7 - I fiori mi parlano

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CAPITOLO 7 – I FIORI MI PARLANO

Durante il tragitto per la casa di Aerith  , la bellissima fioraia veniva accolta da tutti con rispetto e amore.
Flebili sorrisi di persone anziane , abbracci di allegri bambini e così via.
Mentre Aerith veniva travolta da tutto questo , Zack era qualche passo indietro a osservare l'aura gentile che l'avvolgeva e che impregnava l'aria intorno a se.
Lei sorrideva e lui si scioglieva.

Rimarrò sempre al tuo fianco

Questo pensò Zack avvicinandosi a lei e afferrandole delicatamente la mano , con sorpresa da parte di Aerith , che ricambiò il sorriso.
I due , mano nella mano , erano quasi arrivati a casa , quando trovarono la madre di Aerith , fuori la porta, a braccia conserte e il piedino nervorso.

"Oh – oh"

Il verso di Aerith che sintetizzava un "Mia madre è arrabbiata e sono nei guai".
Zack aveva affrontato tantissimi avversari negli anni in cui è stato SOLDIER e anche nemici più recenti , ma aveva la pelle d'oca al solo pensiero di affrontare la madre di Aerith , specialmente vedendola con quel volto furioso.
Aerith , con un gesto , suggerì a Zack di rimanere dove si trovava , mentre lei si avvicinava alla madre.
Il ragazzo guardò la scena , ma non riuscì a capire molto , fino a quando la ragazza non si voltò e gli fece gesto di venire dove si trovava lei.

"Ehm..."
Non era il miglior modo per esordire e Zack cercò di riprendersi subito , ma la madre lo abbracciò forte.
"Mi dispiace , non pensavo ti fossero accadute cose così tremende..."

Zack diventò paonazzo , mentre Aerith ridacchiava.
Elmyra – così si chiama la madre di Aerith – invitò Zack ad entrare dentro casa per fare due chiacchiere.
Zack ebbe un flashback nel vedere gli interni di quella casa che , a un primo impatto , gli avevano ricordato la casa della madre di Angeal.
Tutti e tre si sedettero intorno a un tavolo.

"Quando mia figlia mi parlò del fatto che quattro anni fa stava frequentando un SOLDIER andai su tutte le furie e questa rabbia venne alimentata quando questi sparì nel nulla , come se l'avesse illusa.
Ti ho odiato , ragazzo... ma appena Aerith mi ha raccontato cosa ti è successo ..."

La donna poggiò la sua mano su quella di Zack e lo guardò con uno sguardo amorevole , suscitando in lui di nuovo quel rossore sulle guance.
Elmyra ritirò subito la mano , guardando furiosamente Aerith.

"I Turks ti stanno ancora cercando , lo sai?! Non la smetteranno mai.
Sei grande ormai e non ti ho mai imposto degli orari per tornare a casa o qualche tipo di restrizione , ma ti prego ... non tardare così"

Aerith chinò la testa un po sconsolata , ma si preparò a rispondere , anche se venne preceduta da Zack.

"E' colpa mia , nel tragitto ci siamo fermati più volte per ricordare i vecchi tempi e mi ha mostrato alcuni posti"

Elmyra accennò un sorriso e si alzò , incamminandosi verso la cucina.

"L'importante è che stiate entrambi bene ora... preparo la cena"

Zack si alzò lentamente dalla sedia e guardò verso la cucina.

"Veramente io ... dovrei andare , i miei amici saranno preoccupati e devo assolutamente raggiungerli al Settore 7"

Anche Aerith si alzò , avvicinandosi alla madre che stava fissando entrambi i ragazzi.

"Mamma , sono pronta a una delle altre tue sgridate , ma vado anche io con lui"

Aerith strizzò gli occhi pronta a essere sgridata come solo Elmyra sa fare , ma la donna tornò ai fornelli.

"So che non esiste modo per farti cambiare idea e ora che ho visto negli occhi questo famoso Zack ... credo che tu saresti più al sicuro con lui che in qualsiasi posto , ma ...
NON partirete prima di domani e su questo non si discute!"

Zack e Aerith si guardarono per un istante , scambiandosi un sorriso.
Cenarono tutti insieme , parlando di diverse cose.
Zack spiegava meglio a Elmyra cosa gli fosse successo , tra un pasto e un altro.
Una volta finito di mangiare , Aerith suggerì a Zack di prendere una boccata d'aria in giardino.
Prima di uscire dalla porta l'EX SOLDIER si girò verso Elymira che stava lavando i piatti e disse :
"Aerith è in gamba , sa il fatto suo , ma le prometto che la difenderò a costo della vita , non le succederà nulla , garantito!"

