2. Chiara

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Il mio odio verso chiara è un odio profondo, perché ha origini "antiche", è nato nel primo anno d'asilo, eh già ben 13/14 anni nella sua ombra, lei la ragazza bella, lei la ragazza popolare ed infine lei la ragazza simpatica.
Io non la odio per com'è ma per come si comporta, in prima asilo le ho chiesto " ehi ciao! Mi chiamo Emma ti va di essere mia amica" voi penserete "va beh in prima asilo cosa potrà mai rispondere una bambina così angelica?" Adesso trascrivo le parole che chiara mi ha detto "no io sono troppo bella per andare con le bambine brutte". alle elementari ci siamo perse di vista ma alle medie per mia sfortuna le nostre vie si sono ritrovate, e lei e le due sue amichette andavano in giro per i corridoi sculettando e facendosi vedere da tutti i ragazzi che pensavano " guarda che gnocca". Infine alle superiori ha iniziato a vestirsi con vestiti che indosserebbe una ventenne ma dato lei si credeva la più bella, come sempre, non le interessava di niente e di nessuno.
In realtà non volevo ucciderla ma volevo solo sminuirla perciò l'ho chiamata dicendole di venire a casa mia, di proposito le ho dato un numero civico falso per farla andare a finire in un vicolo ceco mi appostai in un angolo alle nove e la aspettai per circa mezz'ora. Lei arrivò alle 9:30 circa io la bloccai contro un muro e le misi una benda sugli occhi, poi parlammo:
-"ciao chiara... ti ricordi di me?" Le chiesi con una voce un po' da maniaca
- " non lo so dammi un indizio" disse ridendo, credeva che non le avrei fatto nulla
-"sono quella della quale ti sei sempre fatta gioco, la bidella..."
-" Emma?" Rispose rabbrividendo, perché sapeva che io ero capace di qualunque cosa
-"Si ed oggi ci divertiremo un po'"
-"non credo proprio adesso chiamo la polizia!" disse prendendo il telefono dalla tasca, io glielo tolsi di mano e lo lanciai a terra rompendolo
-con cosa vuoi chiamare la polizia? Con un grido tuo o con quello di una passante che ti vedrà quando sarai morta?"
-"SENTIMI EMMA NON MI TOCCARE O GIURO CHE..."
-" giuri cosa tanto adesso ti lego, non potrai fare niente senza la mobilità, poi inizierò a farti degli piccoli tagli dopo un po' più grandi ed infine te ne farò solo uno grande sul petto per vedere se il cuore ce l'hai"
-"no ti prego scus.. " Le tappai la bocca con dello scotch poi iniziai a farle dei tagli usando un coltellino svizzero (avevo i guanti naturalmente, per non lasciare tracce) poi decisi di non fargliene uno grande sul petto ma di lasciarla li a sanguinare.
Il giorno dopo trovai sui giornali passando davanti ad un edicola: "RAGAZZA TROVATA MORTA IN UN VICOLO" oppure "UN NUOVO MANIACO IN CITTÀ, NON LASCIA TRACCE MA UN VUOTO NELLE FAMIGLIE." Un po' ero pentita del mio gesto ma non gli diedi molta importanza perché, dopotutto era una vendetta, la mia vendetta. non andai al funerale di Chiara perché naturalmente non mi aveva invitata... Ma ogni giovedì vado sulla sua tomba e lascio un fiore.

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