Sono sette anni che vivo a Roma, dove mi trovo ora è la mia quinta casa. Cinque stanze, tre bagni, cucina, soggiorno e due terrazzi enormi. Sembra un sogno per uno studente fuori sede, ma non credete sia tutto rose e fiori, ogni settimana abbiamo qualcosa che si rompe. Per esempio noi siamo in cinque e di sedie utilizzabili ce ne sono solo quattro, tutte le altre sono rotte e capita spesso che uno di noi è lo sfortunato di turno. La nostra fortuna è che, a differenza di altre convivenze, tra noi coinquilini si è creato un bellissimo rapporto. Sapete, di quelli dove ci si mette d'accordo per pranzare tutti insieme la domenica come una vera famiglia. La quarantena ci ha aiutato a legare ed è stata la quarantena che mi ha dato la possibilità di conoscere lui.
Fino ad una settimana prima dell'inizio del lockdown avevamo una camera vacante. Per evitare che il proprietario di casa facesse entrare l'ennesimo coinquilino con qualche problema di mente, la mia super mega coinquilina sveglia ha deciso di giocare d'anticipo. Siccome c'era questo ragazzo che lavora con lei che stava cercando casa, non c'ha pensato due volte, l'ha raccolto dalla strada e l'abbiamo accolto come un piccolo randagio. Mi era stato descritto come la persona più dolce del mondo, tant'è vero che la mia coinquilina lo chiamava cucciolo di foca.
Appena arrivato non parlava molto e passava le giornate per conto suo. Quando capitavamo nella stessa stanza facevo di tutto per rompere quel silenzio imbarazzante che di solito si crea quando conosci qualcuno di nuovo. Sapevo che era appena uscito da una situazione difficile, prima di stare in casa con noi ha convissuto con il suo ragazzo per tipo nove mesi e poi si sono lasciati. Di base sono la persona più curiosa del mondo, quindi fremevo dalla voglia di sapere cosa gli passasse per la testa. Volevo sapere a tutti i costi cosa c'era in quei silenzi rumorosi. Ci ho provato talmente tanto che iniziavo a sentirmi frustrato. Fino a quando non è stata resa tutta l'Italia zona rossa. E ad un tratto BOOM, iniziano le settimane di reclusione. In un modo o nell'altro dovevamo mantenere la nostra sanità mentale e per le prime settimane di quarantena era come se in una casa grande come la nostra, vivessimo solamente in due, io e la mia coinquilina. Gli altri tre passavano le giornate chiusi in camera e questo iniziava a pesare.
Poi ecco che mi viene l'idea del secolo! Approfittai della maratona di Harry Potter su Italia 1 per poter organizzare le serate tra coinquilini. Furono proprio quelle serate che iniziarono a farci legare di più. E ad un tratto passò un mese. In quel mese io e Lui scoprimmo di avere un sacco di cose in comune, a partire dal nostro passato senza freni tra ragazzi, alcool e discoteche, le disavventure per colpa delle app di incontri. Parlavamo di tutto quello che ci passava per la testa ed è stata la prima volta in assoluto che riuscii a parlare con un ragazzo senza alcuna paura di sentirmi giudicato. Da quel momento i silenzi rumorosi sono stati sostituiti dalle nostre risate che andavano a riempire ogni angolo della casa. Vederlo ridere mi faceva stare bene.
In sole quattro settimane avevamo già iniziato a intenderci solo con lo sguardo. Avrei potuto passare le ore a fissare i suoi occhi azzurri. E non è l'unica cosa che mi piaceva guardare. Sono sempre stato un osservatore attento, mi piacciono i dettagli. Lui faceva costantemente una smorfia con le labbra che mi faceva impazzire. Una volta aver notato l'effetto che aveva su di me, c'ho dovuto riflettere un po', perché una sensazione simile non l'avevo mai provata prima. Mi resi conto che il solo tocco della sua spalla contro la mia, mandava in estasi ogni fibra del mio corpo. Come si fa a dire a una persona con cui vivi e che si è lasciata da poco con un tipo con cui conviveva, che inizi a provare qualcosa per lui?! Tutto questo mi mandava in crisi. Ho iniziato a dormire malissimo, passavo le giornate con la paura costante di poter rovinare il rapporto che si era andato a creare. Non sapevo come avrebbe potuto prenderla, dopotutto era solo un mese che ci conoscevamo.
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Così bello che fa male
RomanceEssere gay è complicato. Vieni preso in giro, cresci con l'ansia che ti fa da zaino, vieni giudicato dovunque vai e la maggior parte delle ragazze etero ti vorrebbe come animale da compagnia. E come se non bastasse, trovare l'amore è ancora più comp...