Zaino in schiena, top corto e jeans blu schiariti a zampa larga con delle airforce bianche, è vestita così che quella mattina sbattei forte la portiera della macchina di mia mamma quando mi disse:
«lo faccio solo per il tuo bene».
Il tuo bene? Mandarmi in una scuola privata per lei sarebbe stato utile per il mio bene?
La mia vita era fantastica finché l'ansia non mi rovinò tutto: una volta andai in ansia e finì per avere una convulsione.
I miei mi fecero curare ma una volta finite le cure decisero che per il mio bene era meglio stare in una collegio privato senza tanta gente "di strada", come dicevano loro, che mi avrebbe fatta stare male.
Era il 14 di dicembre, sarei entrata in quella scuola come ragazza nuova.
Esattamente come iniziano tutte le storie drammatiche.
Entrai dal cancello e fui sbalordita dalla grandezza del giardino che mi trovavo davanti, c'era una piccola stradina che ti faceva arrivare al portone di entrata che aveva intorno tante aiuole.
«ciao Madeline» il mio cuore iniziò a battere fortissimo appena sentì il mio nome.
Era una voce maschile.
Mi girai e vidi che un ragazzo dai capelli e gli occhi neri mi stava chiamando.
Mi sorrise.
"beh iniziamo bene" pensai.
«Ciao» dissi stringendo la mia valigia.
«sono Blake» mi disse poi lui.
«Made, risposi» rimasimo a guardarci senza dire una parola per circa cinque secondi.
«Beh Made, per punizione mi hanno detto di accompagnarti nella tua stanza e nella classe dove entrerai tra qualche ora.» disse mentre prendeva la mia valigia e camminava.
All'inizio non capii ma poi iniziai a seguirlo.
«beh se questa è una punizione»dissi a bassa voce.
Mi accompagnò fuori dalla porta dicendo.
«Non so quanto io ti debba dire di questa scuola.
Solo ti preavviso che fa proprio cagare.
Ti troverai amici, dato che le stanze non sono singole ma il resto fa vomitare.
Ah si ecco le stanze.»
Non feci nemmeno per rispondere che bussò a una porta.
Una ragazza bassa dai capelli marroni e ricci ci venne davanti.
Aveva in mano un mascara e ci guardava assonnata.
«eccovi il nuovo arrivo»disse Blake con voce sarcasticamente emozionata, lo guardai male.
«oh entra tesoro» Avani si raddolcì di colpo.
«esci pervertito» disse una voce femminile a Blake.
Blake mi diede il mio orario e poi disse
«tolgo il disturbo».
La Stanza che avevo davanti a me era davvero grandissima, erano praticamente tre stanze singole attaccate una all'altra.
I letti , l'armadio e la scrivania erano tre ed erano tutti uguali.
Riuscì finalmente a vedere l'altra ragazza che era nel suo letto, che si trovava nella parte più vicina alla porta.
Era una ragazza dai capelli e occhi neri e con lentiggini.
«sono Dixie» disse alzando la mano mentre aveva gli occhi chiusi.
«Io Made, piacere» sorrisi
Il mio letto era evidentemente quello in mezzo perché il più spoglio.
«mi spiace che tu abbia dovuto incontrare Blake per primo» mi disse Avani mentre si metteva il blush.
«sembrava simpatico» dissi mettendo una delle mie due valigie sul letto per tirare fuori i libri che avevo comprato.
«Uguale al resto dei suoi amici, tutti coglioni»urlò Dixie mentre si stiracchiava.
«tutti tranne che Anthony» replicò Avani sorridendo.
Avani mi prese per mano e disse
«noi andiamo che se no perdiamo le lezioni, Dixie arriva sempre in ritardo».Nuova storia spero vi piaccia<3
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Sunrise-bryce Hall
Fanfiction«è un brutto posto in cui sono finita per sbaglio Avani, vedevo tutto buio prima qua dentro, è stata una luce per gli occhi. Sono grata a questo posto per avermi fatto incontrare la cosa più emozionante di sempre:Bryce Hall»