Elmyra si voltò verso Zack , con un espressione seria , lasciando stare per un momento i piatti.

"No , non devi sacrificarti per lei.
Fa in modo di difenderla senza rimetterci la vita.
Dovete vivere entrambi , insieme"

Nella voce di Elmyra si notò una leggera commozione.
La donna tornò a lavare i piatti , mentre i due andarono in giardino.

"Credo che mia madre parlasse di suo marito ... "

Aerith si incamminò verso una piccola stradina del giardino , mentre osservava alcuni fiori luminosi.
"Tuo padre?"

Aerith fece di no con la testa e si chinò davanti a dei fiori luminosi che le illuminarono il volto.
"Ti racconterò la storia un altra volta... va bene?"
Zack annuì e seguì di nuovo Aerith che si stava addentrando sempre di più nel giardino pieno di fiori e si voltò verso alcuni di questi.

"No , Zack è un tipo apposto!"

Il ragazzo non capì e si avvicinò ad Aerith con un espressione confusa.

"Con chi stai parlando...?"

Aerith gli fece il gesto di tacere , portandosi l'indice vicino alla bocca.
La ragazza fissò i fiori e annuì più volte , poi sorrise.
I due cominciarono a conversare.

"Stai parlando con i fiori?"
"Mi troverai più stramba del solito , immagino"
"No , assolutamente! Cosa ti hanno detto?!"
"Non mi crederesti"
"Ah ! Mi credi stupido , eh?! Mi offendo!"

Zack si mise a braccia conserte , assumendo un espressione imbronciata , ma poi rise e anche Aerith subito dopo di lui.

"In realtà i fiori non mi parlano davvero , ma è come se in qualche modo cercassero di comunicare con me.
Quando ci conoscemmo ... qualcosa cambiò e iniziai a percepire questa sensazione da parte dei fiori.
E' come se davvero volessero parlarmi , ma ... qualcosa glielo impedisce.
E' come se fossero imbavagliati , diciamo .
Io ci metto tutta me stessa per cercare di capire cosa vogliono dirmi , ma a parte la sensazione ... non riesco a sentirli.
Alcune volte penso di arrendermi con questa storia..."

Zack si avvicinò ad Aerith e le afferrò la mano , fissando anche lui i fiori luminosi.

"Non arrenderti , vedrai che la loro voce prima o poi ti arriverà.
Non è che invece questi sono fiori maleducati?!
Ehi voi! Rispondetele !"
Aerith cominciò a ridere di gusto , asciugandosi gli occhi dalle lacrime dovute alle risate.

I due ragazzi si incamminarono verso casa , ma gli occhi di Aerith caddero su un punto lontano del giardino dove c'era una figura luminosa eterea che le parlò nella mente.

Probabilmente è stato il mio sogno per tutto il tempo.
Ho sognato , ma nel concretizzarsi...
... fa male , ma deve tornare tutto nel verso giusto.

Aerith rimase immobile per un momento e Zack si preoccupò.

"Cosa c'è?"

Una lacrima scese dal volto di Aerith che si apprestò ad asciugarsi velocemente.

"Mi sono calpesta un piede , ahia..."

Zack rimase per un momento spiazzato dalla frase , poi rise.

"Altro che SOLDIER! Ti calpesti da sola i piedi e piangi pure!"

E continuarono a camminare , come se niente fosse , anche se il cuore di Aerith era in subbuglio.

SCENA EXTRA : IL PIGIAMINO

Aerith mostrò diversi pigiama al povero Zack , che dovette assistere a una sfilata di pigiama femminili e orrendi.

"Mi rifiuto!"
"Tu nel letto con quei vestiti non ci dormi , è chiaro? Puzzano!
Mia madre si arrabbierà tantissimo!"
"Non indosserò MAI nessuno di quei pigiama!"
"E allora dormirai a terra!"
"Secondo me mi stai prendendo in giro e vuoi solo umiliarmi ... tua madre non ha detto nulla"

Aerith trattenne una risata , nascondendo la bocca dietro a uno dei pigiama che stava mostrando a Zack da fargli indossare.

"Lo sapevo! Volevi umiliarmi e farti una risata sulle mie spalle! Buonanotte !"

FINE CAPITOLO 7




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