Hḗbē

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“Quant'è bella giovinezza,
Che si fugge tuttavia!
Chi vuol esser lieto, sia:
Del doman non v'è certezza.”
- cit. Lorenzo il Magnifico

Del domani non vi è certezza, ecco cosa Lorenzo il Magnifico stava cercando di spiegarci.
Eh già ragazzi, purtroppo del domani non vi è certezza.
Aveva pienamente ragione, ma comunque noi, io, continuiamo a rimandare la maggior parte delle cose al domani, ma perché?
Quanti amori rimandati e mai più visti, quante volte diciamo "non mi va, domani si pensa".
Sarà che siamo tutti pigri, ma ragazzi del domani non vi è certezza e lasciate stare la stanchezza, la paura di fare qualcosa o peggio "la pigrizia", è una grande stronza sta pigrizia, poi per non parlare della paura, sta in cima alla piramide delle stronze.
Ragazzi, viviamo perché DEL DOMANI NON VI È CERTEZZA.

Perché Hḗbē?
Hḗbē o Ebe era la dea della giovinezza, della gioventù nella mitologia greca,
figlia di Zeus e di Era.

Ci si può sentire giovani anche se si è vecchi, basta solo comportarsi come sempre, solo con più responsabilità.

L'importante è non perdere lo spirito giovane, altrimenti si è vecchi anche a dieci anni.

Perdersi nelle strade
e non ritrovare più la retta via
e chi se ne frega tanto stiamo insieme.

Ho lasciato indietro l'amore e ho pensato al divertimento,
può essere un errore, ma è ciò che sento.
I rimpianti sono tanti, ma è estate
quindi non ci penserò
perché farò troppe cazzate.
Siamo giovani come la notte
e ribelli che fanno a botte.
Ho scelto d'amare, ma più persone,
sarà un errore o una semplice canzone
e scusami se non dico "ti amo",
ho troppo da fare, dopo ci sentiamo.

Soli come le foglie sull'asfalto
io che parlo, ma poi piango.
Dico ciò che penso
e lei piange.

Avevi troppa paura di perdermi
senza vivere "noi"
e alla fine sono andato via
diventando io e te.

Viaggio solo,
solo mi ritrovo a pensare su questo molo,
non è mia la colpa, ma è più un dolo.

È colpa mia,
la colpa è soltanto mia
e dei brutti guai in quella via.

Mi guardo le scarpe
e sono già consumate,
mi guardo allo specchio
e m'accorgo che le emozioni sono scappate.

Fermo sotto questo sole, da solo

Ogni giorno è l'ultimo giorno della Terra,
quindi conta ciò che fai e cosa resta.

In fondo siamo quelli che siamo,
però poi nei nostri vizi cadiamo
dalle paranoie scappiamo
e non riusciamo a dire "ti amo".

Proverò a camminare solo
sotto questo sole
perdendomi nei suoi raggi
o altrove.
Proverò a camminare sotto la pioggia
senza l'ombrello
tanto se piango non si vede
ed è questo il bello.
Proverò a camminare verso di te
tanto so già che mi odi ancora
ed io non tornerò
senza guardare più l'ora.

Passo lento,
capelli bagnati mossi dal vento,
sono le sue urla quelle che sento,
ma mi giro a stento.
Nudo cammino su queste rovine,
piedi stanchi scalando le cime,
braccia che cadono, ma non sono le mie.
La giovinezza mi fredda il cuore,
coperto da polvere, sabbia
e trafitto dall'amore
che colpisce forte per ogni errore.
Sporco di guai,
frasi non dette
"tu non mi avrai mai"
e quelle a cedere
non sono le anime perfette.
Ricerca della felicità
che dura un po' e poi se ne va.
Tristezza dietro ogni angolo,
stavolta scappo
e mi salvo in calcio d'angolo.
Verità nascoste dietro bugie,
bugie nascoste dietro volti.
Cielo chiaro, cielo scuro,
in questa vita ti devi fare il culo.
Cielo nuvoloso, cielo cupo
tu scappi ed io resto fermo
ad aspettare il momento giusto
per cadere e ricominciare,
ricominciare a sbagliare,
ricominciare ad amare.
Lei mi odia, io pure
e vado comunque avanti
per altre avventure.
Io mi odio, lei anche
e comunque vado avanti
tra colpi di tosse e pianti,
tra piatti rotti e risate,
tra pensieri tristi e cazzate.
Lei mi odia, io forse
ripensando a quelle corse,
sotto quel sole caldo
lei con quello smalto,
lei che mi faceva sentire troppo alto
ogni volta il treno era in ritardo
e entravo con un salto.

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