Seconda prova

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Erano nel pieno della loro piccola vacanza in quell'enorme casa sul mare e solitamente tre di loro erano già in spiaggia, ma quella mattina si erano svegliati più tardi del solito ed era quasi l'ora di pranzo. Decisero quindi di uscire nel pomeriggio mentre gli altri due sarebbero stati obbligati a rimanere nella casa per non essere bruciati dal sole. Luglio era ormai inoltrato e il sole splendeva quasi per tutte le ore giorno.
I ragazzi decisero di spendere quelle poche ore che li separavano dal pomeriggio a rilassarsi, chi studiando, chi stando su Internet e chi leggendo o dormendo.

«Ehi, cosa volete da mangiare?» una delle ragazze chiuse il libro e si mise a osservare i suoi compagni con quei suoi bellissimi occhi color galassia in attesa di una risposta.
«Sangue di un innocente» rispose ironica l'altra ragazza tornando sui suoi libri di testo.
«L'anima del tuo primogenito» disse ridendo uno dei ragazzi facendo uscire del vapore dalla sua bocca.
«Sana, devi mangiare. Non ti lascio studiare tutto il giorno a digiuno. E tu Kami smettila, sono qui a rilassarmi non a controllare un bambino, ti vanno bene dei vapori artificiali?» la prima già non ascoltava più, mentre l'altro scoppiò a ridere e annuì.
In contemporanea arrivò la risposta degli altri: «Pizza». Ma la ragazza fece notare che si trovavano in una casa sperduta nel nulla sulla costa e la pizzeria più vicina era a dieci chilometri di distanza.
«Lasciate allora esprimere il mio disappunto: non possiamo ordinare hamburger, il messicano e ora nemmeno la pizza... Che cosa ci permetti di mangiare mia cara Saphiria? Non di nuovo quella meravigliosa pasta all'italiana che cucini. È molto buona, i miei complimenti, ma non trovo sano mangiare sempre gli stessi cibi troppe volte di seguito».
La ragazza alzò gli occhi al cielo ridacchiando, alla fine riuscì a convincere l'elfo a mangiare un buon piatto di carbonara. Ma nonostante tutti i suoi tentativi la fata non riuscì a convincere la vampira a mangiare qualcosa o a farsi almeno un cocktail al sangue artificiale.

Passarono le ore e la temperatura iniziò lentamente a scendere e l'afa estiva iniziò ad essere più mite e sopportabile. I ragazzi mangiarono il loro pranzo ridendo e scherzando mentre intorno a loro diventava a poco a poco tutto più silenzioso e tranquillo. Era tutto troppo tranquillo quando scoppiò improvvisamente un temporale su quella vecchia magione vicina al mare. Il temporale era parecchio violento che arrivò a far saltare la corrente nel pieno pomeriggio di quella che doveva essere una calda giornata di luglio.

«Odio il buio e le tempeste» mormorò spaventata la ragazza dalla vitiligine trasparente tenendo chiusi gli occhi e stringendosi al ragazzo afroamericano vicino al quale era seduta sul divano della vecchia biblioteca.
L'umano l'abbracciò sorridendo nel buio e cercò di tranquillizzarla: «Dai Saphia va tutto bene».
«Scusami, ma non sei una strega? Non puoi creare delle sfere di fuoco o che so io per fare luce?- si lamentò il demano nonostante lui ci vedesse benissimo, come la vampira, essendo abituato a vivere al buio della notte- sono sicuro che anche Noxus e Jem gradiranno» concluse infine indicando l'elfo e il ragazzo vicino a lei.
La ragazza si mise a pensare a quale incantesimo sarebbe potuto essere utile, passarono alcuni minuti e la sentirono sussurrare delle strane parole, dopo poco comparvero delle piccole sfere di fuoco azzurro che si misero a girare per la biblioteca illuminando la stanza.

Nessuno dei ragazzi si sentiva dell'umore di riprendere a fare quello che stava facendo prima, erano tutti seduti sulle poltrone e i divani a guardare il vuoto.
«Sentite raga, trovate qualcosa da fare oppure venite al mio matrimonio con il vuoto, siete tutti invitati» sbuffò annoiato Kami giocando con i lacci della felpa.
«Io ho un idea, ma non so se è il genere di cose che possa piacervi... » mormorò Saphia mordendosi il labbro inferiore e guardando tutti ancora pervasa dalla paura.
«Cosa ci consiglia di fare mia cara demone buona?» chiese Noxus abbassando il libro che stava fingendo di leggere.
«C-c'è questo libro che ha letto mia madre qualche tempo fa... È un po' vecchio, non so nemmeno come lo conosca. Sta di fatto che l'ho letto anche io e l'ho trovato molto carino e con una buona idea di base...».
«Ehi Saph, vai dritta al punto» la guardò la vampira spazientita da quel giro di parole, si chiedeva sempre perché la gente non andasse direttamente al punto.
«Ci sto arrivando. Dicevo, è un libro pre-AN, se non sbaglio del 747 pre-AN. Si chiama 'Decameron', è un libro italiano che parla di alcuni giovani chiusi in una magione sopra Firenze al sicuro dalla peste che infestava l'Europa a quel tempo e per passare il tempo ogni giorno eleggevano un re o una regina che decideva un tema e la sera tutti raccontavano una storia su quel tema».
«Quindi consigli di eleggere un re o una regina che sceglierà un tema e tutti racconteranno una storia?» i ragazzi osservarono interessati la ragazza.
«Magari potremmo prendere ispirazione- prese parola Sana- tireremo a sorte un re o una regina che deciderà chi racconterà una storia» si trovarono tutti ad annuire e sorteggiarono il regnante.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 02, 2020 ⏰

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