3 capitolo

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Finale capitolo 2 : Oh, cazzo, il nonno!

L'avevo sentito solo urlare e sbattere con forza contemporaneamente la porta.

Ero morta. Cazzo.

"Come hai osato?!" urlò con ferocita.

E ovviamente come ogni volta dopo ogni cazzata la domanda sarebbe:

"A fare cosa?" chiesi

Anche se sapevo già tutto è scontata da fare ogni volta dopo una tale domanda.

"Mi hanno chiamato e mi hanno detto tutto."

Non finì di dire per bene la frase che mi aveva già iniziato a dare schiaffi e tirarmi la coda.

"Lo so che ti sei incontrata con lui. Cosa ci facevate nascosti?" chiese con furia.

Nascosti? Lui? Incontrata?

"Ma guarda che eravamo un grup.."

Ero al muro mi stava stringendo forte il collo non avevo più aria e all'improvviso chiusi gli occhi.

"Ti prego lasciala stare non ha fatto niente, lasciala andare, la vuoi uccidere?"

Era mia nonna. Si lei. Soffriva di depressione con hepatite C, gastrite e tiroidite. Era lei la mia mamma, la persona che più amo in questo mondo, la donna più forte che io conosca.

Alla fine mi mollo, anche se mi diede ancora qualche schiaffo. Sinceramente non sapevo se era per colpa del alcool o perché mi faceva schifo.

Mio nonno e la causa della partenza di mia nonna in Italia e anche la successiva partenza della sottoscritta. Ha sempre reagito con violenza. Ha picchiato mia mamma e mia nonna. E ora, ha picchiato me. Nonostante con mia mamma abbia cominciato da quando andava in 5 elementare,  con me aveva iniziato in 3 media. Non potevo credere. Anzi nessuno avrebbe mai immaginato che con me potesse fare tutto ciò.

Se ne andò dicendomi che non avrei mai più oltrepassato il cancello di casa e chiamò anche mia mamma convinto di tutta la storia.

**

Al mattino mi svegliai con un livido blu violaceo sul collo nella parte sinistra e me ne accorsi alzandomi dal letto, perché non riuscivo a piegarlo.

Alla fine quel bastardo del nostro vicino si scuso e disse a mio nonno che aveva capito male. Certo è ovvio, capito male.

Mia nonna era distrutta e io la continuavo a consolare.

"Non mi fa male, e non mi frega di quello che ha fatto perché non aveva motivo per farlo."

Sinceramente era la verità il dolore più grande era che lui avesse creduto a un estraneo ma poi non mi importava nulla, mi faceva schifo, da sempre.

**

Il pomeriggio lo trascorsi con mia nonna e tutto andò benissimo anche se pensavo che sicuramente non potevo uscire.

La sera però ero uscita dal cancello a parlare e raccontare tutto a Oana e Sorina che poi sicuramente avrebbero scoperto tutti, in un paese così piccolo.

La gente era schifata, ma mio nonno ribatteva sempre che l'ha fatto per il mio bene, anche se di bene in questo non c'era nulla.

"Faceva così anche con tua mamma e ora con te."  Tutti dicevano così.

Ma io stavo bene.

**

Ho trascorso 2 settimane a viaggiare ogni mattina con mia nonna. In questo periodo la Piscologa le ha detto di venire ogni mattina a fare flebo per darle energia dato che non mangia. Penso che sia un periodo bellissimo: trascorro il pomeriggio nella grande città a girare i negozi e pasticcerie con lei e a parlare. È fantastico.

Ho riiniziato a uscite dopo un pó di tempo, anche se per sole due ore, fino alle ventitré.

Tra poco ci sarà una festa in un paese vicino e ci saranno tutti, anche lui. A volte ci diciamo qualche cosa ma lui cerca sempre di ingelosirmi flirtando con Oana e scherzando con lei, anche se ho qualche dubbio che gli "piasa".

Sorina si è sposata con un Rom, dopo essere fuggita di casa a causa del litigio con sua zia, tutto nel giro di una settimana. Sua zia le aveva vietato di mangiare dandole una vecchia stanza della casa, la trattavano da cani. Oana si era arrabbiata con me perché avevo invitato per offrirle qualcosa da magiare e andavo a trovarla spesso perché sennò sarebbe restata tutto il tempo sotto le coperte rinchiusa in casa anche senza telefono.

**

Stasera sono uscita da sola. Oana ha smesso di uscire e parlarmi del tutto, non so cosa abbia. Forse ha litigato con sua mamma ma io mi sento a pezzi.

Ero con Kevin, Iuly, Alex,Vali e stavo iniziando a parlare con Kevin. L'ho guardavo negli occhi e vedevo il suo sorriso, mi aveva stretto la mano e me la accarezzava dolcemente mentre io poggiai la testa sulla sua spalla. Lui mi guardò fisso e mi mise la mano intorno al collo, eravamo così vicini, sentivo il suo fiato sul mio collo e mi provocava dei brividi lungo tutto il corpo.

" E baciala!" Urlò Vali.

Tutti scoppiarono in una dolce risata, io stavo sorridendo sulle sue labbra dopo di che gli lasciai un bacio a stampo di sfuggita e pui mi diede un bacio lieve sul collo e lentamente gli lasciai la mano che mi stringeva inirizzandomi verso casa.

Stavamo ancora stravolgendo il mondo ed era troppo per me. Ci amavamo ancora di più dentro l'impossibilità d'amarci.

Mi misi nel letto, mentre avevo ancora addosso il suo profumo.

Cuffie nelle orecchie e musica a tutto volume, perché mi basta una canzone per pensarti.

"Prendi il mio cuore in mano ci giochi...
È l'amore stesso che ci spara in petto... Sarà perche ti regalo la mia vita, per me non è solo andare a letto."

E vaffanculo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora