Il giorno dopo era un lunedì,ricordo che quella mattina arrivai al lavoro in ritardo,la notte non ero riuscita a chiudere occhio. Avevamo le consegne dei libri per i ragazzini delle scuole medie.
Mentre etichettavo i volumi squillò il telefono.
Era Lizzy che dopo i vari convenevoli di rito mi disse che c'era una persona che voleva salutarmi.
Risposi che se era chi pensavo io la pregavo gentilmente di non trattare più l'argomento e declinai l'invito di parlarci al telefono.
Lei capì subito e cambiò discorso chiedendomi di vederci nel pomeriggio al solito parco che frequentavamo da ragazzine e dove c'eravamo incontrate il giorno prima.
Accettai e dopo i saluti misi giù il telefono.
Continuai a lavorare e come un tarlo nella mia mente si insinuò prepotentemente di nuovo il pensiero di Lauro.
Arrivarono le 13.30,tornai a casa.
Pranzai mi riposai un'oretta sul divano,una doccia,indossai i vestiti e uscii di casa per vedere Elisa.
Camminai fino l'ingresso del parco,davanti al bar c'erano alcuni amici,mi soffermai per due chiacchiere poi attraversai di nuovo la strada ed entrai nel giardino,mi misi a sedere sulla prima panchina libera ad aspettare la mia amica.
Passarono dieci minuti quando dietro di me sentii: "Ciao Signorina..."una voce che avrei riconosciuto tra mille,inconfondibile...Mi voltai lentamente già sapendo con certezza chi mi sarei trovata davanti.
Era proprio Lauro,lì a meno di un metro da me.
Non sapevo che dire,ero completamente impietrita.
Mi avevano teso una specie d' imboscata.
Parlò lui: "scusami se sono piombato qui,così con l'inganno...ma...dovevo vederti...!L'altra sera eri al concerto,ti ho seguita ma sei scappata via.."
"Lauro...scusami ma devo proprio andare,vedo che stai bene e sono contenta ma devo andare via adesso!"
Balbettai io.
Mi afferrò per un braccio trattenendomi e sussurrò "ti prego,non andare via..."
Chiesi che cosa volesse da me dopo tutti questi anni.
"Quello che vuoi anche tu"rispose.
F:"Cosa ne sai di quello che voglio io???io voglio essere lasciata in pace!"
L:"Non è vero sennò non saresti venuta l'altra sera e io non sarei rimasto qui invece!Ti chiedo scusa per quello che ti ho fatto e voglio che tu mi perdoni!
F:"Ti ho già perdonato Lauro..."
L:"E allora stai con me,almeno per un po'...provaci,riproviamo!Poi se non mi vorrai io andrò via senza insistere..."
F:"Non posso..."e scappai via.
Non so cosa fece lui,non mi voltai mai indietro.
Arrivata a casa con il cuore in gola stavo ancora peggio di prima.
Avrei voluto abbracciarlo,baciarlo dirgli che nulla era cambiato per me e che lo volevo con la stessa intensità di una volta...ma non lo feci e decisi che era meglio così.
Lo pensai per tutto il resto della serata poi mi addormentai e quando i miei occhi si riaprirono era già mattino.
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Chissà se mi stai pensando... II ATTO
FanfictionSequel di "Chissà se mi stai pensando...Lauro prima di Achille" Ciao a tutti,eccomi tornata a scrivere. In questo secondo racconto,continuazione del primo,racconterò la storia di Federica e Lauro dopo che lui ha raggiunto il successo. I fatti narrat...