NEW YORK

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Dopo ben 10 ore di volo, giungemmo a destinazione. Era sera, era tardissimo. 

Ad accoglierci trovammo soltanto i tantissimi grattaceli  illuminati. Appena scesi dall'aereo, Edo mi baciò e mi disse: "Eccoci qui, siamo a New York, sto per realizzare uno tra i miei più grandi sogni: frequentare l'Accademia, ma il sogno ancora più bello che sto vivendo è quello di essere qui con te e poter cominciare a costruire, giorno dopo giorno, la nostra vita insieme".

A quelle sue parole io mi commossi, lo abbracciai e lo baciai con 'un intensità con la quale, forse, non lo avevo mai fatto da quando eravamo fidanzati.

Dato che eravamo entrambi stremati, noleggiammo un  taxi che ci avrebbe accompagnato all'hotel nel quale  avremmo pernottato quella notte.

Arrivati in camera, trovammo il letto cosparso di  petali di rose a formare un cuore.

Ci cambiammo i vestiti e ci mettemmo a letto.

Edo si alzò, prese una scatolina rivestita di velluto,  si inginocchiò davanti ai miei occhi e disse:

"Ele, so che non sono vestito perfettamente per chiederti ciò  che ti sto per chiedere, che sono un disastro vivente e che non avresti immaginato che avrei fatto questo dopo un viaggio interminabile, però... mi vuoi sposare? Ti giuro sull'amore che provo per te che non sarei mai così stupido da rovinare un qualcosa di così bello e folle"

Io, con le lacrime agli occhi, ancora incredula per ciò che era appena accaduto risposi: " Ma certo che sì amore mio perché ti amo follemente e non riuscirei più ad immaginare una vita di cui tu non sia parte integrante, un cuore di cui tu non  sia l'esatta metà.

Anche se lo sapeva, in questi due anni non ero mai riuscita a dirgli: "TI AMO"

Così, appena pronunciai quella frase, mi prese tra le sue braccia, ci spogliammo e facemmo l'amore per l'intera notte.

LO FACEMMO LI', A NEW YORK DOVE FINALMENTE ERAVAMO SOLI, PER LA SECONDA VOLTA E FU SPLENDIDO.



EDOARDO ED ELEONORA -  UNA NUOVA FAMIGLIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora