CIAO STELLINE❤️❤️ PICCOLO APPUNTO: SOLITAMENTE CERCO DI CREARE E INVENTARE SITUAZIONI NON ESISTENTI NEI DRAMA O NELLE STORIE DEI NOSTRI AMATI MANZI PER REGALARVI EMOZIONI NUOVE NUOVE... MA ! STAVOLTA VI RIPROPONGO UNA SCENA CHE IN REALTÀ SIA NELLA NOVEL CHE NEL DRAMA ESISTE GIÀ.... ANCHE SE (COME DESCRITTA NELLA NOVEL NON MI VA PROPRIO GIÙ) QUINDI... SPERO CHE QUESTA MIA IDEA VI PIACCIA E SE AVETE LETTO LA NOVEL FATEMI SAPERE CHE NE PENSATE DELLA DIFFERENZA😍❤️❤️❤️❤️
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Il locale era completamente buio, la testa gli girava vorticosamente, le gambe quasi non lo reggevano in piedi e il bicchiere che stringeva in mano era nuovamente vuoto. -Merda.- biascicò agitandolo e rovesciandolo in cerca disperata di un'ultima goccia, -Barista? Un altro.- ringhiò poggiandosi al bancone ormai ubriaco fradicio, -Mi spiace Mark. Per oggi basta così!-, la voce del barista era triste e preoccupata e gli occhi del moro erano neri di rabbia: urlava e sbraitava verso il ragazzo dietro il bancone agitando il bicchiere davanti al suo naso come fosse più facile spiegarsi a gesti che a parole, ma il barman era irremovibile, -Al diavolo!- gracchiò sbattendo il bicchiere sul tavolo rompendolo in mille pezzi ferendosi una mano, -Cazzo!- gridò poi, spintonando via la mano del ragazzo corso in suo aiuto e girando i tacchi verso il bagno senza troppe scuse per quel casino; la mano gli bruciava, il taglio era appena visibile ma l'alcol sembrava amplificare ogni sua sensazione: si sentiva tradito, giudicato e rifiutato; era incazzato come non mai, ubriaco come mai prima di allora ed ormai convinto a tornarsene a casa; -Mark?! Mark ehi! Resta in piedi!- una voce bassa lo colse alle spalle facendolo tremare, mentre un paio di mani enormi e forti lo sorreggevano evitandogli una rovinosa caduta a terra, "Vee?", il suo cervello si rifiutava di realizzarlo, era davvero lui? Non poteva farcela, non in una notte sola; non poteva sopportare anche quel dolore; -PBar?- sussurrò languido facendo finta di non riconoscere a chilometri quel maledetto profumo; il viso del castano era confuso, ma la sua presa non accennava a diminuire: -PBar mi piaci davvero tanto.- mugolò il piccolo lasciando cadere la fronte contro la spalla del maggiore solo per poter respirare quel profumo che da sempre sentiva da lontano, -Ehi! Ehi Mark! Non sono PBar! Che stai farneticando?! Quanto cazzo ai bevuto?!- la voce del castano era bassa e sexy e il piccolo era troppo ubriaco per non tremare a quel suono così eccitante; -PBar ti prego... mettiamoci insieme! Io ti voglio davvero. Non importa con chi stai, o quando quella persona sia bella o perfetta in tutto... scegli me.- la sua voce tremava appena, gli occhi erano lucidi e il cuore batteva furioso; quelle parole, quanto avrebbe voluto dirle a Vee, ma non poteva: lui era etero, lui aveva una ragazza; con PBar invece, magari aveva una chance; doveva andarsene e alla svelta. -Al diavolo PBar!- ringhiò spingendo quel corpo muscoloso lontano dal suo, -Ehi Mark! Dove vai? Non riesci nemmeno a stare in piedi!- era inutile, più provava a scostarsi, più il maggiore lo stringeva, -Lasciami! PBar lasciami!- urlava insistentemente agitando a caso le mani, -Non sono PBar!- ringhiò ancora una volta il maggiore strattonandolo forte e portandosi fin troppo vicino al viso del piccolo; il respiro di Mark era frenetico, il cuore gli pompava il sangue così velocemente da farlo barcollare e le gambe ormai sembravano fatte di gelatina; doveva uscire da quella situazione al più presto e un'idea gli offuscò la mente: le sue mani si mossero allacciandosi dietro al collo dell'altro facendogli spalancare gli occhi a dismisura, -Ehi... tu. Se non sei PBar... perché non diventi PBar per me?- sussurrò strusciando il naso contro il collo del maggiore che lo fissava visibilmente a disagio, -Ehi Mark... permettimi di farti una domanda... se diventassi PBar per te... cosa vorresti fare?- la sua voce era ancora più bassa di prima e fortunatamente il buio del locale copriva del tutto le guance del piccolo ormai in fiamme, -Sesso.- l'aveva sussurrato, languido, sexy, schiacciandosi contro il corpo massiccio dell'altro; voleva spaventarlo, schifarlo, voleva solo che lo lasciasse libero di andarsene, anche a costo di farsi odiare; ma dopo quella parola, la presa attorno al suo corpo non diminuì affatto, anzi, sembrò aumentare: "Cosa?" il cervello di Mark era in fumo: il ragazzo che aveva sempre amato, quello che aveva guardato e guardato dalla finestra della sua camera, quello che aveva sognato, per cui aveva pianto e sofferto, ora era lì e lo stava... baciando?!
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SEI SEMPRE STATO TU
القصة القصيرة🔴RACCONTO EROTICO MM🔴 Fan fiction "En of love" (Vee/Mark) #ratingrosso