||Rain eyes.||

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Nevica.

Fuori tutto è bianco.

Bianco come il latte.

Bianco come le nuvole.

Bianco come un foglio vuoto, pulito.

Bianco come niente.

Perché bianco è niente.

Ed io mi sento bianco.

Si mi sento proprio bianco.

Vuoto, inanimato, sento che la vita intorno a me scorre velocemente ed ha un suo senso, ed io non riesco a coglierlo, e non credo m'interessi. Sento il cuore martellare dal dolore, ma è un dolore non fastidioso, persistente, ma non fastidioso, quasi fosse qualcosa a cui sei talmente abituato che ci convivi senza renderti conto che è ancora lì, ti scruta, ti aspetta, ti cerca, ti trova, e quando ti accorgi che c'è ancora, ti fa male, sì fa molto male. E' quasi come un cancro, a volte non ti accorgi neanche che c'è ma sei consapevole che, pian piano, ti sta divorando dentro.

Sento l'aria fredda di Dicembre arrivarmi in viso e non fa lo stesso effetto di una carezza, magari di una carezza di una madre o della persona che ami, magari una sua carezza.

Ho sempre amato vedere i fiocchi di neve di fine Dicembre adagiarsi lentamente sul suolo, è strana da descrivere ma l'emozione che provo è calda e fredda allo stesso tempo. Dio sembra una sensazione così confortante, sembra, sembra perché tutto ciò che noi consideriamo essere non dura, tutto muore, tutto si rompe, tutto si spezza, tutto finisce; ed 'è' è sinonimo di esistere, di esistere per sempre, e di durare, ecco perché tutto ciò che è, lo è sono all'apparenza: come l'amore.

L'amore è apparenza.

L'amore non dura, persiste, ma non dura.

Ammirare il paesaggio quasi diviso in due,l'aria grigio-biancastra pre-tramonto, così mite, così confortevole ma allo stesso tempo così fredda, (che strana concezione dell'inverno, l'inverno è freddo, l'inverno è scientificamente freddo, ma forse pochi sanno che è emotivamente caldo, almeno per me è così, perchè il freddo mi riscalda l'anima di malinconia, e la malinconia è una sensazione calda, bollente e dolorosa) che trova compagnia con l'animata città sottostante, tutta colorata e decorata per l'imminente Natale, quanto vorrei sentirmi anche io così, quanto vorrei sentirmi anche io animato, ma no, io sono bianco.

Mi piacerebbe essere trasparente, tutto ciò che è trasparente 'traspare' il colore vicino, o il colore che lo contiene, io potrei trasparire le emozioni e i sentimenti di chi mi è accanto, facendole mie, invece no, perché io sono bianco, mi sento bianco, mi sento niente.

Vorrei tanto sentirmi come quel bambino laggiù, che corre vicino a Babbo Natale non curando la sfuriata che i suoi genitori stanno mettendo in scena in strada, quanto vorrei anche io ignorare il dolore, o non curarlo, cercare qualcosa che non mi faccia pensare che la mia esistenza è di seconda mano, qualcosa o qualcuno.

Ma io quel qualcuno ce lo avevo.

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15/12/2014

Consegnato alle 17.34

Ehy Luke...

Lukey..

Spero tu stia bene.

Qui l'aria è fredda, ma non quel freddo tenue, quello che tu ami tanto; questo è un freddo cupo.

Sarà perché tu rendi tutto più tenue, più delicato.

Ed io mi sento così cupo.

-Sempre tuo Michael

17/12/2014

||Rain eyes.|| -MukeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora