Cara amica,
inizio così perché sono sempre stata una persona piuttosto tradizionale, e ti definisco "amica" perché ho imparato che amici lo si può diventare in poche settimane e si può smettere di esserlo in pochi istanti.
Non ho bisogno di un computer per dirti tutto questo, ma le parole sono sempre state il mio canale preferenziale, scorrono e non mentono così come non lo faccio io quando siamo tutte e tre insieme; ma vorrei che queste frasi rimangano.
Ci siamo incontrate in un momento in cui ero spezzata e fingevo di essere intera, minuscole parti di me che avevo lasciato lungo la strada e probabilmente alcune di queste nemmeno le ho ritrovate ancora.
Non so cosa mi abbia spinto a cambiare strada ed arrivare in quel bagno quel pomeriggio, non so cosa mi abbia convinto ad intromettermi nella conversazione di due perfette sconosciute, ma sono consapevole al cento per cento di esserne felice.
I primi tempi non capivo come tu potessi aprirti tanto con me: parlavi, gesticolavi, ridevi, piangevi davanti ad una persona che conoscevi appena ed io ne ero sconvolta.
Perché ci metto una vita ad aprirmi, perché a volte non mi fido nemmeno di me stessa, perché l'ultima delusione che ho ricevuto è stata così scottante che ancora oggi a volte mi sembra di non riuscire a respirare.
Mi avete dato fiducia e mi avete protetto da una solitudine che mi spaventava ma che al tempo stesso mi faceva sentire al sicuro.
Io non sono brava con le persone, spesso non dico la cosa giusta, non faccio la cosa che ci si aspetta, sono pronta a giudicare se mi viene richiesto, ho difficoltà a confidarmi ed abbracciare qualcuno.
Tu, invece, mi hai saputo prendere con dolcezza, una dolcezza alla quale io non sono abituata, perché con il tempo anche gli altri si sono abituati a considerarmi forte come io stessa tendo a mostrarmi.
Non so cosa sarebbe accaduto se ci fossimo conosciute prima, forse non sarebbe nato lo stesso legame che abbiamo adesso, forse la mia attenzione sarebbe rimasta puntata su qualcun altro che prima mi sembrava indispensabile e che adesso sto imparando a lasciare andare.
Volevo semplicemente ringraziarti, perché non sono brava in tante cose, ma le persone le so capire abbastanza bene, e tu mi sembri una ragazza che ha bisogno di vedere quanto conta nella vita di chi la circonda, perché a volte ci danno per scontate, perché a volte non valiamo nemmeno per noi stesse.
Quindi per le colazioni e le risate.
Per le chiacchierate e tutte le volte che mi fai impazzire.
Per i bacini sulla fronte e per l'affetto.
Per i pranzi e tutti i messaggi di questi mesi.
Per avermi considerata un'amica quando non lo ero nemmeno per me stessa.
Grazie.
Buon compleanno.
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Hey Sugar!
Short StoryVale questa è per te! Solo questo, sono sicura che tu capirai. Auguri!