ladies and gentlemen, lo smut. perdonate l'orrore.
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SCENA 1 - STAZIONE
"Louis, mi hai fatto alzare alle 5 stamattina e ora vuoi saltare la fermata di King's Cross? Ti ammazzo non rende l'idea."
"Ho paura, Liam. Lasciami stare."
Liam fissa Louis con uno sguardo a dir poco assassino. "Mi sono messo la camicia blu e i pantaloni che mi fanno un pacco grosso come una casa, e tu non vuoi scendere?"
"E se a Harry non piaccio?"
"Ti ha dato lui il suo numero!" urla Liam, facendo girare tutte le persone nello scompartimento. "Scendi, muoviti. Cagasotto."
Molto contro e poco voglia, Louis sospira. Avrà diritto di sentirsi spaventato, no? Forse no. Non dopo aver mandato foto di peni in giro ed essersi fidanzato a distanza. Riesce quasi a sentire la voce dei suoi che lo rimproverano in testa.
Quando mette piede sulla piattaforma, sta respirando a fatica. La sua mente è una continua cantilena di HarryHarryHarry e non la vuole piantare. Forse sarebbe meglio tornare indietro, risalire sul treno aggrappandosi ad uno sportello e farsi trascinare via dalla prima galleria. Forse dovrebbe-
"Louis!"
"Ohmerdamerdamerda."
E' che Harry è proprio lì davanti a lui, con i ricci scompigliati dal vento, la camicia nera semitrasparente aperta sul petto, lo smalto rosso sulle unghie, le dita piene di anelli, le fossette sulle guance, gli occhi del colore del mare vicino a riva. Ma che cazzo, Oscar Wilde spostati proprio.
"Oh, mio Dio. Io ti amo."
Harry spalanca la bocca, preso alla sprovvista. Louis riesce a vedere le sue guance che si colorano di rosso, mentre la gente dietro di lui spinge per potersene tornare finalmente a casa. Come è fortunato Louis, che a casa ci è già.
"Ti amo anche io, Lou. Vieni qui."
"Porca miseria, sei perfetto", dice Louis, avvicinandosi di colpo e buttandogli le braccia al collo.
Harry lo stringe in un secondo, mettendogli le braccia intorno alla vita e inspirando il suo profumo. Rimangono così, stretti come fossero una persona sola, per un tempo infinito. Non c'è niente al mondo che importi in questo momento, nemmeno Liam che sta facendo finta di niente e fischietta come un vecchietto al banco del mercato.
"Harry", dice Louis, allontanandosi di un millesimo, "se non mi baci in questo istante inizio ad urlare."
"Ah, sei piccolo ma così prepotente." E prima che Louis abbia tempo di tirargli un calcio nelle palle o di fargli una pernacchia, finalmente, dopo un anno, Harry posa le labbra sulle sue.
Louis si scioglie contro di lui, ricambiando il bacio e gemendo piano. Modella le sue labbra a quelle carnose e rosse di Harry, infilando la lingua nella sua bocca e stringendo i suoi capelli tra le mani. Harry ha un sapore incredibile, quasi come...
Louis si stacca di colpo. "Hai mangiato i cupcakes senza di me."
Harry abbassa lo sguardo a terra. "Ops?"
"Hmm. Hi. Torna a baciarmi ora, grazie."
Harry non se lo fa ripetere due volte, afferrando Louis per i fianchi e baciandolo di nuovo. E Louis, beh, i cupcakes sono buoni, ok? Quindi nessuno può biasimarlo, se lascia dei morsi ovunque sulle labbra di Harry, finché non sono entrambi ansimanti e con la bocca formicolante.
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Fanfictionlouisinomonellino: ciao, sai di avere un nome da sito porno? hazzyXXX: cosa? no, sono i bacini che metto ai miei amici [storia a conv, minuscoli intenzionali, un sacco di parolacce blablabla] pubblicata nel 2020