Seduta sul mio letto, alzo un po' lo sguardo per poter guardare attraverso la finestra che ho difronte.
Era tutto così strano, c'erano due mondi completamente diversi, il cielo era azzurro acceso, e le nuvole bianche ti davano un pugno nell'occhio, anche se da ammettere se potessi ci volerei attraverso, le nuvole me li immagino un po' come la seta.
Poi abbasso lo sguardo e l'unica cosa che vedo, sono distese di palazzi, e strade.
Tutto un contro senso.
Tutto in bilico tra progresso e vita.Mi alzo dal letto, posando i miei piedi nudi, sul freddo pavimento in marmo, mi sale un brivido lungo la schiena.
Mentre dalle mia labbra esce un sospiro.
Mi porto una mano alla nuca e faccio girare la mia testa, così da poterla scrocchiare.
Chissà con quale piede mi sono svegliata oggi, se con quello buono o col cattivo.
Prendo le cuffiette e il cellulare, li stringo nella mano.
Mi alzo da letto, ho la gola secca, ho bisogno di bere.
Poso la mano sul freddo metallo della maniglia, per poi piegarla, essa emette un piccolo rumore metallico che ho sempre odiato.
Cammino per il piccolo corridoio, finché non raggiungo la cucina.
Pigramente mi dirigo al frigo per prendere l'acqua con le bollicine, svito il tappo della bottiglia posandolo sulla mensola del frigo, mi porto la bottiglia alle labbra, per poi far scendere l'acqua giu per la mia gola, le bollocine mi stuzzicano la lingua dandomi un risveglio particolare.
Chiudo la bottiglia, e con molta attenzione anche il frigo.
Giro la mia testa verso l'orologio, e noto che sono piu o meno le 11 e mezza del mattino.
"Mamma!" Esclamo, ma non sento risposta.
Probabilmente sarà andata a fare delle commissioni.
Mi avvicino al tavolo, sedendomi sulla sedia in legno, annoiata mi porto la mano sinistra alla guancia, poggiandomi su di essa.
Con la mano destra accendo il cellulare, notando una notifica dell'app di messaggistica istantanea, mi mordo l'interno guancia mentre apro la notifica.
Mamma
Amore ho dimenticato di dirti, che devi andare a prendere tuo fratello alle 11;30 a scuola, per via dell'assemblea sindacale.
Mi raccomando, ah poi quando torni pulisci le verdure e nel mentre fai fare i compiti a tuo fratello, se non riesce a svolgere qualcosa ovviamente aiutalo, ah per ultima cosa metti la pentola per la pasta intorno alle 12:50, okay?.
Inviato 10;08
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Apro la bocca sbigottita, quando dovevo prendere mio fratello? Alle 11;30? Che ore sono? Alzo di poco lo sguardo per vederlo sul cellulare, 11;38.Salto dalla preoccupazione, mi alzo dalla sedia per correre in camera a prendermi una felpa.
Lascio sotto i pantaloncini del pigiama, in realtà sono dei vecchi shorts della puma, sono per lo sport, ma oramai sono il mio pigiama.
Prendo delle scarpe della puma che erano in abbinata al pantaloncino.
Corro fuori al balcone per cercare il cane, Eddy era sempre felice di trovare il nostro cane appena uscito da scuola.
Le metto in fretta e in furia il collare ed il guinzaglio, prendo le chiavi di casa e quelle della macchina, di solito amo andarlo a prendere a piedi ma ci metterei 10 minuti per arrivarci.
Apro la porta di casa e mi ci catapulto fuori.
Premo il tasto per l'ascensore, do uno sguardo al cane, poteva dirmelo ieri sera, ed invece no!.Il campanellino dell'ascensore mi risveglia dalla rabbia, ci entro dentro premendo il tasto del pianto terra.
Mi guardo allo specchio dell'ascensore, cerco di fare una coda che abbia un senso.
Mentre giro l'elastico dei capelli do uno sguardo veloce al cane, poi gli mando un bacino.Le porte dell'ascensore si aprono, ed io corro giù per gli ultimi scalini del condominio.
Apro il portone di casa, e l'aria mite di autunno mi stuzzica il viso.
Scendo l'ultimo scalino, per poi incamminarmi verso destra, la macchina fortunatamente non l'avevo parcheggiata al garage, ma nello stesso marciapiede del condominio.
Intravedo la mia macchina bianca, alzo in po' il passo.
Di solito il cane lo metto nel portabagagli, rispettando tutte le leggi da rispettare, ma ora la metterò nei sedili posteriori, quando prenderò Eddy, la sistemerò lì.
Salgo nel sedile guidatore, mettendo la macchina in moto.
Mi incammino lungo la strada, con la macchina 3/4 minuti e sto lì.
Oggi e una giornata di merda, di solito quando lo vado a prendere, gli preparo i biscotti per farglieli mangiare dopo uscito da scuola, ma oggi nulla. Mi dispiace Eddy.
Alzo lo sguardo sull'orologio della macchina, 11;46, intravedo l'istituto di mio fratello.
Per un attimo riesco a respirare, entro nel parcheggio dell'istituto, freno all'istante la macchina, scendo, prendo il cane e chiudo la macchina.
Corriamo un po' per avviarci verso i portoni della scuola.
Mi faccio spazio tra le mamme e i bambini, cerco la maestra di mio fratello ma non c'è ne traccia.
Vedo la sua preside.
"Mi scusi, preside" le dico avvicinandomi.
La preside mi rivolge uno sguardo.
"Scusi, purtroppo ho fatto molto tardi stamattina poiche sono stata avvisata poco dopo l'uscita dei bambini, purtroppo non trovo la maestra di mio fratello." Le dico con più gentilezza possibile.
"3A?" Mi chiede.
"Si, 3A, sono la sorella di Eddy Sana" Le dico con più dettagli.
"Sono già uscite le terze, come vedi ora ci sono le quinte, ma puoi trovare la professoressa di tuo fratello in aula magna." Mi dice sorridendo.
"Posso portare il cane? Ho il foglietto delle vaccinazioni con me, e vaccinata, pulita e fa controlli regolari dal veterinario."
"Non può prenderla in braccio?" Mi chiede.
"Pesa 30Kg, non posso farcela." Le spiego.
Sospira e alza la testa, le sorrido e corro all'interno dell'istituto, fortunatamente dopo il corridoio di fronte c'è proprio l'aula magna.
Sospiro e busso alla porta.
Un coro di voci diverse mi danno il permesso.
Apro la porta.
"Buongiorno" Dico un po' timida.
"Il cane nell'istituto? Stai violando una regola-" la interrompo.
"Lei non si preoccupi del cane, si preoccupi del suo lavoro, ho chiesto il permesso alla preside. " le dico, la maestra d'inglese di mio fratello, e un antipatica a livelli supremi.
"Come osi parlarmi in questo modo" mi dice.
La ignoro.
"Maestra Penny, volevo chiederle scusa per il ritardo, posso prendere mio fratello?" Le dico.
"Di cosa stai parlando? L'hai preso alle 11;35." Mi dice.
Incrocio le sopracciglia.
"Mi scusi, ma di cosa sta parlando!? Io sono venuta in ritardo, NON HO PRESO MIO FRATELLO."
"Innanzitutto ti calm-"
"E IL MOMENTO DI FARE SILENZIO MISS STO CAZZO, MI STATE DICENDO CHE MIO FRATELLO E STATO RECUPERATO DA ME? QUANDO IO NON L'HO FATTO? IN CHE MANI SARÀ ORA."
Si guardano una parte con l'altra.
Il mio cuore perde di battiti, alcuni mi stanno parlando ma non riesco a capire cosa dicono, sento le labbra seccarsi e il mio cuore accelerare.
Do uno sguardo al cane che mi abbaia, sento la terra sotto di me diventare morbida.
Aiutami Eddy.
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the mystery of missing people.
Mystery / ThrillerUna ragazza di 25 anni vive una vita solitaria nella casa dei propri genitori, il suo compito era badare al proprio fratello minore. Un giorno suo fratello scomparve nell'assoluto mistero, ma proprio quando si stava dando per vinta, i casi di person...