~ ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 1 ~

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<<È ora di tornare a casa>> disse Namjoon a Jimin, bussando alla porta della sala prove.
Quest'ultimo si stava allenando da ore, senza sosta.
Era stanco e affamato.

<<Namjoon hyung, ci fermiamo al supermercato per comprare la cena?>> chiese a Nam mentre lasciavano l'edificio.
<<Non ho molta fame, ma va bene>> risposte un po' annoiato. Erano le undici di sera e voleva solo tornare a casa per riposare.
Stava preparando il loro nuovo album e passava la maggior parte della giornata nel suo studio, con le cuffie alle orecchie e il suo prezioso quaderno, sul quale scarabocchiava frasi qua e là, che come sempre, avrebbero dato vita ai suoi magnifici capolavori.

Tornato a casa Jimin, posò in cucina il ramen che aveva comprato e si diresse in camera sua. Divideva la camera con Taehyung.
"Chissà se sta già dormendo" pensò.
Jimin adorava guardare Taehyung mente dormiva, lo considerava estremamente tenero. Aveva uno sguardo dolce, ai suoi occhi, come quello di un bambino che ritrovava la serenità solo dormendo. Ma amava di più coccolarlo, di nascosto, quando Tae non poteva accorgersene perché dormiva.

Erano migliori amici e si conoscevano da anni ormao, quindi era normale per loro essere affettuosi l'uno con l'altro. Ma Jimin era così timido ed insicuro che non poteva fare a meno di limitarsi nei suoi confronti. Per questo, durante la notte, mentre Tae dormiva profondamente, Jimin sgattaiolava nel suo letto. Quei dieci minuti, passati ad accarezzarlo, a fissare i lineamenti marcati del suo viso, a sentire il calore del suo corpo così vicino, gli donavano così tanta serenità che neanche lui riusciva a capire la natura di quel sentimento. Lo cercava ogni notte, perché senza si sentiva perso, ma anche dopo mesi, non riusciva a capire perché quel momento lo facesse stare così bene.

Entrato in camera vide Taehyung a letto. Era girato su di un fianco e aveva le gambe leggermente accavallate, i capelli arruffati e il viso molto stanco.

<<Povero TaeTae, le prove per il drama ti stanno davvero distruggendo>> sussurrò, mentre si avvicinava a lui per guardalo più da vicino.
Gli accarezzò i capelli abbozzando un dolce sorriso e si diresse subito in bagno per lavarsi.
Si fece una doccia rapida perché aveva fame e il ramen lo stava aspettando in cucina.
Dopo aver cenato ritornò in camera, si poggiò sul letto ed iniziò a fissare il soffitto. Era presto e aveva paura che Taehyung potesse svegliarsi. Di solito si intrufolava nel suo letto a notte inoltrata, quando sapeva che niente avrebbe separato Tae da
Morfeo, neanche le sue costanti carezze. Ma quella sera era troppo stanco e non sapeva fino a quanto avrebbe retto prima di crollare.
Decise quindi di alzarsi e camminando lentamente, percorse quel metro che separava il suo letto da quello di Taehyung.
Vi si poggiò sopra delicamente, facendo attenzione a non svegliarlo.
Si mise sul fianco destro, con il gomito poggiato sul cuscino e la mano che gli reggeva la testa. Con la mano sinistra iniziò ad accarezzare i capelli castani dell'amico, che aveva tinto da poco a causa del drama in cui recitava, prima era biondo e Jimin lo preferiva biondo. Quel colore chiaro che contornava il suo viso color caramello e i suoi occhi castani, gli donava davvero sembianze angeliche.

<<Vorrei poterti aiutare. So che sei stressato perché oltre agli allenamenti, devi anche impegnarti ogni giorno sul set di Hwarang. E mi sento davvero inutile. Se solo capissi che sei bravo già così e non hai bisogno di sforzarti ulteriormente... >> gli sussurrò accarezzandogli la guancia, con un leggero broncio sul viso.
Si sentiva davvero inutile. Il suo migliore amico non solo passava ore a ballare in sala prove e a registrare nello studio, ma durante le pause non faceva altro che allenarsi con la recitazione. <<Devo essere impeccabile>> diceva sempre quando gli altri 6 gli consigliavano di riposarsi. <<Non posso fare brutta figura con i miei Hyung, sono tutti bravissimi e io non posso essere da meno>> continuava a ripetere con il sorriso stampato sul volto, sorriso dal quale però traspariva anche tanta tristezza che Jimin riusciva a percepire.
Conosceva Taehyung abbastanza bene da poter affermare che prima o poi sarebbe crollato. Il suo Tae voleva sempre dare il meglio di sé, che si trattasse del canto o della recitazione. Si impegnava in qualsiasi cosa facesse fino allo stremo, perché il suo motto era <<Io sono Kim Taehyung e devo fare tutto nel modo migliore, devo sempre migliorarmi >>.
Nonostante Jimin amasse questo lato del suo carattere, era seriamente preoccupato e riusciva a teanquillizzasi solo quando lo vedeva dormire. La stanchezza sul suo volto era sempre percepibile, ma almeno stava riposando ed era più rilassato.
"Anche se per come sei fatto sono sicuro che starai ripetendo le tue parti anche nel sonno" pensò abbozzando un sorriso.

C'era una cosa che però Jimin non sapeva, di cui era totalmente all'oscuro.
Ogni notte quando si metteva accanto a Taehyung e cercava di confortarlo con parole dolci, quest'ultimo era sveglio. Fingeva di dormire perché sapeva che Jimin si sarebbe imbarazzato se avesse saputo che lui era cosciente e temeva anche che non lo avrebbe più fatto.
Anche per Taehyung quel momento con Jimin era speciale, era il "loro momento" da mesi ormai, e ogni sera quando Jimin rientrava a casa dopo di lui, fingeva di dormire, solo per poterlo sentire vicino in quei minuti che sembravano eterni.
"Stai facendo più di quanto pensi, non sei inutile Jimin" rispose Taehyung in mente. "Mi dai più forza di quanto pensi. Già il fatto che tu creda in me mi conforta".
Taehyung si lasciò coccolare per poi cadere in un sonno profondo, mentre con il sorriso sulle labbra, sentiva ancora le mani di jimin che gli accarezzavano la guancia.

<<È ora di tornare a letto>> disse a Taehyung, per poi stampargli un rapido bacio sulla guancia.
"Mi sento così stupido a parlare da solo" pensò ridendo e passandosi la mano tra i capelli un po' imbarazzato.

Mentre si stava alzando dal letto vide lo schermo del cellulare dell'amico illuminarsi. Incuriosito lo prese e lesse l'ultimo messaggio, era da parte di Minho, un idol che faceva parte del cast di Hwarang.
"Oggi sei stato bravissimo, devi essere più sicuro di te. Domani come premio ti porto una porzione di mandu visto che ti piacciono tanto. Buona notte piccolo Tae."

Lasciò cadere rapidamente il cellulare sul comodino, senza neanche preoccuparsi di poter svegliare l'amico. Si catapultò a letto, con la faccia contro il cuscino e senza neanche rendersene conto, iniziò a piangere.
Non capiva neanche lui perché stesse piangendo, provava solo un enorme vuoto allo stomaco.
Lui era la persona che si prendeva cura di Taehyung da anni, che conosceva i suoi gusti, che lo coccolava quando era triste e lo esaltava quando faceva qualcosa di bello. Era il suo migliore amico e non aveva mai visto nessun altro comportarsi con lui nel suo stesso modo, perché mai Taehyung aveva mostrato le sue debolezze o i suoi dubbi a qualcun altro che non fosse lui.
Quindi perché Tae aveva confidato a Minho di essere insicuro sulla recitazione? Che rapporto avevano instaurato in un paio di mesi?
E perché Taehyung non gliene aveva mai parlato visto che gli diceva tutto?
Si sentiva anche stupido perché pensava determinante cose, ma era più forte di lui.
Il suo migliore amico non solo aveva omesso alcune cose sulla sua relazione con Minho, definendolo un conoscente, ma si era confidato con qualcuno che non era lui e questa cosa gli stava spezzando lentamente il cuore.

Jimin si addormentò con le lacrime agli occhi e con il cuore in mille pezzi.

NOTE
Ho scritto questo capitolo molto di getto e non ho ricontrollato perché avevo troppa voglia di pubblicarlo per iniziare la storia. Mi scuso quindi per eventuali errori.
Spero che vi piaccia, cosa ne pensate di questo Jimin dolce ma allo stesso tempo geloso? :)
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