capitolo 1

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L'estate era finita, ormai gli studenti si preparavano per i primi giorni di scuola e per la solita routine che avrebbero dovuto portare avanti per un bel po' di mesi. Rachel White, una giovane donna dai lunghi capelli marroni e dagli occhi color castano, stava andando ad iscriversi all'università. Prima delle vacanze estive aveva terminato il liceo classico con voti, a dir poco, eccellenti. Il suo sogno era quello di diventare una scrittrice, amava leggere libri, ma soprattutto scriverli; un mese prima aveva finito di creare il suo primo romanzo. Voleva pubblicarlo, ma prima doveva controllare se c'erano errori grammaticali.
Stava per entrare nell'edificio che le avrebbe permesso di dare inizio al suo sogno, però la sensazione di essere osservata la pervase. Sentiva gli occhi insistenti di uno sconosciuto su di lei. Rabbrividì al solo pensiero che qualcuno potesse seguirla e osservarla in ogni momento della sua vita. Si guardò intorno, non c'era nessuno, era da sola... o almeno era quello che sembrava; lei sentiva che c'era qualcuno nelle vicinanze, però non sapeva chi. Respirò profondamente cercando di mantenere la calma, ma quella strana sensazione le metteva a disagio. All'improvviso il cellulare squillò e, quando lo prese, sullo schermo vide un messaggio da parte di suo padre, che era andato al lavoro presto.
"Buona fortuna, figlia mia"
Quelle semplici parole riuscirono a strapparle un sorriso; decisa più che mai entrò nell'enorme edificio convinta della sua scelta e piena di speranze per il suo futuro.

Eseguita l'iscrizione all'università, Rachel si diresse verso la stazione dell'autobus entusiasta di poter cominciare la scuola per potersi laureare, ovviamente dopo i tre anni di studio. Mentre camminava il suo telefono squillò: era Lucy, la sua migliore amica, si erano conosciute per pura casualità in una biblioteca in centro città. Era una ragazza molto bella, sembrava una modella: capelli lunghi e mossi, color platino, occhi profondi come il mare, e un fisico da far invidia a qualsiasi donna.
"Pronto?" Disse Rachel rispondendo alla chiamata
"Hey! Com'è andata?" Le chiese Lucy
"Come vuoi che vada? Mi sono appena inscritta all'università!" Rispose felicissima
"Questo lo so già signorina White. Dai, racconta tutto, in ogni minimo dettaglio" la incoraggiò l'amica a parlare. Rachel le raccontò tutto del colloquio che aveva avuto, le disse quello che le avevano spiegato riguardo ai tre anni di studio per filo e per segno.
"E tu, come va al lavoro?" Le chiese una volta finito di parlare
"Bene dai, non mi lamento. Ho appena finito il mio turno e, sinceramente, non vedo l'ora di buttarmi nel letto e farmi una bella dormita. Questi giorni sono stati davvero stressanti, saranno almeno 17 ore che non chiudo occhio" spiegò la bionda
"Allora ti lascio, vai a farti una camomilla e una buona dormita. Ci sentiamo domani, signorina Anderson" disse Rachel cercando il biglietto dell'autobus nella sua borsa.
"Stanne certa tesoro, mmmm... che ne dici se ci vediamo domani? Ho tante cose da raccontarti" rispose Lucy
"Per me va bene. Chiamami quando finisci il turno di lavoro così mi preparo" accettò la mora sorridendo.
"Vengo a prenderti io, così ci facciamo un giro fuori città"
"Ok, allora a domani"
"Ciao" salutò la bionda
Terminata la chiamata, Rachel si mise il telefoni nella borsa e continuò a cercare il biglietto dell'autobus, ma di quest'ultimo non c'era traccia. Dopo alcuni minuti lo trovò, però appena alzò lo sguardo andò a sbattere contro qualcosa, o meglio dire qualcuno. Nello stesso momento cadde anche la sua borsa e tutti i suoi foglio e affetti personali si sparsero sul marciapiede. Si maledice mentalmente per la sua goffaggine abbassandosi a raccogliere tutto quello che era caduto.
"Tutto bene?" Disse una voce profonda. L'uomo aiutò Rachel a recuperare le sue cose  ,ma si bloccò quando vide il libro della ragazza.
"Vittima senza nome" lesse il titolo con j  pizzico di sorpresa nella voce, come se lo conoscesse già
"È un libro molto interessante, non pensavo che ad un'adolescente potesse piacere un libro, come dire, un po' forte" commentò lui porgendoglielo mentre guardava la giovane negli occhi. Quelli dell'uomo erano di un blu intenso, profondi e misteriosi come l'oceano, i suoi riccioli castani scendevano delicatamente lungo i lineamenti del suo viso, e le labbra erano di un rosa chiaro e carnose. La pelle sembrava neve, cristallina. Era vestito in un completo elegante.
"Hai finito di sposarmi con gli occhi?" Chiese con un ghigno sulle labbra, divertito. Era un uomo bello e questo lui lo sapeva benissimo.
"Non la stavo spogliando con gli occhi" rispose lei ritornando alla realtà offesa.
"A me sembrava tutto l'opposto"
"Si sbaglia" ribatté la ragazza
"Se lo dici tu. Comunque bello il libro"
"Lo ha già letto?"
"Si, un bel po' di volte"
"Bene, e allora non vedo il motivo di commentare quello che leggono le persone. Con il dovuto rispetto ma io non mi faccio gli affari degli altri e credo che nemmeno lei dovrebbe farsi i fatti miei. Ognuno ha i propri gusti e se vuole dirmi che questo libro non è adatto a una ragazza della mia età, forse è meglio che stia in silenzio. Non sopporto i commenti altrui su quello che mi piace o meno" disse Rachel senza rancore
"Ah e per sua informazione ho 19 anni, non si faccia ingannare dall'apparenza... è l'errore di molti" concluse la giovane il suo discorso sorridendo soddisfatta.
"Se non ha nient'altro da dire, io dovrei prendere l'autobus" disse guardando l'orologio che postava al polso. Girò i tacchi e si diresse verso la stazione.

Spazio autrice:

Hey! Allora, sono riuscita a concludere il primo capitolo, sono gironi che ci lavoro su ma alla fine ci sono riuscita😅Sinceramente non sapevo se pubblicarlo o meno, ma dettagli...
Spero vi piaccia, e spero che almeno a qualcuno interessi, a tal punto a arrivare fino alla fine di questo capitolo.
Mi scuso per gli eventuali errori grammaticali, se ce ne sono.

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