Shoto Todoroki × Reader

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N.a. (Victoria)~

<<Quirk: poter intuire i futuri movimenti della persona sulla quale posa l'attenzione fino a cinque minuti nel futuro, se allenato può arrivare a prevedere fino a tre o quattro ore>>

Apatia.
Quella era l'emozione che più frequentemente era possibile leggere sul volto di Shoto, sempre troppo perso nei suoi pensieri riguardanti i suoi obiettivi o il disprezzo verso suo padre, oppure era sulla stessa scala di facilità vedere il volto corruciato e concentrato durante prove che affrontava.
Eppure vi era qualcuna che riusciva a smuovere qualcosa in lui, qualcosa che non fosse odio o altro di negativo.
Ebbene sì, quella ragazza ero io.
Non riuscivo bene a spiegarmi il perché fossi proprio io la prescelta che riusciva a metterlo completamente a suo agio e perchè fossi io la persona che lo calmava più di tutti. Fatto sta che non avrei mai pensato di essere importante per Shoto.

Era notte fonda, forse le tre o le quattro del mattino e stavo dormendo profondamente nella strana tranquillità di casa alla quale non ero minimamente abituata, ma improvvisamente il telefono prese a squillare.
Aprii gli occhi a fatica, imprecando interiormente per aver lasciato la vibrazione. Allungai la mano fino al comodino, prendendo l'apparecchio e girandolo per controllare chi fosse il mittente.
Dopo qualche secondo che impiegai ad abituare gli occhi alla nuova fonte di luce, riuscii a riconoscere il nome di Shoto sullo schermo.
Trascinai il pulsante verde, accettando la chiamata.

"(Nome), hey" disse il ragazzo quasi in imbarazzo.
"Hey Todoroki-kun" risposi con uno sbadiglio. "Tutto okay?"
"Mhh sì. Ti ho disturbata?"
"No, no tranquillo.  Hai bisogno di qualcosa?" risposi per cortesia, anche se la voglia di metter giù e continuare a dormire era tanta. Poi mi ricordai che Shoto Todoroki mi aveva chiamata e pensandoci bene sarebbe stato da totale idiota riattaccare.
"Volevo chiederti se ti va di andare a fare una passeggiata"
"Alle quattro del mattino?" chiesi quasi incredula ma con un mezzo sorriso sulle labbra.
"Ti spiace?"
"No, nessun problema. Dove ci incontriamo?"
"Ti vengo a prendere io, sarò lì tra una decina di minuti"
"D'accordo, ma mandami un messaggio, i miei genitori mi ammazzerebbero se ci sentissero" ridacchiai piano alzandomi dal letto.
"Va bene, nessun problema. A dopo"
"A dopo" risposi per poi attaccare.

Mi ci volle qualche secondo per comprendere appieno la situazione. Insomma, una passeggiata alle quattro del mattino non era nei miei piani dato che ero andata a dormire alle due e mezza dopo aver finito una stagione di un anime, ma improvvisamente mi sentivo viva e piena di energia come se avessi dormito per ore e ore.
Constatai con orrore di aver lasciato la porta della mia camera aperta, così ne approfittai per chiuderla e accesi la torcia del telefono per evitare di fare troppa luce, altrimenti avrei svegliato tutti.
Mi fermai davanti all'armadio per cercare qualcosa di decente, così scelsi un top (colore preferito) e dei semplici jeans neri.
Scappai nel bagno che condividevo con le mie sorelle e mi pettinai velocemente, lavandomi successivamente i denti e il volto. Applicai solo del mascara, dato che ero convinta di esser così pigra dal non voler nemmeno struccarmi una volta che sarei tornata a casa, così mi limitai a quello e ad un gloss trasparente.
Finii il tutto con (scarpe preferite) e subito dopo mi arrivò il suo messaggio.

Todopucci💭:

Sono sotto casa tua

(Nome):

Scendo subito :)

Presi un gran respiro come incoraggiamento e scesi le scale cercando di fare il minimo rumore, aprii piano la porta di casa e me la richiusi alle spalle.
Davanti a me, in tutta la sua bellezza, vi era Shoto. Anche se vestito con una semplice t-shirt bianca e dei pantaloni neri ed illuminato a mal la pena da un lampione, dovevo ammettere che faceva la sua sporca figura.

"Hey" dissi piano con un sorriso abbracciandolo.
"Hey (nome), uhm" guardò lievemente in basso "se per te è un disturbo sul serio, torna dentro"
"Todoroki-kun, ti ho già detto che non è un problema" gli dissi con un sorriso, ma lui rispose con un semplice 'mh'.

Cominciammo a camminare fino a che non arrivammo in un posto abbastanza sperduto, una strada a senso unico con un paio di parchi attorno, ovviamente vuoti a causa dell'ora tarda.
Il silenzio non era per nulla opprimente, stavamo entrambi contemplando il paesaggio, rassicurati dalla presenza dell'altro. Però, lui scelse comunque di interromperlo con una richiesta.
"Ci sediamo lì?" chiese indicando un punto di prato non molto lontano da noi. Risposi annuendo, incamminandomi dietro di lui per poi stendermi.
"Ahh" feci dopo essermi sdraiata e aver allargato le braccia ad angelo.
Lui semplicemente si sdraiò accanto a me senza commentare, così lo guardai.
"Silenzioso stasera?"
"Non voglio disturbare la tranquillità" rispose facendo spallucce.
Mi girai col busto verso di lui così da poterlo guardare e lui fece lo stesso poco dopo.
"Beh, ci sarà tempo per la tranquillità. Come vanno le cose nella tua classe?" chiesi semplicemente.
"Sempre al centro dell'attenzione dopo l'attacco alla USJ, inoltre il festival sportivo non è stato d'aiuto, ora siamo ancora di più sulla bocca di tutti" commentò fissandomi dritta negli occhi con i suoi occhi eterocromati, in perfetto contrasto coi miei (colore occhi). "Nella B, invece?"
"È tutto troppo noiosoooo" mi lamentai tornando sdraiata, appoggiandomi successivamente il braccio sopra agli occhi. "Neito borbotta tutto il giorno qualcosa di incomprensibile su voi della A, mentre Tetsutetsu continua a decantare Kirishima e il suo quirk. Onestamente, secondo me lo fa solo perché è simile al suo. Se volete ve li regalo"
"Grazie, ma no" ridacchiò lievemente il ragazzo.
Mi beai della sua risata, anche se era stata estremamente bassa e breve, poi sospirai.
"Sono questi i momenti che vorrei durassero per sempre"
"Uh?" domandò lui puntando il suo sguardo su di me.
Tolsi il braccio dal volto e riaprii gli occhi, sedendomi poi e appoggiandomi all'albero poco dietro di noi.
"È tutto sereno, nessun rumore di troppo... noi..."

Mi concentrai su di lui attivando il mio quirk, concentrandomi solo nelle sue prossime azioni da qui a un minuto. Quando... vidi.
Non aspettai la sua prima mossa, mi lanciai in quell'azione sconsiderata e lo baciai per prima, venendo ricambiata. Sorridemmo entrambi.

Eh già, ero proprio io la ragazza che riusciva a rimuovere la sua maschera apatica.

𝑴𝒚 𝑯𝒆𝒓𝒐 𝑨𝒄𝒂𝒅𝒆𝒎𝒊𝒂 ➪ OɴᴇSʜᴏᴛDove le storie prendono vita. Scoprilo ora