venti

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Bussai alla porta. 

Aspettai qualche secondo.

Si aprì.

-Jisung- 

-Chenle- sussurrai guardandolo.

-mi hai aspettato?- lui sorrise, poi una lacrima gli rigò il viso. Mi avvicinai e gliela asciugai, non curante di quelle che stavano scendendo a me.

-ti amo- presi il suo volto con le mani.

-ti amo, Jisung- si sporse verso di me e finalmente ci abbracciamo.

Fra le sue braccia mi sentì in paradiso.

𝙋𝙧𝙚𝙩𝙚𝙣𝙙 𝙩𝙤 𝙗𝙚 // 𝘾𝙝𝙚𝙣𝙨𝙪𝙣𝙜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora