27 Febbraio 1939

Prologo

Litigammo...litigammo per un'altra stupidaggine, di nuovo ero stato troppo scemo per capirlo

"LA MIA FAMIGLIA È STATA MALEDETTA DA QUELLA MASCHERA E ORA CHE SO CHE IL NEMICO È LÌ E NON PUÒ USCIRE, MI DICI DI ASPETTARE LA NOTTE??!?"

"Io vado"

Così aveva detto, quel maledetto donnaiolo che ci provava con qualsiasi ragazza gli capitasse a tiro, quel dannato...fissato con la sua famiglia.
Ma era colpa mia...non pensavo fosse così importante per lui e poi diamine, anche mio nonno è morto per colpa della maschera, anche io volevo vederli morti quanto lui eppure...
Sono stato stupido.

Dopo aver detto ciò, Caesar andò da solo nell'edificio abbandonato, a pezzi di fronte a noi, tra la neve bianca e gli alberi spogli, si incamminava verso la tana del nemico. Lo seguii, ignorando all'inizio ciò che disse Lisa Lisa, ero determinato a fermarlo e farlo tornare indietro ma...non fui abbastanza veloce anzi...avevo troppa paura. Era il posto dove si nascondeva Kars, come potevo sapere quali trappole avessero preparato? Lo ammetto...ero troppo spaventato per entrare e fare mosse azzardate, non ero come Caesar che entrò nell'edificio determinato.
Quella volta, vidi la sua schiena ampia allontanarsi, i suoi capelli biondi mossi leggermente da un piccolo venticello assieme alla sua bandana sempre legata sulla fronte. Lo vidi camminare senza esitazione ma con cautela...fu l'ultima volta che lo ebbi davanti agli occhi.

Entrato nell'edificio attraverso il buco nel muro, non c'era nessuno, solo macerie. Nessuno fiatava se non io e Lisa Lisa, si sentivano solo i nostri respiri, come se fosse passato un tornado e fosse sparito, lasciando dietro solo il risultato del suo passaggio. Capii subito che era stato Wamuu con la sua Tempesta Divina ma non era importante, quel silenzio mi straziava.
Mi guardai attorno, cercando anche solo qualcosa che mi indicasse dove fosse Caesar, che fosse vivo, avevo paura di chiamarlo...avevo paura di non ricevere nessuna risposta.
Continuai a guardarmi intorno, il soffitto era crollato lasciando che la luce del sole entrasse nella stanza, illuminando solo le macerie e la polvere nell'aria quando dopo qualche minuto...la vidi.
Io...non so perché non l'avevo vista prima, era sempre stata lì a volteggiare nell'aria. Appena toccai quella bolla di sangue, mi attraversò una scarica elettrica e riconobbi subito che era l'hamon di Caesar. Solo allora iniziai a chiamarlo

"CAESAR?? CAESAR DOVE SEI?!?"

Lo chiamavo...lo chiamavo ma come temevo non ricevevo risposta. La bolla conteneva la sua bandana assieme all'anello di Wamuu con l'antidoto ma continuai a cercare Caesar. Passai un pezzo di soffitto caduto al centro e il luccichio di qualcosa da sotto la pietra attirò la mia attenzione.
Non riuscii a trattenermi.
Lanciai un urlo...un urlo disperato pieno di rabbia, frustrazione e tristezza.

Caesar...era morto.