Lunedì 25 Maggio 2020

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Sono le 08:18
Sarò sveglio da circa cinque minuti.
E sto piangendo perché credo di aver fatto il sogno più triste di tutta la mia vita.
Non so descriverlo del tutto ovviamente poiché era tutto molto confuso, soprattutto all'inizio.
Io andavo ancora a scuola, ma era un mix tra elementari e superiori, la parte più triste è stata quella finale...
Ho sognato un bambino che veniva con me alle medie, lo chiamerò G dato che non mi va di scrivere il suo nome completo, non sembra una coincidenza dato che se non erro pensavo a lui proprio ieri, la cosa strana è che sarà stata solo questione di qualche secondo non di più. Era il tipico bulletto che mi prendeva sempre in giro dicendo che ero un cesso e quant' altro, una volta insultò pure mia madre se non erro, quindi ieri ripensavo a quanto forse non me la sarei dovuta prendere tanto del perché era problematico e si sfogava con me, suo padre era morto qualche anno prima giusto mentre eravamo ancora alle elementari, ma si sa alle medie a volte in base alla persona si tende ad essere molto fragili.
Ad ogni modo, l'ho sognato litigare in maniera molto forte, con tanto di urla, con la professoressa di matematica esattamente come all'epoca solo che nel sogno la discussione mi sembrava molto più aspra perché lui rispondeva, ma non so dire cosa le abbia detto perché purtroppo non me lo ricordo.
Ricordo che sono entrato in una specie di scuola abbandonata, e la cosa strana è che oltre ad essere abbastanza impaurito perché sapevo che ci fosse qualcuno con me (sono un fifone di natura, my fault) mi sentivo anche terribilmente triste. La parte peggiore è arrivata quando ne sono uscito a grandi passi.

Quando uscii mi ritrovai davanti tutti quei bambini che come me avevano avuto un lutto, la cosa strana è che non ricordo le loro facce, so solo che è stata una cosa tristissima tant'è che ricordo che mi misi a piangere assieme a loro e non è neanche la parte peggiore...
Uscii andando per strada, facendo una salita su un marciapiede mi trovai una fermata del bus davanti con tanto di tabellone elettronico, e alla fermata c'era lui, c'era papà.
Mi ricordo benissimo com'era vestito perché si vestiva in quel modo anche da vivo, aveva il suo maglione e i pantaloni blu elettrico e il cappotto enorme che usava mettersi d'inverno blu scuro, anche se era piuttosto grande gli stava sempre bene.
E quando lo vidi semplicemente iniziai a piangere, probabilmente perché sapevo di non poterlo raggiungere, chi lo sa.
E il sogno finisce così.
Nel dubbio sto ancora piangendo perché ricordarlo mi fa stare parecchio male, anche se non pensavo così tanto, per tutta una serie di motivi che non scriverò. Forse è il mio cervello che mi dice di non sopprimere le emozioni, non saprei proprio spiegare a cosa sia dovuto questo sogno, so solo che è stato davvero triste e in vita mia non ricordo di averne fatti allo stesso livello.
È stato semplicemente orrendo, forse però ero anche felice di vederlo in fondo, non saprei proprio dirlo...

To be or not to beDove le storie prendono vita. Scoprilo ora