Quante volte ti sei interrogato sull'imprevedibilità della vita?Quante volte, dopo l'ennesima sofferenza, ti sei chiesto cosa ne sarebbe stato di te e della tua esistenza?
Ero sempre stata curiosa, una ragazza che viveva in simbiosi con i libri, ma che in realtà non aveva mai avuto bisogno di applicarsi molto per imparare. La mia mente, la mia intelligenza, erano più alte della media, ma avevo ormai messo da parte quella fastidiosa sensazione che mi pervadeva ogni volta in cui mi paragonavo agli altri. Avevo smesso di sentirmi quella strana, quella diversa, sebbene in molti mi avessero etichettata come tale.
Comunque sia, quel giorno esatto di ottobre, smisi di farmi delle domande, smisi di chiedermi come mai il destino si fosse accanito in modo così disastroso su di me.
Non riuscivo a sentire niente, se non quell'improvvisa solitudine, contro la quale, a suo tempo, avevo lottato con le unghie e con i denti e di cui finalmente mi ero liberata. Nessuno degli abbracci dei presenti sapeva essermi di conforto, sapeva darmi un po' di quel calore di cui avevo bisogno.
Sentivo solo freddo, come il clima di quel giorno.
Rabbrividii, immersa nel grigio che avevo intorno, in quella nebbia nella quale generalmente mi piaceva confondermi e nascondermi. Come se potesse celare le mie insicurezze e il mio sentirmi inadeguata.
Avevo sempre amato Londra, dal primo giorno in cui avevo calpestato quelle strade multietniche, ma in quel momento era solo un cielo che piangeva e una tristezza cosmica. Quel cielo piangeva la scomparsa della mia famiglia, composta da due delle persone più altruiste e buone che avessi mai incontrato. Non erano i miei genitori biologici, ma per me lo erano stati fin da subito, rimanendo gli unici che avevano voluto accogliere una giovane orfana con un passato difficile.
Qualcuno non mi aveva voluta perché giudicata troppo intelligente per la mia età, come se esserlo al giorno d'oggi fosse un crimine.
Avevo lottato per essere amata, per essere ben voluta, ma alla fine il tempo era passato in fretta, senza fare sconti, ed io ero cresciuta. Nessuno voleva adottare bambini troppo grandi. Loro lo avevano fatto ed io li avevo persi, uccisi durante una rapina in una piccola filiale bancaria. Privati della vita in un solo istante, per colpa di un pazzo armato di pistola.
Quella con il destino è una battaglia persa in partenza. Ti porta via tutto, lo spazza via, così come fa il vento con le foglie secche.
Avrei voluto avere la mia vendetta, scovare quell'uomo che si era divertito a giocare con la vita dei miei genitori e torturarlo con le mie stesse mani. Un odio cieco era offuscato solo dal dolore che mi rendeva difficile anche respirare.
Salutai i presenti, per lo più colleghi e amici dei miei genitori, mentre uno strano senso di smarrimento mi entrava sotto pelle fin dentro le ossa. Nel giro di pochi minuti rimasi sola e mi accartocciai su me stessa, stremata da quegli interminabili attimi. Con la mano tremante e arrossata dal freddo, accarezzai le rose bianche sulla lapide in marmo.
In quel preciso momento percepii uno strano formicolio dietro la nuca, come se non fossi più sola. Mi alzai e girai la testa di scatto, giusto il tempo di scorgere la figura di un uomo non molto lontano da me, con le spalle appoggiate al tronco di un albero. Il suo cappello celava il suo volto, ma il suo corpo rigido voltato verso di me indicava che mi stava palesemente osservando. Gli lanciai un'occhiata di rimando, ma lui non si mosse di una virgola. Le mie gambe si mossero fulminee verso di lui, ma non appena si accorse del mio intento, scomparve insieme al suo impermeabile scuro. Quell'immagine turbò i miei sogni, alimentò i miei incubi, per quel poco tempo in cui riuscivo a dormire.
Svariate volte mi domandai chi fosse, poi con il tempo anche lui sfumò nella mia memoria.
La vita però ti sorprende sempre all'improvviso.
Nel bene e nel male.
Ancora non sapevo quando, ma tutto sarebbe cambiato nuovamente.
🌹Spazio autrice🌹
Benvenuti nel "Il mio destino nelle tue mani", qualcuno di voi sarà già stato qui, qualcun altro è capitato in questo prologo per la prima volta. E già questo mi rende felice!😊
Spero che in qualche modo vi abbia incuriosito, sebbene ancora vi abbia rivelato ben poco! Tempo al tempo, la trama è molto ricca di particolari, che emergeranno pian piano!
Vi anticipo solo che si tratta di una storia di genere thriller/romantico.
L'aspetto romantico è una parte fondamentale della storia.❤️
Ringrazio in anticipo chi deciderà di continuarne la lettura, consapevole che si tratta della primissima storia che ho deciso di pubblicare e di far leggere a qualcuno! Ho deciso di cominciare la revisione (come avevo già annunciato, per allineare alcuni capitoli agli ultimi pubblicati) in concomitanza con la pubblicazione del secondo volume.
E adesso, a chi si trova qui per la prima volta, se vi va, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate e le vostre ipotesi!
Un abbraccio!
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Il mio destino nelle tue mani
General Fiction[PRIMO VOLUME della serie - COMPLETO] IN PUBBLICAZIONE CARTACEA E DIGITALE CON UNA CE Anna ha venticinque anni e una mente geniale, peccato che per tutto il resto sia un completo disastro. Testarda, poco sicura di se stessa e delle sue capacità, a...