Cesare, sei qui?

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Nicolas sta scendendo dalla macchina.

Si è catapultato in studio dopo aver ricevuto quel messaggio, sfrecciando con la macchina tra le strade di Bologna...
Lungo la strada, piuttosto stretta, che dal colle dove abita lo riporta verso la tangenziale, ha letteralmente tolto i piedi dai pedali, incurante del pericolo a cui sarebbe andato incontro se avesse incrociato un'altro veicolo procedere nell'altro senso, o una macchina davanti a sè appena dopo una curva...

Voleva solo prendere quella maledetta tangenziale e sfrecciare direzione sud verso lo studio.

Erano ore che aspettava quel messaggio, dopo un silenzio estenuante durato davvero troppo per i suoi gusti.
Ultimamente fa fatica a sopportare anche dei segreti tenuti nascosti a fin di bene, fossero anche per delle sorprese...

Non riesce a sopportare in generale lo stare "in sospeso", gli dà fastidio ormai il non essere a conoscenza delle cose nella loro totalità.

Eppure solo qualche giorno fa la pensava diversamente... La piacevole sorpresa di Cesare non lo aveva affatto innervosito, anzi...
Appena scesi dalla macchina, una volta arrivati a destinazione, gli era saltato addosso iniziando a riempirgli il collo, e poi la bocca, di baci, e costringendo il più grande ad afferrarlo immediatamente e trattenerlo dalle gambe, che lo avvolgevano come se fosse l'ultima persona rimasta sulla faccia della terra.

Quella specie di velo di incomprensione, non meglio definita da nessuno dei due, sembra essersi affievolito e dissolto, complice anche un inverno che in questi ultimi due giorni sta bussando alle porte di questa fine 2019 con un vento freddo che ha raggiunto anche Bologna, e che invoglia solo ad aggrapparsi al caldo che si ha dentro.
E Nicolas e Cesare riescono a trovare calore nei loro reciproci cuori, solo lì, mai altrove...

Infila la chiave nella serratura, spiando già attraverso la vetrata riflettente, cercando di scorgere altro, oltre la luce di una sola fila accesa dei neon...
Non c'è traccia di nessuno.

Varca la soglia dell'ingresso e si guarda intorno quasi spaesato, o spaventato...
Quel luogo, di sera e da soli, illuminato solo in parte, è piuttosto inquietante.
Soprattutto se non si trova ciò che ci si aspettava: Nic non sembra averlo trovato.

Avanza di qualche passo non allontanandosi troppo dall'ingresso, non riesce a vedere la parte sinistra dello studio, quella con il set e i divani, forse non vuole...

Guardandosi in modo incerto attorno, prende coraggio e fa uscire tre parole dalla bocca, con un tono deciso ma tremolante...

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-E poi me lo sono ritrovato rotto, e ho deciso che quello era il segno che aspettavo... Ho aspettato il momento giusto e non l'ho pagata troppo, e ora non tornerei mai indietro!-

-Beh fai l'amore più con lei che con me!-

-Ma qui ti sbagli... Perchè io con lei faccio SE-SSO. Tutta un'altra storia...-

-Oh cos'è sto spirito bollente Nicolino...? Mi stai mettendo in secondo piano?-

-Ma... Assolutamente si! Lei non si supera...-

-Beh se vuoi mi attacco un adesivo sulla fronte con scritto "Fujifilm"...-

-Non basta, se non sei una XT-1 non sei nessuno...-

-Quindi io per te così come sono, non sono nessuno?-

I due ragazzi sono seduti sul muretto del piazzale Garibaldi: la poca luce bianca che arriva dai lampioni a led, atti ad illuminare il monumento che domina la piazza al centro, si riflette solo un lato dei loro volti.
Si sono messi l'uno di fronte l'altro, a cavalcioni sul muretto con una gamba fuori ed una dentro di esso...

Anche Stasera || Cesolas || OS - One ShotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora