capitolo 1

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Beh cari lettori, bentornati...dov'eravamo rimasti ?
Sto cercando di pensare...uhh si!
Chiara e Luka sono partiti per l'Italia ed io e gli altri restammo a Parigi.

"Adrien, tutto okay? Da quando Chiara è partita ti vedo molto giù di morale" chiese Marinette preoccupata.
"No, è solo che ecco, abituato ad avere mia sorella in mezzo alla palle ora la stanza è vuota"  risposi con una leggera sensazione di malinconia.
Mi manca tanto, tanto tanto.
"Adrien so che ti manca, ma a breve la rivedrai, è solo partita non sparita" rispose sorridendo.
"Proverò a non pensarci"
"Bravo gattino"
La guardai, aveva addosso dei pantaloncini rosa pastello con un pizzo nera nella parte finale, era bellissima.
"Che ne dici se chiamo  Nino e Alya e gli chiediamo di andare al cinema?"
"Stanno preparando le valige, tra poco partono"
"Ah vero , mi ero scordato."
Marinette, visibilmente dispiaciuta, si mise a giocare con il telefono.
"Mari, tutto bene?"
"Si si"
Le presi il viso.
"Le palle raccontale a qualcun altro"
Si mise a ridere.
"Un po' Alya mi mancherà, sono abituata a vederla tutti i giorni"

Io e Marinette ci siamo proprio trovati, due malinconici del cazzo.

"E se chiedessimo a Nino e Alya di andare con loro?"
"Adrien...è la loro prima vacanza insieme, è meglio lasciarli stare"
"Tu dici?"
"Decisamente"
"Okay"
Vedere Marinette così giù e non poterla aiutare mi innervosisce abbastanza.
Squilló il telefono della corvina.

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*Alya!
*Ciao Mari
*È successo qualcosa ?
*No no tranquilla, io e Nino volevamo chiedere a te e ad Adrien se volevate venire con noi in Corsica

Marinette fece un enorme sorriso.

*Non vuoi stare sola con Nino?
*Sarebbe bello si, ma mai come passare un'estate sia con il fidanzato che con la mia migliore amica
"A che ora si parte?"
Alya scoppió a ridere.
*Domani mattina alle 6:00 in aereo porto
*Okay, a domani

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"Quindi? che voleva ?" dissi.
"Non ci crederai mai"
La guardai perplesso.
"Mi ha chiesto se andiamo con loro in Corsica"
"Non ci posso credere" dissi ridendo.
"Ho avuto la tua stessa reazione"
"Parli del diavolo e spuntano le corna"
"Decisamente, sembra però tutto così... strano?"
"In che senso"
"Sembrano tipo quelle coincidenze dei film, che ansia"
Si è vero ma sticazzi.
Le diedi un bacio a stampo e mi allontanai per sistemarmi i capelli, erano inguardabili.
Marinette si avvicinó e cominció a baciarmi con molta foga.
"Ho dei capelli un po'..."
Lei mi zittii e si mise a cavalcioni su di me, il mio corpo reagì a quel tocco.
"MyLady ci vai con calma" dissi ironicamente mordendomi il labbro.
Divenne tutta rossa, amo quando si imbarazza per colpa mia.
Ella si tolse e il mio corpo si lamentò.
"Gattino alzati dobbiamo fare le valige"
Mi alzai e mi avvicinai al suo orecchio.
"Prima mi provochi e poi te ne vai?"
Lei sorrise.
"Dai vieni qui abbiamo tutto il tempo" sussurrai.
La mia mano scivoló sulla sua intimità.
"A-Adrien"
"Si?"
Si morse il labbro.
"S-Smettila, dobbiamo sistemare"
"Vuoi che mi fermi"
"Si"
"E perché allarghi le gambe?"
I nostri sguardi si incrociarono e percepì un fuoco dentro di me che si dilungava per tutto il mio corpo.
Ella mi si buttó addosso e tornammo alla posizione di prima.
Mi abbassai i boxer di Calvin Klein e lei inizió a fare su e giù.
Amo quando è lei a prendere il controllo, mi fa uscire pazzo.
Ad una certa l'alzai e la sbattei al muro.
Lei urló il mio nome fino a venire.

La mattina dopo ci svegliammo o meglio lei sveglió me.
"Adrien svegliati!"
"Che palle io volevo dormire" dissi.
"Non rompere e alza il culo"
Prendemmo tutto e ci dirigemmo verso le scale.

"Adrien dove vai"
Merda, mio padre.
Ero così impegnato con Marinette che mi ero dimenticato di chiedergli il permesso.

"Emh, buongiorno papà"
"Cosa fai sveglio a quest'ora?"
"Sto partendo per la Corsica con Marinette, Nino e Alya"
"E non mi dici nulla?" disse alzando la voce.
"Hai ragione papà, mi sono dimenticato di chiedertelo"
"Tu non vai"
"Papà ti prego, è estate!"
"Non m'interessa è pericoloso"
"Non sono più un bambino, è ora che tu mi lasci prendere le mie responsabilità!"
"In che hotel dovresti alloggiare sentiamo?"
"Nessun hotel, Nino ha la casa"
"E in che zona precisa della Corsica?"
"Ajaccio, è la migliore per i turisti"
"Non andrai ad Ajaccio"
"Ma papà...."
"A meno che tu non decida di chiamare Nathalie alle 10, alle 16 e alle 23 per assicurarci che vada tutto bene"
Rimasi spiazzato.

"Oh emh... va benissimo! Grazie papà, chiamo Nathalie appena scendo dall'aereo allora"
"Fai attenzione Adrien mi sto fidando, non mi far pentire di questa scelta"
"Arrivederci Signor Agreste" disse Marinette che era rimasta ad ascoltarci in disparte.
"Buongiorno" rispose freddo.
La guardia del corpo (o gorilla, come lo chiama Chiara) ci accompagnò in aereo porto.
Nino e Alya erano già li.

"Amico!" rispose Nino.
"Ciao piccioncini" disse Alya vedendo che tenevo la mano a Marinette.
Salimmo sull'aereo e partimmo e dopo un'oretta arrivammo a destinazione.

"Nino ma è tutta tua questa casa?" chiese Marinette sbalordita.
"Lo puoi dire forte amica!"
"È troppo bella" risposi io.
"Questa casa è dei miei zii ma sono andati in viaggio di nozze in Grecia e mi hanno dato l'autorizzazione di passare queste due settimane qui."
"Fantastico dire" aggiunse Alya.
"Amici dai mettetevi il costume che andiamo subito nella piscina idromassaggio!"
"Cosa? Ma c'è il mare a due passi"
"Il mare è a idromassaggio? è privato? no, dai mettevi il costume!!"
Misi il costume e aspettai Nino.
"Io e Nino andiamo, ragazze raggiungeteci dopo" urlai dall'altra stanza.

Nino si tuffò nella sua piscina interrata.
"Amico buttati è una goduria, con questo caldo ci voleva proprio"
"Si amico ora vengo chiamo Nathalie un minuto altrimenti mio padre mi ammazza."

Dopo la telefonata mi buttai a bomba in piscina.
"Amico come te la passi con Marinette?"
"Alla perfezione, tu con Alya?"
"Bene , hai visto il nuovo gioco che è uscito?"
"Si, volevo passare ieri a comprarlo ma non ho fa-"
"Non hai?" chiese Nino stranito.

Rimasi a bocca aperta. Era arrivata Marinette: aveva un fisico perfetto, il costume azzurro si abbinava perfettamente al colore dei suoi occhi. Quegli occhi, dio che belli, ero completamente innamorato di lei, non aveva un difetto, era perfetta, perfettamente mia.

"Amico? Amico sei vivo?" disse Nino sventolandomi una mano avanti e indietro.
Non calcolai Nino e andai da lei infilandole di prepotenza la lingua in bocca.
La amavo troppo e avevo bisogno di sentirla il più possibile.

Alya e Nino si guardarono.
"Nino, mi accompagni dentro devo prendere la cosa li"  disse Alya facendo l'occhiolino al suo ragazzo.
"Ah si quella cosa che mi dovevi far vedere ho capito andiamo!" disse lui prendendo per mano la ragazza.

Nel mentre io e Marinette continuammo a baciarci. Non avevamo intenzione di smettere.

continua...

E SE TI AMO? || miraculous Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora