La sveglia suonò come sempre alle 6:00 del mattino.
La scuola iniziava alle 8:00 ma la corvina dagli occhi blu come il mare si svegliava sempre prima per uscire di casa senza farsi vedere dal fratellastro.
(Tsu)yuri Namuraka viveva con il fratellastro da quando i suoi genitori erano morti in un'incidente sul lavoro,il fratellastro James,la picchiava per tutto.
Lei era sempre ricoperta di lividi e ferite che quando andava a scuola doveva coprire con cerotti e trucco.
La ragazza non sorrideva da quando i suoi genitori erano morti,non ricordava come ci si sentisse ad essere amati e compresi.
Tutti a scuola la adocchiavano per come si comportava e per il fatto che avesse tutti quei cerotti sul corpo.
Al suono della sveglia la ragazza sbuffò e si alzo dal letto tenendosi il fianco.
La sera prima il fratello le aveva dato un pugno sul fianco perché aveva lasciato una felpa in salotto.
La ragazza andò in bagno e vide che sulla faccia aveva un'enorme livido.
Era troppo grande per coprirlo con il fondotinta quindi prese un cerotto.
Si mise la divisa della scuola,prese lo zaino e uscì di casa senza fare rumore.
Mentre camminava vide davanti a sé alcuni ragazzi.
Uno altissimo dagli occhi verdi sull'azzurro e i capelli color argento che stava parlando peggio di un logorroico.
Un ragazzo basso dai capelli castani dalle punte bionde che se ne stava un pò in disparte giocando con una nintendo switch.
Ed infine un ragazzo abbastanza alto con i capelli neri disordinati e una risata particolare.
La ragazza riconobbe il ragazzo dai capelli neri e quello con le punte bionde.
Erano Kuroo Tetsurou e Kenma Kozume che frequentavano la tua stessa classe.
Non riconobbe il terzo ragazzo ma immaginò fosse uno del primo anno.
Camminò più veloce e li superò.
Kuroo la notò è non poté far a meno di chiamarla.
"HEY YURI-CHAN!"esclamò correndo verso di lei.
La ragazzo si girò ritrovandosi quei 187 cm di persona davanti.
Senza alcun espressione o emozione disse.
"Cosa c'è Kuroo-san?"
Il ragazzo la guardò con uno sguardo misto fra preoccupazione e tristezza,poi disse.
"Oggi noi della squadra di pallavolo andiamo per un ritiro di tre giorni a tokyo,vuoi venire con noi?"
La ragazza lo guardò
"Ma io non c'entro niente con il club di pallavolo"disse.
"Dai,non puoi dire di no"disse il ragazzo.
La ragazza pensò che per tre giorni non avrebbe visto il suo cosiddetto "fratello"quindi accettò per poi tornare a camminare verso la scuola.
"Kuroo,per caso ti sei innamorata di quella strana ragazza?"chiese il ragazzo dai capelli argentati.
Kenma gli tirò un calcio sulla schiena.
"Lev non è carino chiamare una persona che non conosci,strana"disse senza distogliere lo sguardo dalla sua console.
Kuroo arrossì alla domanda di Lev.
"No Lev non mi sono innamorato di lei,se ne sta sempre da sola volevo farle compagnia"disse.
Poi i tre si diressero verso la scuola.
La giornata a scuola per yuri passo normalmente.
Tornò a casa tranquilla sapendo che suo fratello non c'era perché era sempre con qualche puttanella di strada.
Prese alcuni vestiti per i tre giorni e andò verso l'indirizzo che le aveva dato kuroo durante l'intervallo a scuola.
Quei tre giorni con il club di pallavolo della sua scuola e altri di altre scuole passarono in modo monotono.
L'ultima sera i ragazzi del club di pallavolo e la corvina erano tutti nella stanza in cui dormivano.
I ragazzi raccontavano cose sulle loro vite e sulla partita di quel pomeriggio,mentre la ragazza se ne stava in disparte a guardare fuori dalla finestra.
Poi tutti i ragazzi si alzarono per andare nella cucina di quel complesso per andare a mangiare qualcosa.
"Yuri-chan,tu non vieni?"chiese kuroo.
La ragazzo lo guardò e scosse la testa,poi tornò a guardare fuori dalla finestra.
Il ragazzo dai capelli disordinati la guardò,poi uscì dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle.
Quando tutti furono usciti gli occhi blu della ragazza iniziarono a riempirsi di lacrime e iniziò a piangere.
"P-perché a me?C-cosa ho fatto di male?"singhiozzò.
Kuroo,che era rimasto fuori dalla porta,entrò e con un passo felpato si sedette davanti davanti alla ragazza.
Lei alzò lo sguardo per asciugarsi le lacrime quando si ritrovò gli occhi scuri di kuroo che la osservavano.
"Cos'hai fatto sulla guancia?"chiese kuroo.
"Niente"rispose lei.
"Yuri,hai un cerotto enorme che ti copre metà della faccia e stai piangendo,non puoi dirmi niente"disse kuroo guardandola seriamente.
La ragazza tirò su con il naso.
"Il mio fratellastro mi picchia costantemente ogni giorno per il nulla"disse rannicchiandosi su se stessa
"Non ce la faccio più"singhiozzò.
"Io voglio solo essere amata,protetta compresa"disse.
Kuroo alzò la mano per farle una carezza.
La ragazza istintivamente chiuse gli occhi pronta ad uno schiaffo.
Aveva dei traumi.
Quando però si accorse che Kuroo le stava solo accarezzando la guancia,poggiò sulla grande mano del ragazzo la sua che in confronto era un chicco di riso.
Quella carezza le trasmetteva un calore che non sentiva da tempo.
Le lacrime ricominciarono a scorrere sul suo viso mentre stringeva la mano di Kuroo.
Il ragazzo le prese la mano,l'avvicinò a se e l'abbracciò.
Non strinse troppo l'abbraccio perché aveva paura che se l'avesse fatto lei si sarebbe sbriciolata per quanto era fragile.
"Ci penserò io ad amarti,proteggerti e comprendenti"sussurrò all'orecchio della ragazza.
Lei,che non veniva abbracciata da anni,strinse il ragazzo avvicinandolo di più a se mentre piangeva.
Però li stava bene.
Quell'abbraccio era come una specie di fuoco che le riscaldava tutto il corpo.
Si,li stava bene.