"A volte succedono cose strane,
un incontro, un sospiro,
un alito di vento che suggerisce nuove avventure
della mente e del cuore.
Il resto arriva da solo,
nell'intimità dei misteri del mondo."
Alda Merini, L'anima innamorata
Mi toccai il collo, dove pochi minuti fa le sue labbra mi avevano sfiorata.
Perché...perché mi batteva il cuore all'impazzata?
Cosa sarebbe successo adesso?
Dopo svariati minuti che ero sdraiata sul letto mi alzai e uscii dalla stanza dove soggiornavo, scesi le scale. Avevo bisogno di aria fresca, per rinfrescare le idee.
Andai verso la porta, stavo per aprirla quando qualcuno tossicchiò alle mie spalle.
-Matthew?-chiesi, quasi d'istinto, ma quando mi voltai davanti a me non c'era mio fratello.
C'era mia madre.
-Non sono Matthew.-rispose lei, sembrava arrabbiata.-Spiegami perché proprio quando stavo andando a cercarti, ti trovo d'avanti alla porta. Vuoi per caso uscire?
Ecco, era arrabbiata.
-Sì-risposi.-Perché?
-Perché?!-La sua voce era calma, ma si vedeva che cercava di nascondere la rabbia. Dalla cucina potevano sentirci.-Vuoi che dimentichi come ti sei comportata a casa? Della tua immaturità? Senti, Emma, la mia pazienza ha un limite.
-Lo so, mamma.-risposi, come meccanicamente.-Volevo solo prendere un po' d'aria.
Ed era vero.
-Be', mia cara, perché invece non vieni con noi in cucina? Oppure vai da Matthew, lo chiami e lo fai scendere, vi stiamo aspettando, la nonna vuole dirvi qualcosa. Tutto questo con un sorrisino sulla faccia. Mi hai capito? Oppure quando ritorniamo a casa, tu te la vedrai con me.
E dopo questo, svanì ritornando in cucina.
Cominciai a salire le scale, andando verso la stanza dove si era rinchiuso mio fratello.
-Matthew!-urlai.
Silenzio.
E se quel ragazzo c'è l'avesse con lui, adesso? Salii le scale correndo e quando mi ritrovai davanti alla sua stanza, la porta era aperta.
-Matthew?-domandai di nuovo.
-Emma, vieni!-urlò in risposta, e una sensazione pervase tutto il mio corpo. Sollievo.
Andai dritta verso la sua stanza, pensando di ritrovarmi davanti la solita- e quotidiana- scena, ma non fu così.
-Emma guarda cosa mi ha dato Sam!-urlò lui, tenendo in mano una macchinina.
Sam? Quanta confidenza. E Sam se ne stava lì, ridendo, mentre il mio fratellino saltava sul letto tutto contento.
-Che gentile...-dissi, bisbigliando.
-Come?-mi chiese Sam, guardandomi divertito.
-L'hai ringraziato, Matthew?-chiesi, ignorando ciò che mi aveva detto.
Lui annuì.
-Ok, allora vieni con me. Mamma vuole che scendiamo.
-Ma..stavo giocando con Sam.-disse, mettendo il broncio.
Rimasi a bocca aperta.
-Posso portarlo di sotto io, tra un po', se per te va bene.-La voce di Sam era molto calma- anche se divertita- come se non fosse successo niente. Perché non se andava via? Lo scrutai, ora i suoi occhi erano tornati di un azzurro limpido , calmo.
Lui notò il mio sguardo e mi fissò, alzando un sopracciglio.
-No-dissi, voltandomi verso Matthew. Ero seria. Lui era pur sempre maligno.
Matthew smise di saltare dal letto, e con cautela si mise le scarpe, annuendo.
E Sam era rimasto a bocca aperta, ma poi-ritornando normale- fece un ghigno.
-Come vuole lei, milady.-E se ne andò.
Cosa voleva da me, veramente?
-Ok, Matthew, scendiamo. Di sotto ci stanno aspettando, la nonna vuole dirci una cosa importante. Andiamo?-dissi con più calma.Matthew sorrise e annuì.
Scendemmo le scale, e andammo in cucina.
Erano tutti lì. E con tutti, intendo anche Sam.
-Finalmente, ora ci siamo tutti!-urlò la nonna.-Probabilmente vi starete chiedendo perché siamo tutti qui in cucina, non è vero?-chiese, guardando Matthew.
Lui annuì.
-Tra qualche giorno è il Ringraziamento, quindi dobbiamo tutti collaborare per..
-Collaborare?-ribattei.
-Emma!-mi rimproverò mia madre.
-Quindi dobbiamo tutti collaborare per organizzare un ottimo Ringraziamento!-continuò la nonna, ignorandoci.-Ci divideremo in gruppi.
-Io e Sophie staremo insieme e faremo una lista di cosa mangeremo. Henry e Matthew , voi ci aiuterete per l'organizzazione del soggiorno, mentre Emma..Tu, Emma, mia cara, starai con Sam e farete una lista di cosa faremo dopo aver mangiato.
-Voglio farlo anch'io!-disse Matthew con il broncio.
-E lo farai, ma dopo, che voi sarete tornati.-disse, guardandoci.
-Tornati? Vuol dire che usciremo?-chiesi.
-Certo, mia cara. Vi ho scelto perché siete giovani e avete molta creatività, troverete sicuramente qualcosa!-disse tutta emozionata.
Io e Sam ci guardammo. Nemmeno a lui sembrava che questa idea gli andasse a genio.
-Molly, perché mia figlia deve uscire con lui? Non sai se è affidabile, c'è l'hai da solo un settimana.-Sentì mia madre bisbigliare alla nonna.
Ti prego, convincila. Non voglio uscire con lui, pensai.
-E in questi pochi giorni è stato eccellente! E poi, guarda tua figlia, si vede che è annoiata. Uscire le farà bene-ribatte mia nonna e le mie spalle si irrigidirono.
Oh no..
-Emma prendi il cappotto!-urlò mia mamma.
Come un robot presi il cappotto e me lo misi. Ero ancora scioccata. Ma come può essere? Perché lui?
Sam -ora con il cappotto- aprì la porta. Anche lui dalla postura, si capiva che si era irrigidito.
-Milady-disse, chinando il capo, e spingendomi verso l'uscita.-Andiamo.
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Samael: Il demone superiore [In revisione]
FantasyE se un demone superiore si innamorasse di un'umana? Se ritrovasse i propri sentimenti e volesse ritornare un angelo? Scoprilo leggendo questa storia, Buona lettura! Ana