitoli più piccoli, quindi ecco qui. La storia è molto lunga, quindi se la iniziate, vi toccherà avere tanta pazienza 😂❤️.
Vi auguro buona lettura e al prossimo capitolo 👋🏻💕!

0AlienPrincess0

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 06, 2020 ⏰

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"WHO AM I?" - AU Miraculous ITA - Emma Agreste (Adrien x Marinette) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora