"I agazzi erano tutti nell'atrio della scuola ad aspettare che un nuovo anno scolastico iniziasse.
Tutti tranne Filippo che era intento a cercare di conquistare una di seconda, ma con scarsi risultati.
Il ragazzo tornò dagli altri con l'espressione della sconfitta dipinta sul volto.
"Ti è andata male anche adesso eh?" Yolanda si divertiva a prendere in giro il ragazzo ogni volta che quest'ultimo falliva nelle sue abbordate amorose.
Filippo la fulminò con lo sguardo e si avviò in aula in seguito al suono della campanella che annunciava l'inizio di nove mesi scolastici."Chissà cosa accadrà quest'anno?" Domando' con enfasi Benedetta.
"Per te ogni anno deve accadere qualcosa Bens. Te lo dico io cosa accadrà quest'anno, i professori ci ripeteranno sempre, ogni giorno, come una cantilena:"L'anno prossimo avrete l'esame di maturità" e sarà così fino a giugno del prossimo anno." Sentenziò Desire' sedendosi accanto all'amico.
Benedetta annui' sperando che l'amica non avesse ragione.
Non voleva che ansia per l'esame di maturità la stravolgesse già in quarta.Una donna bassa, un po' cicciotella, con i capelli corvini entrò in classe.
La classe sorrise contemporaneamente appena la vide.
La professoressa Chiara Maria Grati era l'insegnante d'italiano e con il suo viso paffutello e simpatico insieme alla sua disponibilità e simpatia aveva conquistato il cuore di tutti i suoi studenti fin dal primo anno.
"Buongiorno ragazzi, passata una bell'estate?" Chiese la donna agli alunni che le risposero tutti in coro:"Si professoressa"
Con lei in classe era sempre divertente, potevano parlare di tutto, sentirsi liberi.
La Grati non era un'insegnante che valutava i ragazzi solo con dei voti.
Ci metteva troppo cuore nel suo lavoro ed era capitato che si affezionasse a qualche alunno involontariamente, ed a volte ciò influiva molto sul giudizio scolastico, ma alla fine riusciva sempre a dividere la persona dall'alunno.All'improvviso la lezione fu interrotto da un bussare leggero alla porta.
"Avanti" disse l'insegnante.
"Buongiorno professoressa Grati"
La bidella fece il suo ingresso nell'aula seguita da un alunno alto e grosso.
"Lui è Matteo Tosari, è un nuovo alunno della classe" annunciò la bidella alla classe.
"Ah bene, ciao Matteo, io sono la professoressa Maria Chiara Greta ed insegno italiano e storia." Pronuncio' con gentilezza la professoressa.
"Si okay." Disse il ragazzo andandosi a sedere in ultima fila senza aspettare il consenso per andarsene.
La professoressa fece finta di nulla e congedò la bidella che ritorno alle sue mansioni."Ma avete visto il nuovo arrivato? Quanto è stato irrispettoso prima e soprattutto maleducato?" Commento' Barbara
"Io lo trovo un gran figo"
Desire' era rimasta colpita dal nuovo arrivato.
"Io pensavo ti piacessero tipi più raffinati" Commento' Yolanda facendo capolino tra le due spaventandole.
"Yole, smettila di apparire così dal nulla che sei peggio degli assassini che appaiono dietro le tende delle docce nei film." Disse Filippo con tono quasi di rimprovero.
La ragazza lo guardò male, lui le fece l'occhiolino e lei gli diede un pugno sulla spalla destra.
"Ahi che male" Si lamento' Filippo.
"Sta zitto che non ti ho fatto niente e sai benissimo che se volessi potrei farti male veramente."
Adesso era Yole che punzecchiava Filippo.
Fin da bambini i due erano stati i vulcani del gruppo, sempre a prendersi di mira.
All'asilo litigavano per i giochi, non facevano che bisticciare e fu così sempre.
Il loro era un legame fatto di battutine e scherzi, ma se uno dei due aveva bisogno l'altro non aspettava un secondo per correre dall'altro.
Così come tutti gli altri del gruppo."Il nuovo arrivato mi ha guardato come se avesse un conto in sospeso con me" Disse Andrea interrompendo il solito teatrino di Yolanda e Filippo.
"Scommetto che gli hai rubato le caramelle in un parco" Pronunciò Filippo facendo il gesto con la mano di quando uno ruba qualcosa.
Barbara scorse la testa dopo le parole di quest'ultimo e si sedette accanto ad Andrea.
"In che senso Andre'?"
Il ragazzo la guardò negli occhi facendola avvampare.
"Non lo so, ogni tanto mi guardava come se volesse menarmi, presente i tipi che ti aspettano fuori casa tua per pestarti pesantemente?"
Filippo, Yolanda e Desire' risero delle parole di Andrea.
"Ma non è che guardi troppi film?" Commento' Desire senza aspettare risposta e riprendendo a ridere.
Barbara guardò in malo modo i suoi tre amici che ridevano delle parole di Andrea, poi si voltò verso il ragazzo.
"Se hai bisogno di parlare di questa cosa o di altro, io ci sono"
"Grazie Benny" Disse il ragazzo.
Benedetta gli sorrise, Andrea ricambio' il sorriso facendo diventare l'amica color pomodoro.I primi giorni scolastici passarono velocemente e stava per arrivare il compleanno di Desire'.
"Che cosa le regaliamo?" Domando' Yolanda.
"Io lo so dei trucchi e dei vestiti!" Commento' Filippo prendendo un cuscino dal divano di casa di Andrea e mettendoselo dietro la testa.
"È piena di quelle cose lì!" Sentenziò Benedetta.
Il ragazzo tolse il cuscino da dietro la testa e se lo mise sulle gambe.
"Appunto, così andiamo sul sicuro e non sbagliamo"
"Il giorno del suo compleanno fanno uno spettacolo di pattinaggio artistico."Disse Andrea.
"Sei un genio Andre! Lei va matta per il pattinaggio artistico. Dobbiamo assolutamente procurarci cinque biglietti!" Commento' Yolanda in preda all'euforia prendendo il portatile.
"Ecco fatto! Ho prenotato cinque posti per il 7 ottobre" Sentenziò la ragazza alzando le braccia in alto in segno di vittoria.
"Che cosa hai fatto?" Sbraito' Filippo
"Ho preso i biglietti."
"Ma te sei matta! Io a quel coso là non ci vado." Preciso' il ragazzo.
"Smettila per favore" lo ammonì Yolanda.
Benedetta si intervenni prima che iniziasse l'ennesima diatriba tra i due:"Dai Fili, lo sappiamo che il pattinaggio artistico non è la tua più grande passione, ma è quella di Desy, e quel giorno è il suo compleanno."
"Okay, okay, ma solo perché è il compleanno di Desire, solo per lei." Si arrese Filippo.
E dopo aver deciso tutto insieme agli altri, Andrea andò ad aprire alla porta dopo aver sentito citofonare.
"Hola ragazzi, siete già tutti qua!" Pronunciò con tono sorpreso Desire' entrando in salotto.
Gli altri si erano dati appuntamento curva un'oretta prima per decidere il regalo per la loro amica in vista del suo diciassettesimo compleanno.
"Vuoi qualcosa da bere?" Le chiese Andrea.
"Si certo Andre, che gentile, hai un succo?"
"Alla pesca va benissimo?"
"Yes"
E cosi il ragazzo si diresse in cucina a prendere un bicchiere di succo alla pesca per l'amica.
In seguito fecero i compiti di matematica ed inglese.
Poi si fecero dei selfie ed ascoltarono della musica.
Si fece quasi sera e gli amici salutarono Andrea lasciandolo con la sua famiglia.Andrea era in camera sua con in mano una barchetta blu: Un regalo di suo nonno per il suo quinto compleanno.
Il ragazzo amava il mare da sempre e così anche le barche.
Con il pensiero ritorno' ad un pomeriggio in riva al mare con suo nonno.
"Vedi nipotino, il mare è qualcosa che non puoi spiegare, tu adesso hai solo sette anni e non puoi capire quello che ti sto dicendo io in questo momento, ma un giorno lo capirai."
Il bambino annuì tenendo in mano la barchetta e guardando verso il mare.
Due anni dopo il nonno se ne andò a causa di una grave malattia ed Andrea non andò al mare per tre anni.
Un giorno ci ritorno' e capi cosa volesse dire il nonno quel giorno quando stavano lì insieme.
Il ragazzo torno' alla realtà e cacciò via le lacrime dal volto.
Sapeva che il nonno era sempre con lui e sorrise, il suo cuore era pieno di cose belle ogni volta che pensava all'anziano.
All'improvviso bussarono alla porta della sua camera.
Era sua sorella Matilde:"Andre' mi aiuti con i compiti di matematica?"
Il fratello la guardò e senza replicare la segui' fino in camera sua dove si sedettero a fare i compiti insieme.
Andrea aveva due fratelli, Lorenzo più grande di tre anni e Matilde di quattro anni più piccola.
La ragazzina era molto aperta rispetto al fratello, aveva molte amiche ed amici, e frequentava un corso di ginnastica artistica ed uno di equitazione.
Era socievole, allegra e bonaria ed era sempre disponibile verso il fratello.
I due avevano un rapporto molto reciproco, si capivano con poco.
Dopo aver terminato Matilde abbracciò il fratello come segno di ringraziamento, Andrea le scompiglio i ricci capelli facendola arrabbiare, ma poi lei sorrise e le si creò sul viso la stessa fossetta che nasceva sul volto di Andrea ogni volta che anche lui sorrideva.
Cinque minuti i due erano in cucina ad apparecchiare la tavola mentre la madre cucinava.
Fuori il tempo era nuvoloso, ma guardando sorridere la sorella, Andrea pensò che il sole era in casa con lui da dodici anni."
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"Un forte legame"
General FictionYolanda, Benedetta, Desire', Andrea e Filippo. Cinque semplici nomi, direte voi. Cinque nomi che hanno anche altre migliaia di persone a questo mondo. Eppure non è solo così, sono anche cinque amici, cinque fratelli, cinque complici. Tre ragazze e d...